Cronista (Viterbo 1120 circa - ivi 1191); compiuti gli studî a Bamberga, divenne cappellano e notaio di Corrado III e dei suoi successori che seguì in numerose spedizioni, avendo spesso incarichi diplomatici. [...] regno di Pipino; Gesta Friderici (1181); Memoria saeculorum in versi e prosa; ma più importante di tutti è il Pantheon, storia universale dalla creazione, interessante anche per alcuni excursus dossografici sui filosofi antichi (per es., su Platone e ...
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Assiriologo tedesco (Olpe, Vestfalia, 1865 - Roma 1954). Gesuita, fu allievo di F. Strassmaier a Londra e dal 1909 al 1945 fu prof. nel Pontificio istituto biblico di Roma. Tra le sue pubblicazioni: Šumerische [...] Grammatik (1939), Šumerisches Lexicon (1928-33), Pantheon Babylonicum (1950). ...
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Nobile e collezionista (Rimini 1574 - Roma 1657). Fu Cavaliere dell’Ordine di S. Stefano di Toscana, Cameriere segreto dei papi Leone XI, Gregorio XV e Urbano VIII, Senatore di Roma. Grande collezionista [...] di antichità, godé dell’appoggio di papa Innocenzo X, collocò un imponente sarcofago paleocristiano nell’atrio del Pantheon, con un’epigrafe rivolta contro l’ignoranza iconoclasta dei protestanti. Nel 1630 donò varie antichità alla Biblioteca ...
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Bonifacio IV, santo
Paolo Bertolini
Originario della Marsica, nulla si sa della sua data di nascita. Fu consacrato papa sul finire dell'estate del 608 - con ogni probabilità il 25 di agosto - dopo oltre [...] che Gregorio I si era proposto come meta della sua fervida vita di pastore".
La decisione di trasformare in chiesa il Pantheon, perché vi fosse ogni giorno annunziato il trionfo della fede cristiana, aveva in realtà una sua profonda ragione di essere ...
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imperiale, culto
Nel mondo romano, anche se già in età repubblicana si registra talora il caso di onori divini tributati a magistrati romani da città greche (per es., a Marcello, dopo la conquista di [...] ellenistica, con Cesare, cui furono attribuiti un tempio e un flamine e che dopo la morte fu accolto ufficialmente nel pantheon divino. Augusto associò il culto i. a quello della dea Roma e lo organizzò sistematicamente, a livello provinciale e ...
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Ammiraglio e uomo politico romano (63 a. C. circa -12 a. C.); sostenne validamente Ottaviano nella lotta per la conquista del potere, portando soprattutto il contributo della forte marina da guerra da [...] Giulia minore, Lucio Cesare, Agrippa Postumo e Agrippina maggiore. Gli furono erette molte statue fra cui una colossale nel Pantheon e una equestre sull'Acropoli. Conosciamo il suo ritratto sia da monete sia da varie statue e teste marmoree; compare ...
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Sumer
Nella Bassa Mesopotamia, il Paese di S. (sumerico ki-en-gi, accadico mat shumerîm) è distinto dal «Paese di Akkad» (sumerico ki-uri, accadico mat akkadim), come distinti sono i due rispettivi popoli [...] Ur, Uruk, Umma, Lagash, Larsa, Asab, Shuruppak e altre, fino alla città santa di Nippur (sede di Enlil, capo del pantheon sumerico) che funge da confine rispetto ad Akkad. Mentre gli accadi sono popolazione di lingua semitica, dunque imparentata con ...
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Uomo politico francese (Parigi 1760 - ivi 1793), presidente al Parlamento di Parigi e ricchissimo proprietario, fu eletto deputato della nobiltà agli Stati Generali (1789), ove contribuì a far accettare [...] dell'esecuzione del sovrano, L. fu assassinato per vendetta dall'ex guardia del corpo Pâris. Ebbe per ordine della Convenzione gli onori del Panthéon, e la sua morte fornì l'argomento di una delle più belle tele di J.-L. David; il nome di L. resta ...
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Ufficiale francese (Coulommiers 1740 - Verdun 1792). Nelle guerre della Rivoluzione raggiunse il grado di tenente colonnello del 1º battaglione di Mayenne-et-Loire. La sua fama è legata alla strenua resistenza [...] (così affermano varie testimonianze; alcuni studiosi hanno invece supposto che il B. fosse ucciso dai fautori dalla resa). Per tale atto gli furono concessi gli onori del Panthéon, e la sua figura venne variamente esaltata da drammaturghi e poeti. ...
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SUMERI
Giovanni Pettinato
(XXXII, p. 990; App. III, II, p. 870; IV, III, p. 544)
Quanto all'origine dei S. si sa per certo che non sono autoctoni, ma si discute ancora oggi sulla loro provenienza; mentre [...] del Caucaso, cosa questa che darebbe ragione ad altri miti incentrati sulla figura di Enlil, il capo incontrastato del pantheon sumerico, appellato ''grande montagna'', in base ai quali la civiltà sarebbe stata creata su una mitica montagna.
Nelle ...
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pantheon
pàntheon ‹pànteon› (o pànteon) s. m. [dal lat. pantheon (o pantheum), che è dal gr. πάνϑεον o πάνϑειον (ἱερόν) «(tempio) di tutti gli dei», comp. di παν- «pan-» e ϑεός «dio»; il sign. 2, sull’esempio del fr. panthéon]. – 1. a. Propr.,...
cetaceofobia
s. f. (scherz.) Avversione patologica, ripugnanza nei confronti delle balene. ◆ [Giuseppe] Fioroni non vuol sentire parlare del passato che ritorna. Il ministro dell’Istruzione dice di essere stufo di una certa «cetaceofobia bianca»,...