Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] proprio dell’epoca carolingia favorì l’affermazione di poeti autori di i. nello stesso circolo di Carlomagno, basti ricordare PaoloDiacono con il suo i. su Giovanni il Battista, Ut queant laxis resonare fibris. Nel 9° sec. vanno ricordati i ...
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Scrittore (n. Bracara, od. Braga, in Portogallo, sec. 4º - m. sec. 5º). Discepolo in Palestina di s. Girolamo, partecipò (415) al Concilio di Gerusalemme, difendendosi dall'accusa di pelagianesimo. La [...] sua opera maggiore Historiarum adversus paganos libri septem - largamente sfruttata da Prospero, Giordane, Gregorio di Tours, Beda, PaoloDiacono; fatta tradurre e adattare da re Alfredo il Grande; tradotta anche in arabo - fu certamente uno dei ...
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Giurista e storico (Troyes 1539 - Nogent-sur-Seine 1596). Editore e pensatore politico, P. scrisse opere giuridiche e storiche e lasciò edizioni di autori antichi. Fu uomo dotto, umano e tollerante. Dopo [...] Jean Chatel contro il re.
Opere
Come editore di testi, P. lasciò edizioni di Salviano, Quintiliano, Petronio, Fedro, PaoloDiacono, Ottone di Frisinga, del Corpus iuris canonici (1577), delle Leges Visigothorum (1579), dei Caroli Magni, Ludovici Pii ...
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Storico italiano (Acquaviva Picena 1850 - Roma 1914). Prof. di storia medievale e moderna nelle univ. di Pisa (1885-1907) e di Roma (dal 1907). Socio corrispondente dei Lincei (1903). Studiò i rapporti [...] dai Tedeschi (tradusse la parte tecnica del Manuale del metodo storico di E. Bernheim, nel 1897). I suoi studî su PaoloDiacono si conclusero nell'ediz. della Historia Romana (1914). Pubblicò dal 1892 la rivista Studi storici e, dal 1902 al 1910 ...
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Grammatico latino probabilmente del 2º sec. d. C., autore di un compendio alfabetico, in 20 libri, dell'opera di Verrio Flacco De verborum significatione. L'epitome di F., a sua volta riassunta da Paolo [...] Diacono (8º sec.), ci è giunta con gravi lacune, ma è comunque preziosa fonte di notizie linguistiche e antiquarie. ...
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(gr. βάρβαρος)
Storia
Secondo i Greci, chi parlava un linguaggio incomprensibile e perciò sgradevole, e poi, in genere, lo straniero (similmente, nell’antico indiano barbarāḥ erano «i non arii», propr. [...] , barbareschi). La ricomparsa del connotato culturale si nota anche in scrittori di età carolingia, come Eginardo o PaoloDiacono.
Nel Rinascimento, come conseguenza del rinato culto per l’antichità, il termine riapparve nella sua classica accezione ...
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Moglie (secc. 6º-7º) di Gisulfo II, duca del Friuli; quando questi fu ucciso durante l'invasione degli Avari (inizio sec. 7º), dapprima si chiuse in Cividale, poi presa d'amore, secondo il cronista Paolo [...] Diacono, per il khān degli Avari aprì le porte della città ma fu uccisa. Suo figlio fu Grimoaldo I (v.), duca di Benevento e re dei Longobardi. ...
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Regina dei Longobardi (sec. 8º). Moglie di Desiderio e madre di Adelchi. Fu celebrata da PaoloDiacono, nel suo Epitaphium Ansae reginae, per le molte fondazioni di ospizî, lungo le vie dei pellegrinaggi, [...] verso Roma e il Gargano ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] L’epigramma è trattato da Agazia e da Paolo Silenziario. La teologia si limita a controversie Tra gli altri storici si segnalano Giuseppe Genesio, Giovanni Cameniato, Leone Diacono e i cronisti Giovanni Skilitze e Giorgio Cedreno.
Il quarto periodo ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] del tempo la loro ferocia, s'accostarono alla nostra cultura; e fu dal loro seno che uscì alla fine un PaoloDiacono. Se non che, anche quando si mostrarono meglio disposti, i barbari produssero a ogni modo un abbassamento generale della cultura ...
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male parta male dilabuntur
(lat. «le cose malamente acquistate svaniscono malamente»). – Frase che Paolo Diacono cita come di Nevio, ma in realtà riferita da Cicerone (Philipp. II, 27, 65) come proverbiale, senza nome d’autore.
terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe 3°; in numeri romani III): il mio t....