Pittore, nacque circa il 1516 a Vicenza, ed ivi morì nel 1560. Derivava da un'antica e vasta casata di pittori veronesi cui appartenne suo padre Girolamo. Fu scolaro di Francesco Torbido, e come questi [...] , rimase artista di modesta levatura. La sua gloria maggiore fu di aver diretto l'educazione artistica del nipote PaoloVeronese, inducendolo a guardare oltre la cerchia dell'arte locale. Altri suoi allievi furono Battista Zelotti e Orlando Flacco ...
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Pittore, nato a Bergamo nel 1556, morto ivi nel 1627. Prima avviato all'arte da Cristoforo Baschenis, studiò nel 1576 il disegno a Venezia, dove pare frequentasse la bottega di Tiziano; tornato in patria [...] . Moroni la cui maniera si manifesta chiaramente nelle sue prime opere. In seguito attinse, e non poco, anche da PaoloVeronese e dai Bassano, formandosi un carattere suo speciale, riconoscibile in moltissime pitture da lui eseguite a olio e a fresco ...
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LOMI, Aurelio
Carlo Gamba
Pittore, nato a Pisa il 29 febbraio 1556, morto nel 1622. Fu scolaro del Bronzino e del Cigoli, ma certi elementi caratteristici del suo stile pittorico, come i broccati cangianti [...] e le lumeggiature a guizzi nel gusto di PaoloVeronese, gli derivarono da I. Ligozzi. Divenne quindi un manierista eclettico di immaginazione carica e fastosa, destò larga ammirazione presso i contemporanei e l'opera sua fu molto richiesta. Dipinse a ...
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Pittore. Nacque a Verona nel 1569; morì a Venezia nel 1609. Nipote di PaoloVeronese, e prima suo mediocre imitatore, si volse poi alquanto ai modi di Palma il Giovane e del Tintoretto. Sua opera principale [...] è ritratto Pietro Aretino) in S. Luca.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909 (con la bibl. precedente); G. Fiocco, PaoloVeronese, Bologna 1928, p. 165; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, IX, iv, Milano 1929, p. 1109-1112. ...
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Incisore a bulino, nato a Bassano nel 1774 e morto in Roma nel 1842. Fu scolaro di Giovanni Folo e dal 1803 lavorò in Roma riproducendo le pitture di Raffaello e le sculture del Canova e del Thorwaldsen. [...] Nella S. Elena imperatrice, da PaoloVeronese, ottenne bella varietà di toni negli scuri senza però intendere lo stile dell'originale. Meglio sentì l'arte levigata del Sassoferrato e la Madonna in trono che consegna il Rosario a S. Domenico è senza ...
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Pittore. Probabilmente napoletano, ma allievo di Pietro da Cortona, lavorò sul finir del sec. XVII in Polonia. Nella villa del principe Casimiro Sapieha decorò la galleria, il salone e quattro stanze con [...] : opere di un'austerità conveniente al luogo, e con visibile influenza della scuola veneta, principalmente di PaoloVeronese.
Bibl.: S. Ciampi, Notizie, Lucca 1830; Batowski, Malowidła w kościołe pokamedulskim u. Požajściu (Pitture nella chiesa ...
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Incisore a bulino. Nato a Belluno il 7 gennaio 1724, morì a Venezia il 23 luglio 1787. Lavorò specialmente a Venezia incidendo opere di PaoloVeronese, del Piazzetta, del Canaletto, di P. A. Novelli, di [...] Guido Reni, di Onorio Marinari, ecc., ritratti, frontespizî e illustrazioni di libri, tra i quali notevoli il Codice Virgiliano edito dal Monaldini in Roma, e la traduzione italiana del Dizionario mitologico ...
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VITTORIA, Alessandro
Luca Annibali
Nacque a Trento intorno al 1525, in base a quanto è possibile indurre dalla notizia della sua morte, avvenuta il 27 maggio 1608 all’età di 83 anni (Avery, 1999c, p. [...] coinvolto nella decorazione a stucco del palazzo di Camillo Trevisan a Murano, al tempo in cui vi lavorava anche PaoloVeronese. La mostra di camino menzionata nelle carte è perduta, ma sono attribuibili all’artista trentino gli ornamenti in stucco ...
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DE DOMINICI, Bernardo
Ferdinando Bologna
Figlio del pittore, musico e collezionista Raimondo e di Camilla Tartaglione, nacque a Napoli il 13 dic. 1683; fu nipote "ex frate" di suor Maria, scultrice, [...] in Vinegia", anteponendo così un Salviati "a' primi lumi dell'arti nostre; cioè a dire, a Tiziano, al Bassan Vecchio, a PaoloVeronese, al Tintoretto": I, p. 111); da un altro lato, di aver fatto poco conto dei Correggio ("troppo in accorcio lodato ...
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ZUCCARI (Zuccaro, Zucchero, Zuccarelli), Federico
Maddalena Spagnolo
Nacque a Sant’Angelo in Vado nel ducato di Urbino dal pittore Ottaviano e da Antonia Nari, il 18 aprile del 1539/40. Fra le discordanti [...] observations on F. Z.’s drawings from the critical 1560s, in Master drawings, XLIII (2005), 2, pp. 160-172; L. Puppi, PaoloVeronese in Spagna, in Artibus et historiae, XXVIII (2007), pp. 67-72; M. Rossi, L’idea incarnata: F. Z. e l’immagine ermetica ...
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veronese
veronése agg. e s. m. e f. – Della città e provincia di Veróna, nel Veneto; appartenente o relativo a Verona: i colli v., i vini v.; il dialetto v. (o, come s. m., il v.), il dialetto veneto parlato a Verona; il territorio v., o,...
gastronauta
s. m. e f. Navigatore gastronomico: chi viaggia alla ricerca di prodotti e specialità gastronomiche genuini e raffinati. ◆ [tit.] Gli strascinati del Ghiottone / Storia di una pasta da leggenda e di un gastronauta ante litteram...