OLYMPIAS (᾿Ολυμπιάς)
G. Scichilone
2°. - Principessa epirota, figlia del re Neottolemo, nata intorno al 375 a. C. e succeduta giovanissima al padre sotto la tutela del fratello di lui. Data in sposa [...] essere pertinenti proprio alle statue (di Filippo, O., Alessandro, Eurydice, Aminta) sorte originariamente nel singolare pantheon macedone. È probabile che un monumento tanto notevole abbia esercitato un influsso nella successiva iconografia della ...
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punica, cultura
Si definisce così la cultura fenicia (➔ ) dell’Occidente, fiorita a Cartagine e nelle sue colonie. La documentazione sugli aspetti storici e politici, a parte le iscrizioni numerose ma [...] Sicilia e dalla Sardegna recano un contributo notevole alle nostre conoscenze; oltre a testimoniare una sostanziale aderenza al pantheon fenicio, esse rivelano un ricco repertorio simbolico, nel quale spicca il cosiddetto segno di Tanit. Le stele ...
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PARIGI
P.F. Pistilli
(franc. Paris; lat. Lutetia, Lutecia Parisiorum)
Città capitale della Francia, situata al centro dell'Ile-de-France, sulle rive del fiume Senna, alla confluenza con i fiumi Marna [...] Battista e ne fece il luogo di sepoltura, oltre che dei sovrani, degli altri membri delle casate reali (consorti, figli) e il pantheon degli eroi intorno alla tomba del connestabile Bertran Du Guesclin (m. nel 1380).
Bibl.:
Fonti: A.J.V. Le Roux de ...
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Gli insediamenti fenici e punici in Africa Settentrionale
Mohamed Hassine Fantar
Introduzione
Numerosi autori greci e latini hanno trattato dei Fenici e delle loro fondazioni in Africa Settentrionale. [...] non lontano da Borj Gedid. L'iscrizione fa riferimento ai templi consacrati al culto delle due grandi divinità femminili del Pantheon fenicio e cartaginese: Astarte e Tanit del Libano. Un'altra iscrizione punica estratta da un muro di epoca tarda si ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Egitto
Paola Davoli
Gli oggetti del culto e i materiali votivi
Tra gli oggetti relativi al culto vanno distinti quelli che erano venerati e quelli che servivano [...] della fertilità e anche del sonno, come Bes, Hathor, Toeris, Isis, Renenuthet, anche se non mancano gli altri dei del pantheon egiziano e talora qualcuno anche straniero. Tra i culti domestici praticati dagli abitanti di Deir el-Medina vi è anche ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] riutilizzati - in tutto o in parte - all'interno di chiese. È questo il caso, a Roma, dei monumentali battenti bronzei del Pantheon adrianeo, rimasti a chiudere il tempio trasformato nel 609 nella chiesa di S. Maria ad Martyres; della p. del c.d ...
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Acquamanile
U. Mende
E. Cruikshank Dodd
Prezioso recipiente destinato a contenere l'acqua per lavarsi le mani, foggiato a forma di animale, creatura leggendaria, cavaliere, testa o busto umano. Nel [...] Congrès international d'art et d'archéologie iraniens", Leningrad 1935, pp. 45-52;
K. Erdmann, Islamische Gießgefäße des 11. Jahrhunderts, Pantheon 22, 1938, pp. 251-254;
J. Orbeli, Sassanian and Early Islamic Metalwork, in A Survey of Persian Art, a ...
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Vedi LURISTAN, Arte del dell'anno: 1961 - 1995
LURISTAN, Arte del
M. T. Lucidi
Il Luristan, regione montagnosa degli Zagros, per la sua posizione geografica - attraversato a N dalla strada che da Kermanshah [...] cassita, come Kashshu, Anāhitā e forse Mitra. Ci sembra però che il popolo del Luristan non abbia un pantheon preciso anche se, come ritengono il Ghirshman ed il Dussaud, le immagini raffigurate nei bronzi possono ricollegarsi a divinità ed a ...
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Vedi CORINTO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CORINTO (v. vol. ii, p. 839)
Ch. K. Williams
Gli scavi dal 1959 hanno ampliato le conoscenze di varî settori della città antica.
Topografia. - La città aveva [...] si è voluto riconoscere da S verso N, il tempio di Venere sotto l'aspetto di dea della fortuna (Tempio F), il Pantheon (Tempio G), i templi di Eracle (Tempio H) e di Nettuno (Tempio F), ambedue costruiti durante il regno di Commodo per rimpiazzare ...
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Vedi POTAISSA dell'anno: 1965 - 1973
POTAISSA (Patavissa, Patabissa, Παταουίςςα)
I. I. Russu
Località della provincia romana Dacia Porolissensis, oggi Turda, presso Cluj, sulla riva sinistra del fiume [...] come sempre nelle province, aveva un ruolo preponderante nella vita della città. Le divinità più diffuse erano quelle del pantheon greco-romano: Giove, Ercole, Liber Pater, Marte, Silvano, Asklepios, Igea, Diana presso le quali godevano di una larga ...
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pantheon
pàntheon ‹pànteon› (o pànteon) s. m. [dal lat. pantheon (o pantheum), che è dal gr. πάνϑεον o πάνϑειον (ἱερόν) «(tempio) di tutti gli dei», comp. di παν- «pan-» e ϑεός «dio»; il sign. 2, sull’esempio del fr. panthéon]. – 1. a. Propr.,...
cetaceofobia
s. f. (scherz.) Avversione patologica, ripugnanza nei confronti delle balene. ◆ [Giuseppe] Fioroni non vuol sentire parlare del passato che ritorna. Il ministro dell’Istruzione dice di essere stufo di una certa «cetaceofobia bianca»,...