Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] , presentato al Festival di Venezia nel 1968 e accolto da polemiche al punto da indurre la Rai a non trasmetterlo, viene distribuito, soprattutto nelle scuole, dalla San Paolo film.
Negli anni Ottanta la San Paolo film viene sostituita dalla San ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] su questo mito della modernità, è perché è attratto da tutto ciò che ha a che fare con il mostruoso il Fracchia (1975) di Paolo Villaggio è un corpo grottesco generale d'editions, 1977 (trad. it., Venezia, Marsilio, 1980).
J. Mukarovsky, Studie z ...
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Restauro e conservazione
Gianluca Farinelli
Davide Pozzi
La disciplina del restauro cinematografico è un territorio dai confini incerti, ancora privo di regole codificate, di metodologie condivise, [...] ) di venti minuti dopo la presentazione alla Mostra del cinema di Venezia, e, per motivi ancora non chiariti, sostituì l'ultima sequenza di laboratori e archivi: da Roma (l'ultimo incendio alla Cineteca nazionale nel 1985) a San Paolo del Brasile (i ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] di essere e di avere, di modello e di oggetto da possedere, e in questa dinamica di rifrazioni sembra rinviare ancora Le signifiant imaginaire, Paris 1977 (trad. it. Cinema e psicoanalisi, Venezia 1980).
R. Bellour, L'analyse du film, Paris 1980.
Th. ...
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Critica cinematografica
Bruno Roberti
Quadro generale e sviluppo storico
di Daniele Dottorini
La storia della c. c. si è sviluppata parallelamente alla storia del cinema, spesso accompagnandone (o [...] a Roma nel 1938 da Mino Doletti e non privo di firme brillanti. Dopo il 25 luglio 1943 si trasferì a Venezia sotto l'egida della Repubblica Vittorio De Seta, Marco Ferreri, Sergio Leone, Pier Paolo Pasolini, Elio Petri, i fratelli Taviani. Si stavano ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] Cinecittà e, invece, sono di legno e azionati da corde, mentre il viale è alberato grazie a un nel 1982 il Leone d'oro a Venezia, Die Sehnsucht der Veronika Voss (Veronika (1985; Tutto in una notte), Pier Paolo Pasolini in Il Decameron (1971) e I ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] luganegher di Almerico Roatto ebbe a Venezia battute dialettali, declamate presso lo schermo da attori; e nel 1914 uscirono, per R. Setti, Cinema a due voci. Il parlato nei film di Paolo e Vittorio Taviani, Firenze 2001.
F. Rossi, La lingua in gioco ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] il primo, aprendosi e chiudendosi sul grigiore da incubo di un'ordinaria vita familiare e "seppellire il padre neorealistico" (Paolo e Vittorio Taviani) e gli italiano, a cura di L. Miccichè, Venezia 1975.
U. Barbaro, Neorealismo e realismo, ...
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Istituto nazionale L.U.C.E
Gian Piero Brunetta
di Gian Piero Brunetta
Organo tecnico istituito nel 1924 e denominato inizialmente L'Unione Cinematografica Educativa (da cui l'acronimo L.U.C.E., usato [...] fotografi e operatori, a produrre il Giornale Luce a Venezia. Gli operatori ‒ allettati da una paga mensile di 10.000 lire ‒ non erano tra i nomi da ricordare Carlo Lizzani, Pino Zac, Pupi Avati, Gianfranco Mingozzi, Paolo Benvenuti, Valentino Orsini ...
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Cinecittà
Riccardo Martelli
Complesso di teatri di posa fondato a Roma nel 1937. La sua creazione fu una delle tappe della politica di sostegno alla cinematografia avviata dal regime fascista all'inizio [...] Visconti (da Le notti bianche, 1957, a Morte a Venezia, 1971) o Fellini, che ne fece il luogo elettivo per i suoi set (da La Bertolucci, Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) di Pier Paolo Pasolini, Once upon a time in America (1984; C'era una ...
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collabente agg. 1. In medicina, detto di un organo cavo le cui pareti si afflosciano o di un vaso le cui pareti vengono a combaciare. 2. Nella lingua giuridica e amministrativa, detto di edificio cadente, che è in rovina o vi sta andando. ◆...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...