MANDINA, Benedetto
Vincenzo Lavenia
Nacque a Melfi intorno alla metà del XVI secolo. Secondo una fonte teatina (Napoli, Biblioteca nazionale, S. Martino, 511, cc. 100-103), i genitori furono Nicola, [...] dei padri teatini di S. Paolo Maggiore di Napoli, dove fu protetto da Andrea Avellino e da Marco Parascandalo (il suo Venezia 1720, col. 513; I.R. Savonarola, Gerarchia ecclesiastica teatina, Brescia 1745, pp. 3, 23, 101; A.F. Vezzosi, I scrittori ...
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LOREDAN, Giorgio
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Canciano, tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo, ma certamente prima del 1404, da Marco di Fantino e da una donna di [...] spezzare l'assedio di Brescia, che le truppe di volta del Consiglio dei dieci, come si ricava da una sentenza del 31 luglio 1454 in cui compare il collega Matteo Vitturi e il savio di Terraferma Paolo Morosini, riuscì a far votare la data di partenza ...
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PARABOSCO, Girolamo
Daniele Ghirlanda
Luigi Collarile
PARABOSCO (Paraboschi), Girolamo (Gerolamo). – Figlio di Vincenzo, nacque a Piacenza probabilmente nel 1524 e comunque prima del 1526, anno in [...] ed ebbe altri tre figli: Paolo Camillo, Alessandro e Orsolina.
Girolamo (Venezia, Gardano), mentre Anima bella da quel nodo sciolta (Petrarca) era già della contrada di S. Luca. Nel marzo 1549 era a Brescia per far visita al padre. Fra il 1550 e il ...
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BOTTI, Matteo
Roberto Cantagalli
Nacque a Firenze intorno al 1570 da Simone, di famiglia di origine cremonese trasferitasi a Firenze negli ultimi tempi della Repubblica; partigiana dei Medici, essa [...] Gonzaga-Nevers, di ritorno con la consorte da un viaggio a Roma, e di lì Per evitare ciò, Paolo V fece proporre al , p. 399; G. M. Mazzuchelli, Gli Scritt. d'Italia, II, 3, Brescia 1762, pp. 1982 s.; R. Galluzzi, Storia del Grand. di Toscana sotto la ...
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DOVARA, Oberto da
François Menant
Nacque verso la fine del sec. XI, probabilmente a Cremona, da Alberto e da Donella, di cui si ignora il casato. Tra l'inizio del gennaio 1117, quando fu deposto il [...] S. Giulia di Brescia (1145) e infine la giurisdizione sulle chiese cittadine di S. Margherita e S. Paolo, rivendicate dall'abate si erano sottomessi (1148); egli aveva inoltre fatto condannare da un legato reale i vassalli ribelli (1146?). Come gli ...
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CRISTIANI, Girolamo Francesco
Ugo Baldini
Nacque a Brescia il 3 ag. 1731 daPaolo Antonio e dalla torinese Giovanna Maria Massa. La famiglia apparteneva alla borghesia delle professioni, ma non volle [...] approfondire, sempre da autodidatta, l'algebra e l'analisi, ma non oltre il 1750 egli tornò a Brescia, dove completò il padre, fu nominato suo coadiutore.
Nel gennaio 1758 sposò Paola Marini, di Crema, e per conseguire l'indipendenza economica lavorò ...
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PIGNATELLI, Francesco
Ugo Dovere
PIGNATELLI, Francesco. – Nacque a Napoli il 6 febbraio 1652 da Giulio, marchese di Cerchiara, principe di Noja e duca di Monteleone e Terranova, e da Beatrice Carafa, [...] chierici regolari teatini di Napoli. Si vestì da novizio in S. Paolo Maggiore (1665), dove ebbe per maestro , pp. 103 s., 131, 149; R. Savonarola, Gerarchia ecclesiastica teatina, Brescia 1745, pp. 2-4, 12-14, 33; G. Sparano, Memorie istoriche ...
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FASOLO, Giovan Antonio
Stefano Marconi
Figlio di Cristoforo, fabbro, di famiglia lombarda di Mandello del Lario (Como), nacque nel 1530. Visse e operò come pittore a Vicenza, dove era giunto presumibilmente [...] cataloghi della Pinacoteca Tosio-Martinengo di Brescia (G. Nicodemi, Bologna 1927, con la pala di uguale soggetto ricordata da Ridolfi ([1648], II, 1924, p. F. pittore vicentino, Venezia 1851; G. Fiocco, Paolo Veronese, Bologna 1928, pp. 45-49, 126 ...
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GUSSONI, Vincenzo
Giuseppe Gullino
Secondogenito di Francesco di Giacomo e di Pellegrina Mocenigo del procuratore Leonardo, nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Vidal, il 9 febbr. 1575. La famiglia [...] emblematico esempio è il processo da lui istruito e condotto contro il nobile Paolo Orgiano, giovane prepotente e invano di proporsi tra i candidati alla successione.
Nominato podestà a Brescia il 21 marzo 1632, rimase al di là del Mincio fino ...
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ARCIMBOLDI, Giovanni Angelo
Giuseppe Alberigo
Nato a Milano il 27 sett. 1485 da Luigi, giurista, e da Beatrice Federici Todeschini, fu l'ultimo dei quattro Arcimboldi che ressero l'archidiocesi di Milano [...] giudizi molto severi da parte di contemporanei cattolici degni di fede, da Raffaello de' Medici al carmelitano Paolo Eliesen, i 82; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, I, 2, Brescia 1753, pp. 962, 964; G. A. Sassi, Archiepiscoporum Mediolan. ...
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mielismo
s. m. Il modo di fare e di concepire il giornalismo, lo stile giornalistico di Paolo Mieli. ◆ «Questioni di confine» […] Si direbbe un’autobiografia di un singolare protagonista della società culturale di questi anni, «centauro» equamente...
forzanovista
s. m. e f. e agg. Appartenente al movimento politico di estrema destra Forza Nuova; di Forza Nuova. ◆ Durante la conferenza, i Forzanovisti hanno denunciato un attentato incendiario da parte dei centri sociali. (Giorno, 30 settembre...