Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] al Meda, anche altri esempi europei, quali quello fiammingo della Ligue démocratique di Arthur Verhaegen, a quelli l’impegno di personalità come Filippo Crispolti, Giuseppe Micheli, Paolo Pericoli, Carlo Zucchini, mentre Dino Secco Suardo avrebbe in ...
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CASONI, Lorenzo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Sarzana, in Lunigiana, il 17 ott. 1645 da Nicolò, conte di Villanova. Incerte sono le notizie sulla sua formazione. Secondo alcuni (Capece Galeota; Dubruel, [...] de Ubertatibus Ecclesiae gallicanae (Leodii 1684), al fiammingo Emmanuel Schelstrate, prefetto della Biblioteca Vaticana (fatto foci del Tevere e la risalita di una scialuppa fino a S. Paolo, dove sarebbe stato condotto il C. dopo la cattura in un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ordini religiosi e scienza
Federica Favino
Lo studio della scienza negli ordini religiosi in età moderna è stato a lungo trascurato. La storiografia di matrice illuminista e positivista, che ha contribuito [...] generazioni. Un esempio per tutti, quello del gesuita fiammingo Grégoire de Saint-Vincent (1584-1667), noto per S. Carlo di Modena (1763-69). A Parma, il teatino Paolo Maria Paciaudi (1710-1785), bibliotecario ducale e ispiratore della riforma dell ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Astrologia
Brendan Dooley
Astrologia
Lo statuto dell'astrologia
Per spiegare il fascino esercitato dall'astrologia nel periodo in cui furono realizzate [...] registrò un ulteriore progresso. Un astrologo fiammingo, Jofrancus Offusius, tentò di quantificare gli Torino, Einaudi, 1974 (1. ed.: Bari, Laterza, 1957).
‒ 1979: Rossi, Paolo, I segni del tempo. Storia della terra e storia delle nazioni da Hooke a ...
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CORTESE, Gregorio
Gigliola Fragnito
Nato a Modena o a Venezia tra il 1480 e il 1483 da Alberto e Sigismonda di Gherardino Molza, venne battezzato con il nome di Gian Andrea. Rimasto orfano del padre, [...] un canto gli fece ospitare a S. Giorgio l'ebraista fiammingo Giovanni van Kampen, dall'altro lo portò a condannare insieme dopo inizio i lavori che si conclusero con la presentazione a Paolo III, il 9 marzo 1537, del Consilium de emendanda ecclesia. ...
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GAGLIARDI, Achille
Giampiero Brunelli
Nacque a Padova, tra la fine del 1537 e l'inizio del 1538, da Ludovico e da Girolama Campolongo. Il padre, "gentiluomo" addottoratosi in diritto, morì assai giovane, [...] Settecento, molte riedizioni e traduzioni, in tedesco, francese, fiammingo, latino e persino in arabo. Una così vasta fortuna , II, Roma 1978, pp. 93-109, 216, 230; G. Cozzi, Paolo Sarpi tra Venezia e l'Europa, Torino 1979, ad ind.; F. Rurale, ...
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BENTIVOGLIO, Guido
Alberto Merola
Nacque a Ferrara da Cornelio e da Isabella Bendidio il 4 ott. 1577. Visse i suoi primi anni nella città natale, educato alla raffinatezza usuale nei giovani dell'aristocrazia [...] vale a dire per tutti gli anni del pontificato di Paolo V e del governo del cardinal nipote Borghese Caffarelli. Di la politica..., p. 59). D'altro canto, oltre che degli affari fiamminghi, il B. doveva o incarico del papa, ccuparsi, per espresso ...
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PICCOLOMINI, Giovanni
Stefano Calonaci
PICCOLOMINI, Giovanni. – Figlio di Andrea di Nanni Piccolomini Todeschini e di Agnese di Gabriele Francesco Farnese, cugina di papa Paolo III, nacque a Siena il [...] ne era atteso l’arrivo. L’incontro con il nuovo papa fiammingo non fu incoraggiante: i cardinali toscani Medici, Petrucci, Passerini, il cardinale Alessandro Farnese, di lì a poco eletto papa Paolo III, si era lamentato che i vassalli del conte ...
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CONTARELLI (Cointerel, Cointrel, Cointereau), Matteo (Matthieu)
Gigliola Fragnito
Figlio di Hilaire Cointrel (o Cointerel o Cointereau) e di Yvonne Vivan, nacque nel 1519 in Francia, nell'Anjou, non [...] delinearsi con qualche precisione solo sotto il pontificato di Paolo IV, che lo nominò segretario dei Brevi. Pio affidarli alla Fabbrica di S. Pietro. Prima di quella data il fiammingo Jacob Cobaert aveva ricevuto l'ordine (1587) di eseguire un gruppo ...
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GESUALDO, Ascanio
Simona Feci
Nacque a Napoli nella seconda metà del XVI secolo da Michele e da Maria Caracciolo. Accolto tra i referendari apostolici delle Segnature di grazia e di giustizia nel 1609, [...] il conte di Lemos. A Roma, però, in quei mesi, Paolo V decideva di inviare il G. a Bruxelles, dove in qualità di . Una relazione contemporanea conferma il prestigio della legazione fiamminga, soprattutto in occasione di conflitti bellici, e giudica ...
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instant marketing (instant-marketing) loc. s.le m. inv. Strategia di marketing che punta a rendere virali nei social media i messaggi promozionali relativi a prodotti e servizi del marchio, collegandoli in tempo reale ad eventi di grande impatto...
anti-velina
(anti-veline), s. f. e agg. Giovane donna del mondo dello spettacolo e della televisione che presenta caratteristiche del tutto opposte a quelle di una velina; che si oppone allo stile e all’immagine delle veline. ◆ Ogni rete avrà...