Giornalismo
Paolo Murialdi
Agli inizi del 21° sec. il g. di molti Paesi è stato dominato dalla presenza del terrorismo di impronta islamica, dalle guerre che ne sono conseguite e dal conflitto fra Israele [...] editore. Nella stanza che fu di L. Albertini ritornò P. Mieli il quale, dopo la precedente direzione, non aveva perso i contatti di un periodo particolare, segnato dalla morte di Giovanni Paolo ii e dalla elezione del suo successore Benedetto xvi, ...
Leggi Tutto
Giornale e giornalismo
Paolo Murialdi
(XVII, p. 184; App. I, p. 675; II, i, p. 1057; IV, ii, p. 78; V, ii, p. 459)
La stampa nell'ultimo decennio del 20° secolo ha attraversato tempi difficili, non [...] quarantenni di notevole mestiere (a La Stampa, dopo Mauro, C. Rossella e poi M. Sorgi; al Corriere della sera, dopo Mieli, F. de Bortoli), cresciuti nell'era della televisione, il ricorso alla teledipendenza è tuttora praticato con l'uso di molte ...
Leggi Tutto
mielismo
s. m. Il modo di fare e di concepire il giornalismo, lo stile giornalistico di Paolo Mieli. ◆ «Questioni di confine» […] Si direbbe un’autobiografia di un singolare protagonista della società culturale di questi anni, «centauro» equamente...
mielista
agg. Relativo al modo di fare e di concepire il giornalismo, allo stile giornalistico di Paolo Mieli. ◆ si resterebbe dunque, a prima vista, basiti davanti agli articoli che, ogni quindici giorni, lo stesso Paolo Mieli va collezionando...