Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio [...] Parma e Piacenza restarono alla Chiesa fin quando Paolo III Farnese ne fece un ducato indipendente per Pier Luigi Farnese; Venezia restituì Ravenna e Cervia, mentre Modena e Reggio pervennero agli Estensi). Da quel momento lo Stato della Chiesa entrò ...
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Fondatore della Compagnia di Gesù (castello di Loyola presso Azpeitia 1491 - Roma 1556); ultimo figlio di Beltrán Yáñez de Oñaz y Loyola, ebbe il nome di Íñigo che cambiò (1537-42) in Ignazio. Cadetto [...] pontefice. Nel 1538, impedita per la guerra allora in corso tra Venezia e i Turchi la via di Gerusalemme, offertosi con nove suoi religiosa; nacque così la Compagnia di Gesù (1539), approvata daPaolo III prima a voce a Tivoli, il 3 settembre 1539, ...
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Ecclesiastico (Stourton Castle, Staffordshire, 1500 - Londra 1558). Si oppose allo scisma di Enrico VIII. Cardinale dal 1536, promosse la conciliazione con i riformati e nel 1545 fu tra i legati papali [...] consigliere di Maria I Tudor, fu accusato di eresia da papa Paolo IV e processato dal tribunale dell'Inquisizione.
Vita e in patria e passò in Italia (1532), dove a Padova e Venezia entrò in contatto con gli umanisti cattolici, ai quali lo legava il ...
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Sacerdote (Thiene, Vicenza, 1480 - Napoli 1547); laureato in diritto a Padova, scrittore nella curia papale a Roma (1508), fu ordinato sacerdote nel 1516. Dopo un breve periodo di apostolato a Vicenza [...] (tra i quali Giampietro Carafa, il futuro Paolo IV) fondò la Congregazione dei chierici regolari Roma (1527), dai lanzichenecchi, riparò poi a Venezia, e di qui allacciò rapporti con L. pare sia da annoverare il Monte di Pietà di Napoli, da cui ...
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Ecclesiastico (Milano 1500 - Bergamo 1558). Eletto daPaolo III governatore di Roma (1536-39), fu successivamente nominato referendario delle due segnature (dal 1539), vescovo di Borgo S. Sepolcro (1539), [...] 1546). Partecipò al concilio di Trento (1546-48), dove fece valere la sua competenza canonistica, e fu quindi nunzio a Venezia (1554-56). Nominato infine arcivescovo di Milano (1556), non poté prendere possesso della sua sede per l'ostilità di alcuni ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] agli evangelisti (rilievo eburneo, metà del 10° sec., Venezia, Museo Archeologico), o alla traditio legis (v.), in .
Compagnia di s. Paolo. - Istituto secolare, fondato per ispirazione del cardinal Ferrari nel 1920, a Milano, da don Giovanni Rossi (v ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] 1512-17) e durante il pontificato di Paolo III (con G. Contarini, V. Vermigli e Celio Secondo Curione) e Venezia. Sul piano ecclesiastico, non si ebbe moderno. Vari sono i pareri, però è riconosciuto da tutti che la R., postasi in polemica con ...
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Ecclesiastico italiano (n. Malgrate 1941). Ha studiato filosofia e teologia a Milano e Fribourg; prete dal 1970, ha fatto parte di Comunione e Liberazione; è stato poi vescovo di Grosseto (1991-95) e rettore [...] lateranense (1995-2002). Dal 2002 patriarca di Venezia, nel 2003 è stato creato cardinale da Giovanni Paolo II; dal giugno 2011 al luglio 2017 è stato arcivescovo di Milano. Una raccolta di conversazioni tenute da S. con i giovani nel periodo del ...
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Teologo (Bagnacavallo 1570 - Venezia 1631), conventuale. Prof. di metafisica all'univ. di Bologna (1600-03), coprì varie cariche nell'ordine fino al generalato (1617-23): importante la Reformatio studiorum [...] che promulgò insieme ad altri ordinamenti per la disciplina dell'ordine, il quale ebbe allora (1629) daPaolo V piena autonomia. Passò gli ultimi anni a Venezia come teologo della Serenissima. Scrisse varî trattati e opuscoli di teologia. ...
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Teologo e storico (Este 1550 circa - Roma 1625); conventuale, reggente degli studî a Venezia, nell'occasione dell'interdizione (1606) della città da parte di Paolo V, prese posizione contro il papa; ritrattatosi, [...] fu poi chiamato a Roma e nominato qualificatore del Sant'Offizio. Lasciò varî studî di storia della Chiesa (De appellationibus ecclesiae africanae ad romanam Sedem, 1622, ecc.) ...
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collabente agg. 1. In medicina, detto di un organo cavo le cui pareti si afflosciano o di un vaso le cui pareti vengono a combaciare. 2. Nella lingua giuridica e amministrativa, detto di edificio cadente, che è in rovina o vi sta andando. ◆...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...