L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] , Delle Storie contra i Pagani di Paolo Orosio libri VII, I, 3, quale non contento di averla richiusa, vi posò davanti per maggior sicurezza una grossa di cose divine non hanno timore a proclamare che il papa sia un eretico (Eco, Il nome della rosa, ...
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Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...] 4):
(4) – Vuoi fare arrabbiare papà?
– Sì
Nei soliloqui le domande sono dall’infinito (56-57), l’espressione ti (vi) va («gradisci», «hai desiderio di», «gradite , Paola (1993), Sintassi, in Sobrero 1993, vol. 1º, pp. 247-290.
D’Achille, Paolo ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] Roma presso il papa. Fu governatore della con occhi di bragia» «occhi … biechi» (Inf. III, v. 109 e VI, v. 91); «ch’altri il crudel ne scanna, altri ne scuoia, / molti F. Cesati, pp. 21-34.
Trovato, Paolo (1994), Storia della lingua italiana. Il primo ...
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Antroponimo è il nome proprio di persona e antroponimia (settore dell’onomastica) è l’insieme dei nomi propri di persona (ma anche dei ➔ cognomi), come pure lo studio di questi.
Rispetto al comune termine [...] Carlo, Franco, Domenico, Bruno, Paolo, Michele, Giorgio, Aldo, Sergio, 1982: 194). Tra le due alternative non vi è netta separazione. La scelta del nome, 1927 con un suppl.).
Rossebastiano, Alda & Papa, Elena (2005), I nomi di persona in Italia ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] di Giovanni di Lorenzo de’ Medici a papa (col nome di Leone X: 11 e’ fussi presente
c. Et dixe che li sarebbe grato etiam vi tornassi el dì meco (Machiavelli 1971-1985: vol. 1°, p Firenze, Le Monnier.
D’Achille, Paolo (1990), Sintassi del parlato e ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] Serianni 1988: VII, § 90)
(16) Papà, vuoi una pesca o una pera? (Brancati 1984 (Giamboni 1994: cap. 34, § 3)
(33) più vi conosco, più ve ne voglio [di bene], il mio uomo -257 e 545-550.
D’Achille Paolo (1995), A Paolo, e falla finita! Una nota sull ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] inciso, si noti la distinzione negli usi denotativi tra le forme papà, babbo, mamma, deittiche (12), e quelle padre e madre, e dove li trovo i soldi?
(44) vi prego, o mia signora.
D’Achille, Paolo (1995), “A Paolo, e falla finita!” Una nota sull’a ...
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Il termine plurale (dal lat. plurāle, neutro, da plūs, pluris col suff. -ālis) indica uno dei valori che può assumere la categoria grammaticale del ➔ numero in italiano, insieme al singolare. In altre [...] -a e al plurale in -i (papa → papi). Storicamente può essere considerato un questo gruppo è produttivo, ma a livello di parole dotte: vi si inseriscono i ➔ grecismi in -ma (teorema → teoremi). pp. 189-209.
D’Achille, Paolo & Thornton, Anna M. ...
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I peggiorativi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) ottenuti per ➔ derivazione, il cui significato implica una valutazione negativa da parte del parlante, che in questo modo prende le distanze rispetto [...] morfologiche (➔ morfologia) impiegate per realizzare peggiorativi vi sono la prefissazione (➔ prefissi), la suffissazione ’attore comico Roberto Benigni all’indirizzo di papa Giovanni Paolo II).
Possono assumere valore peggiorativo anche prefissi ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] : dopo aver cercato, con papa Agapito, d’istituire a Roma d’Aquileia, teologo e poeta, più tardi Paolo Diacono, storiografo ed esperto filologo, oltre che cercò di indurre Dante alla poesia latina. Dante vi si cimentò, avendo già scritto in l. trattati ...
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cörsivœ (Cörsivœ, corsivoe) s. m. Modo di parlare lanciato sui social media e diffuso soprattutto tra i giovani come parodia di un certo birignao esibito da persone che affettano snobismo. | Nei media è spesso presente la grafia tradizionale...
concilio
concìlio s. m. [dal lat. concilium «convocazione, convegno», comp. di con- e tema di calare «convocare, chiamare»]. – 1. Adunanza della gerarchia di una comunità religiosa; nella Chiesa cattolica, c. ecumenico, adunanza di tutti i...