Celebre famiglia ch'ebbe dignità sovrana a partire dal 1545. Le sue origini risalgono forse al 10º sec., derivando essa il nome da un suo modesto feudo, Castrum Farneti. I F., valorosi uomini d'arme, dopo [...] di Latera estintosi nel 1668, Alessandro (v.) e Giulia (v.), amata da Rodrigo Borgia (papa Alessandro VI). L'ascesa al trono pontificio di Alessandro (Paolo III) significò la definitiva fortuna della casa. Suo figlio Pier Luigi, duca di Castro, fu ...
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Prelato e diplomatico (Le Breil, Périgord, 1305 circa - Famagosta 1366). Venerato come santo, il suo culto fu confermato da Paolo V (1609) e Urbano VIII (1628). Festa, fra i carmelitani, 29 gennaio.
Vita [...] che il papa Urbano V lo aveva nominato suo legato (1364). Amministratore di Bologna per conto di Urbano V (1364), vi fondò la facoltà di teologia e rappresentò il papa in importanti trattative coi principi italiani. Partecipò alla crociata del 1365 ...
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Pittore (Palermo 1739 - ivi 1810). Allievo a Palermo di Vito d'Anna, maturò uno stile personale di grande compostezza, memore dei modi della tradizione locale e ispirato a un classicismo d'impronta batoniana, [...] (a Roma: Beati G. M. Tommasi, G. Marinoni e il cardinale Paolo Burali, 1803, S. Andrea della Valle; Deposizione, 1815, chiesa dei SS formale e una raffinata capacità coloristica. Protetto da Pio VI, nel 1800 fu nominato pittore dei Sacri Palazzi ...
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Nòri, Paolo. – Scrittore e traduttore italiano (n. Parma 1963). Dopo aver lavorato come ragioniere in Algeria, Iraq e Francia, è tornato in Italia dove si è laureato in letteratura russa all’Università [...] Battaglia portatile (2015); La grande Russia portatile (2018); Che dispiacere (2020); Sanguina ancora (2021, finalista al premio Campiello); Vi avverto che vivo per l'ultima volta (2023); Una notte al Museo Russo (2024); Chiudo la porta e urlo (2024 ...
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Condottiero (Città di Castello 1414 - ivi 1486); nipote di Vitellozzo, fu bandito insieme a questo da Città di Castello come uno degli autori dei disordini civili (1428); riammesso nel 1432, occupò numerosi [...] dopo e si vendicò facendo strage dei nobili. In urto con papa Paolo II e poi con Sisto IV, diresse con molto valore la resistenza (1482) con l'appoggio di Lorenzo il Magnifico e vi ebbe autorità dittatoria per conto dei Fiorentini. Alleatosi poi ...
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Giornalista e uomo politico (Como 1799 - Napoli 1862); il suo vero nome era Angelo Bianchi. Espulso dal Canton Ticino (1835), si trasferì a Milano (fino al 1847) e poi a Torino (1848), dove fu redattore [...] Austria e al papa, fu espulso (ministero d'Azeglio) dal Piemonte; ma vi tornò poco dopo, sotto il Cavour, e nel 1852 fondò L'Unione, i suoi numerosi scritti vanno ricordati: Biografia di fra Paolo Sarpi (1836), Critica degli Evangeli (1855), Storia ...
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Nome sotto il quale è più noto il pittore e scultore Daniele Ricciarelli (Volterra 1509 circa - Roma 1566). Scolaro del Sodoma, poi di B. Peruzzi, recatosi assai giovane a Roma fu dapprima aiuto di Perin [...] Trinità dei Monti (1541-46). Delle sue sculture, tra le più notevoli vi sono i busti bronzei di Michelangelo (Firenze, casa Buonarroti; Parigi, Louvre; Firenze, Galleria dell'Accademia). Paolo IV gli commise di ricoprire di panni sottili i nudi di ...
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Famiglia comitale bresciana, la cui origine si riallaccia forse ai longobardi conti di Bergamo: dapprima vassalli vescovili (sec. 12º), poi feudatarî potenti, famosi come ingegneri militari e condottieri [...] il palazzo gentilizio di Brescia al municipio di questa città: vi furono raccolte numerose pitture provenienti da chiese soppresse e da legati fu unita la pinacoteca lasciata al comune dal conte Paolo Tosio. Il complesso delle raccolte prese il nome ...
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Figlio illegittimo (Fano 1442 - Roma 1482) di Sigismondo Pandolfo e di Vannetta Toschi. Legittimato da papa Niccolò V, presto s'impegnò nella vita politica e militare, rivelandosi valente condottiero: [...] campagna (1460-63) contro Pio II. Alla morte dello zio Malatesta Novello, s'impadronì di Cesena, ma combattuto da Paolo II, dovette rinunciare alla signoria. Mortogli il padre (1468), con l'inganno s'impadronì di Rimini e, sbarazzatosi della matrigna ...
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Frate cappuccino (Viterbo 1668 - Roma 1750); dopo aver lavorato come calzolaio, all'età di 25 anni si fece cappuccino scegliendo di restare fratello laico; trasferito (1709) nel convento di Orvieto, vi [...] svolse per quarant'anni l'ufficio di questuante, segnalandosi per la perfetta aderenza alla regola francescana e alla povertà evangelica. Proclamato beato da Pio VII nel 1806, canonizzato da Giovanni Paolo II nel 1982; festa, 19 maggio. ...
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cörsivœ (Cörsivœ, corsivoe) s. m. Modo di parlare lanciato sui social media e diffuso soprattutto tra i giovani come parodia di un certo birignao esibito da persone che affettano snobismo. | Nei media è spesso presente la grafia tradizionale...
guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...