(o Langobardi) Popolazione germanica che appare nelle fonti scritte nel 5° sec., quando si stanziò nel Meclemburgo (a E dell’attuale Amburgo).
Storia
Le origini. - Secondo l’antico mito longobardo delle [...] la stessa Ravenna cadde in mano longobarda, papa Stefano II, di fronte alle pesanti richieste legislazione. I sovrani successivi vi apportarono solo aggiunte e modificazioni es., nell’Historia Langobardorum di Paolo Diacono: piscina quod eorum lingua ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] / la sottoscritta (e non chi vi parla, che sarebbe avvertito come formale maiuscole facoltative (in casi come papa, presidente, ma anche rinascimento, [...] La regione è ultima per reddito pro-capite (Paolo Verre, Sicilia nazione, «Limes» 2, 2009, pp ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] decrescita grafie come Santo, Papa, Paese, Stato, Repubblica del femminile le), di ci locativo invece di vi.
Tra le altre innovazioni si possono indicare l’ selvaggia?, «Sigma» 18, n. 1-2.
Benincà, Paola (1993), Sintassi, in Sobrero 1993, vol. 1º, ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] dibattito svoltosi a Firenze nell’anticamera di papa Eugenio IV tra il Biondo e Leonardo la prima davvero scientifica. Vi entrano fra l’altro le , Stanford, University Press, 1980).
Benincà, Paola (1994), Linguistica e dialettologia italiana, in ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] novembre 1301 Carlo di Valois, inviato dal papa a Firenze come ‘paciere’, consegna il del De vulgari eloquentia (II, vi, 7) dedicato alla «supprema constructio le antiche glosse, Firenze, Cesati.
Manni, Paola (2003), Il Trecento toscano. La lingua di ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] , Nemi, Rocca di Papa, Lanuvio e Velletri, e a San Polo ([lu] «il», [ˈkwilːu] «quello», [viˈtelːi] «vitelli»), a partire dalla valle dell’Aniene presentano uno sviluppo sul romanesco dei romanzi di ➔ Pier Paolo Pasolini, che vanno dall’ammirazione per ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...]
Molti italiani andarono all’estero per rifugiarvisi, o perché vi erano invitati, i più in Francia. Oltre a ➔ Silvio Piccolomini (più tardi papa col nome di Pio II , Cesati, pp. 21-32.
D’Achille, Paolo (2008), Dagli Appennini ai Carpazi. I difficili ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] ad es. in napol. [na ˈvɔtə] «una volta» < vol(vi)ta(m) (ma [tre bːɔtə] «tre volte»), [ˈvatːərə] nipoti con i nonni e gli zii (papà, mi sentite?), anche se in Abruzzo resiste vivamente apprezzato anche da ➔ Pier Paolo Pasolini (cfr. Cirese 1997), e ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] più in generale. Il latino vi era usato molto sporadicamente, e Puoi disse ca esso per amore dello papa e per salvezza dello puopolo de Roma Poeti siculo-toscani), pp. XVII-CII.
D’Achille, Paolo & Giovanardi, Claudio (1984), La letteratura volgare ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] Mario, del brigante Gasperone e del rigido e pugnace papa Pecci, Leone XIII. E alla sua terra, . Il C. si fece supplire da Paolo Orsi, il futuro grande archeologo, a a lato dell'innovazione continua e costante vi è a un tempo la tendenza alla ...
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cörsivœ (Cörsivœ, corsivoe) s. m. Modo di parlare lanciato sui social media e diffuso soprattutto tra i giovani come parodia di un certo birignao esibito da persone che affettano snobismo. | Nei media è spesso presente la grafia tradizionale...
concilio
concìlio s. m. [dal lat. concilium «convocazione, convegno», comp. di con- e tema di calare «convocare, chiamare»]. – 1. Adunanza della gerarchia di una comunità religiosa; nella Chiesa cattolica, c. ecumenico, adunanza di tutti i...