Pittore. Lavorò soprattutto a Firenze, e vi morì nel 1461, quattro anni dopo Andrea del Castagno (v.) che, per errore del Vasari, si novellò averlo assassinato. Si presenta la prima volta (1438) in una [...] (Pisa, Museo civico) così avvolto e plasmato di luce, ma le sue qualità non si ritrovano né in PaoloUccello né in Andrea del Castagno che derivandolo da Masaccio, lo volsero, ciascuno, a diverso modo di osservazione e a diversi effetti nell'arte ...
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Pittore, nato a Venezia forse prima del 1340, morto probabilmente in Toscana dopo il 1387. Per quanto dal Vasari sia detto scolaro di Agnolo Gaddi, che egli avrebbe seguito da Venezia in Firenze, e sia [...] non accertabile, l'affermazione del Vasari che egli fosse maestro di Gherardo Starnina (v.), maestro a sua volta di PaoloUccello.
Terminate, nella primavera del 1386, le storie di San Ranieri, Antonio si trattenne a Pisa, occupato in altri lavori ...
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Comune della provincia di Treviso, a 207 m. s. m., con 6741 abitanti, di cui 2940 nel capoluogo e i rimanenti nelle tre frazioni di Villa d'Asolo (1591), Pradazzi (1058) e Pagnano (1152). I cespiti maggiori [...] antiche.
Nella chiesa di S. Gottardo, a capo del paese verso Masèr, è un affresco da poco scoperto, sul fare di PaoloUccello, che nel Veneto appunto operava intorno al 1421. Nella chiesa Maggiore (S. Maria di Vreda) sono l'Assunta, opera bellissima ...
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PESELLINO
Pietro Toesca
. Francesco di Stefano, detto il P., pittore, nacque circa il 1422 a Firenze, morì ivi nel 1457. Nel 1453 strinse società con i pittori Piero di Lorenzo di Pratese e Zanobi di [...] 'insieme sorge ben distinta l'arte del P. pur tra i grandi maestri, Filippo Lippi e l'Angelico, Andrea del Castagno e PaoloUccello, presso i quali essa si era formata, dotata di giovanile impeto e di freschezza, di un senso plastico preciso, a cui ...
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Pittore romagnolo, fa tuttavia parte della scuola padovana che culmina con l'arte di Andrea Mantegna, di cui va considerato, con Nicolò Pizzolo, uno dei precursori, poiché li precede di una generazione [...] stesso tempo indipendente. Vi si notano chiare, oltre alle risultanze dell'insegnamento del Lippi, quelle dell'influenza di PaoloUccello e soprattutto di Andrea del Castagno, da cui Ansuino trasse quella caratteristica degli occhi dilatati e quasi ...
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SOUPAULT, Philippe
Vittorio STELLA
Poeta e scrittore francese, nato a Chaville (Seine-et-Oise) il 2 agosto 1897; studiò a Parigi al liceo Condorcet, poi alla facoltà di giurisprudenza. Nel 1917 aderì [...] 'attività narrativa con Le bon apôtre (1923), Les frères Durandeau (1925), En joue! (1926), Le coeur d'or, Le nègre, Les moribonds (1943), e la saggistica con i libri su H. T. Rousseau (1927), Baudelaire (1927), PaoloUccello (1928), W. Blake (1928). ...
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Morandi, Giorgio
Eugenia Querci
La meditazione attorno alla natura e agli oggetti
Giorgio Morandi è stato uno dei grandi protagonisti dell’arte del Novecento. Ha dipinto paesaggi solitari e nature morte [...] tenui e i delicati accordi tonali, sia la tradizione italiana del Trecento e del Quattrocento (per esempio Giotto, Masaccio, PaoloUccello, Piero della Francesca), che lo attrae per la semplicità di visione e per la capacità di rendere la purezza ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le discipline matematiche
Menso Folkerts
Richard P. Lorch
Anne Tihon
Le discipline matematiche
La matematica nell'Europa latina
di [...] il primo a occuparsi di simili questioni sembra sia stato Lorenzo Ghiberti (1378-1455). Suoi allievi furono il pittore PaoloUccello (1396/1397-1475), talvolta indicato come l'inventore della prospettiva, e, secondo quanto risulta dalla tradizione, l ...
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DELLA ROBBIA, Luca
Giancarlo Gentilini
Nacque fra il luglio del 1399 e il luglio del 1400, terzogenito di Simone di Marco e di Margherita (1362-1433/1442), presumibilmente a Firenze (dove la famiglia [...] 24-37; R. Borenius, Treasures from the Rothermere collection, II,in Apollo,XXII (1935), pp. 250-263; M. Salmi, PaoloUccello, Andrea del Castagno, Domenico Veneziano, Roma 1936, pp. 97 ss., 183 ss.; J. Balogh, Studien in der alten Skulpturensammlung ...
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BOCCACCIO, Giovanni
V. Branca
Nato probabilmente a Firenze nel 1313, morto a Certaldo nel 1375, B. è il fondatore della narrativa moderna, il maggior novelliere e romanziere europeo in prosa e in versi, [...] narratività rapida e di notazione umoresca. È la tendenza che si manifesta nella pittura fiorentina, già prima di PaoloUccello, Botticelli e Ghirlandaio, in quella vastissima produzione, tipicamente borghese, che furono - tra la fine del sec. 14° e ...
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prospettiva1
prospettiva1 s. f. [dall’agg. prospettivo]. – 1. Parte della geometria descrittiva che si propone di elaborare le regole grafiche per costruire di un qualunque oggetto reale un’immagine bidimensionale analoga a quella data dalla...
scorcio2
scórcio2 s. m. [der. di scorciare]. – 1. a. Nella prospettiva e nelle arti figurative, rappresentazione di una figura, di un oggetto, i cui elementi sono posti su un piano obliquo, anziché normale, nei rispetti del nostro occhio,...