Carmelitano scalzo (Hof an der Leitha, Austria Inf., 1748 - Roma 1806); missionario nel Malabar (1776-89), apprese il sanscrito e ne pubblicò a Roma una grammatica (Sidharubam seu Grammatica Sanscritamica, 1790), la prima stampata in Europa. Nella Dissertatio de antiquitate et affinitate linguarum Zendicae, Sanscritamicae et Germanicae (1798) fu tra i primi a rilevare affinità del sanscrito con altre ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] della tipografia romana di Propaganda Fide e negli studi usciti in Italia di fra’ PaolinodaSanBartolomeo (il carmelitano austriaco J.Ph. Wessdin). Fra’ Paolino fu pioniere nello studio del sanscrito e ne riconobbe la parentela con le lingue ...
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ARCAMONE, Ignazio
Alberto Merola
Nacque nel 1614 o 1615 a Bari (il Sommervogel è incerto se il luogo di origine sia Napoli o Bari; ma gli elenchi dei gesuiti compilati a Napoli eliminano questo dubbio [...] ed è una conferma di quale fosse la sua città natale - da un Ferrante Arcamone, che doveva essere suo stretto congiunto. L' carmelitano Paolino di SanBartolomeo, menziona un "Ignatiuni Archamoni", primo incisore dei caratteri tamulici da stampa ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] Paolino Minorita (fra il 1313 e il 1315), come il messinese del Valerio Massimo volgarizzato daBartolomeo Anglico può essere tradotta in mantovano (ne è autore il notaio Vivaldo Belcalzer, fra il 1299 e il 1309).
Da del popolo di San Filice in Piaza, ...
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