MELQART (fenicio mlqrt, da mlk-qrt "re della città")
G. Garbini
Dio fenicio, venerato nella città di Tiro, il cui culto si diffuse in seguito in Siria e nelle colonie fenicie d'Occidente, in particolar [...] modo a Cartagine.
Il nome di M., in realtà un appellativo, come Adone lo è per Eshmun, è ignoto al pantheon fenicio del II millennio a. C.; la divinità, che Filone di Biblo pone alla fine delle sue genealogie divine facendone il figlio di un ignoto ...
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Editore di stampe, nativo di Bruxelles, venuto in Roma sotto Sisto V, e morto nel settembre del 1613. I primi privilegi papali ebbe nel 1586, e con breve del 13 dicembre 1588 uno molto importante per ben [...] quindici incisioni in formato grande, rappresentanti le opere edilizie di quel papa. Il suo negozio, vicino al Pantheon, acquistò fama, ed era forse il più importante di quel tempo. Non risulta che Nicola abbia lavorato in rame egli stesso; ma ...
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SANTI, Raffaello
Francesco Paolo Di Teodoro
Vincenzo Farinella
SANTI (Sanzio), Raffaello. – Nacque a Urbino il 28 marzo o il 6 aprile 1483: la prima data si basa sulla testimonianza vasariana («Nacque [...] dei marmi impiegati per il completo rivestimento delle pareti e per i monumenti funebri portano la cappella a competere con il Pantheon, il suo modello e precedente più noto e fastoso. Per la prima volta in età moderna un’architettura rivaleggia con ...
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. Una vòlta a padiglione, costruita su un poligono di un numero infinito di lati, oppure una superficie generata dalla rotazioné di una curva intorno a un asse verticale, definiscono, geometricamente, [...] , la cui cupola misura m. 43,50 di diametro ed è alta al vertice m. 43,50 (per la sua struttura vedi Pantheon). Se questa segna la più vasta applicazione dei principî romani, il progresso, sia pure su rotonde di minore dimensione, prosegue in una ...
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BARONINO, Bartolomeo
Renata Battaglini Di Stasio
Nato nel 1511 a Casale Monferrato da una famiglia di architetti di origine comasca, si recò giovanissimo a Roma, dove già erano attivi molti casalesi, [...] romano, se nel 1535 ricopriva la carica di maestro di strada, ed entrava a far parte della Congregazione dei Virtuosi del Pantheon di cui nel 1541 veniva eletto priore. Impiegato da Paolo III nei lavori di sistemazione della pìazza Famese e nelle ...
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HADAD (accadico Adad)
G. Garbini
Dio dell'uragano venerato in Siria. Fondamentalmente affine al dio hurrita Teshup (v.), H. rappresenta l'adattamento semitico del grande dio atmosferico attestato, con [...] 'Anatolia e della Mesopotamia settentrionale: l'origine non semitica di H. è del resto confermata dall'assenza di questo dio dal pantheon mesopotamico più antico e dal nome hurrita della paredra, Shalash. Presso i Fenici H. compare col nome di Ba῾al ...
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(gr. ᾿Απόλλων) Divinità della religione greca, figlio di Zeus e di Leto (Latona). La sfera nella quale esercita la sua sovranità è costituita principalmente dalla musica, dalla medicina, dalla mantica; [...] filosofica e religiosa, con l’istituzione delle leggi, con la fondazione di città.
Il nome, di origine incerta, è ignoto al pantheon miceneo (13° sec. a.C.) e al posto di esso è invece Paiawon (Peone), che incorpora le qualità sanatrici che saranno ...
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(San Lorenzo de El Escorial) Monastero e palazzo reale situato a circa 40 km da Madrid, presso il centro omonimo, fondato da Filippo II. La costruzione, iniziata nel 1563 da J. de Toledo, proseguita dal [...] , e poi da J. de Herrera e A. de Villacastín, terminata nel 1585, fu portata a compimento (1654) sotto Filippo IV con il Pantheon, con le tombe dei re di Spagna. Edificio imponente e severo, con torri angolari, ha al centro la chiesa a croce greca ...
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Figlia di Potifera (Putifare) sacerdote di On, e moglie di Giuseppe a cui partorì Manasse ed Efraim (Genesi, XLI, 45-52) Il nome, di tipo egiziano, consta di due parti, di cui la seconda corrisponde certamente [...] al nome della dea egiziana Neth, nota nel pantheon egiziano come associata al dio Amon; la prima parte invece (As-) è dubbia, essendo interpretata da alcuni come "dimora" "sede", e da altri come complemento di attribuzione. Nel primo caso "dimora di ...
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Architetto. Operò dal 1619 al 1621 in Faenza dove eresse la fontana di Piazza Grande: e, dal 1624 al 1657, anno della sua morte, in Roma, dove in qualità di architetto della Camera apostolica diresse i [...] di restauro del battistero Lateranense (1629-1635) e di S. Urbano alla Caffarella (1637), la spoliazione dei bronzi del Pantheon (nel 1633-1634 diede il disegno delle lapidi che la ricordano) ed ebbe parte nei lavori di palazzo Barberini. Costrusse ...
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pantheon
pàntheon ‹pànteon› (o pànteon) s. m. [dal lat. pantheon (o pantheum), che è dal gr. πάνϑεον o πάνϑειον (ἱερόν) «(tempio) di tutti gli dei», comp. di παν- «pan-» e ϑεός «dio»; il sign. 2, sull’esempio del fr. panthéon]. – 1. a. Propr.,...
cetaceofobia
s. f. (scherz.) Avversione patologica, ripugnanza nei confronti delle balene. ◆ [Giuseppe] Fioroni non vuol sentire parlare del passato che ritorna. Il ministro dell’Istruzione dice di essere stufo di una certa «cetaceofobia bianca»,...