Secondo figlio (Greenwich 1491 - ivi 1547) di Enrico VII e di Elisabetta di York, salì al trono nel 1509. Nel 1534 uscì dalla Chiesa di Roma e diede vita alla Chiesa anglicana, di cui si fece proclamare [...] centralizzazione burocratica e lo scioglimento del parlamento, ma soprattutto si impegna in una complessa azione diplomatica che, legando il papato all'Inghilterra, ne affermi l'egemonia di contro a Francia e Spagna in lotta. Così, dopo la pace con ...
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Costantino nella storiografia della Controriforma
Sigonio e Baronio tra filologia, censura e apologetica
Guido Bartolucci
La frattura religiosa e lo scontro apertosi tra le diverse confessioni cristiane [...] modo così evidente egli sembra fissare, soprattutto grazie a Ottato, il momento in cui il potere imperiale e il papato distinsero la propria autorità e la propria influenza.
Sigonio e la critica alla donazione
Il De occidentali imperio fu pubblicato ...
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EUGENIO III, papa
Harald Zimmermann
Quasi nulla si sa della sua vita prima che egli, il 15 febbr. 1145, salisse al soglio pontificio. La storiografia pontificia ufficiale del Medioevo riferisce soltanto [...] 1147, e quella di Federico 1 nel 1152, con la promessa di obbedienza "in onmibus" nella prima e di protezione del Papato romano nella seconda. A quest'ultima lettera E. III rispose con l'approvazione, non richiesta, dell'elezione di Federico I.
Le ...
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Lucio III
Grado Giovanni Merlo
Non possediamo testimonianza alcuna sulla data di nascita del lucchese Ubaldo Allucingoli, anche se si può ragionevolmente pensare che fosse nato nel secondo decennio [...] all'apparenza sembrava offrire alla Chiesa romana risorse e redditi stabili in un momento in cui i bisogni economici del papato crescevano e gli uomini di Curia sentivano l'urgente necessità di mettere ordine in questo settore - si ricordi che sotto ...
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LUCIO III, papa
Grado Giovanni Merlo
Ubaldo Allucingoli nacque a Lucca in una data ignota, che si può ragionevolmente collocare nel secondo decennio del XII secolo.
Nel 1138 l'Allucingoli fu creato [...] Ottanta del XII secolo anche in relazione alla necessità del Papato, lontano da Roma, di trovare luoghi sicuri dove risiedere. stabili in un momento in cui i bisogni economici del Papato crescevano e gli uomini di Curia sentivano l'urgente necessità ...
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Figlio (n. 1125 - m. nel fiume Göksu, 1190) di Federico II, duca di Svevia, e di Giuditta, sorella di Enrico il Superbo, duca di Baviera, divenne duca di Svevia alla morte del padre (1147). Alla morte [...] , come pure il sostegno compatto della Chiesa tedesca, resero possibile a F. di assumere un atteggiamento di indipendenza verso il papato. In seguito ad accordo con papa Eugenio III, cui tra l'altro aveva assicurato il suo appoggio contro il re di ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] favore il crollo del potere imperiale nell'Italia centrale, dopo la morte di Enrico VI, per riesumare antiche pretese del Papato, che furono estese dal Lazio alla Marca di Ancona, al Ducato di Spoleto e alla Tuscia. Anche la Sardegna fu annoverata ...
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STEFANO III
Eugenio Susi
Nato in Sicilia "ex patre Olibo" (Le Liber pontificalis, p. 468) presumibilmente verso il 720, S. si trasferì ancora fanciullo a Roma venendo ben presto accolto da papa Gregorio [...] Study in the Ideological Relation of Clerical to Lay Power, London 1962², pp. 73, 87, 320; C. Falconi, Storia dei papi e del papato, II, I papi dei secoli di ferro scelgono l'Occidente (Il grande scisma con Bisanzio), Roma-Milano 1968, pp. 344-53; O ...
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cattolicesimo liberale
Movimento politico della prima metà del sec. 19°, diffuso in Belgio, Francia e soprattutto Italia. Teorizzò la conciliabilità della dottrina cattolica con i principi liberali della [...] cristiana con il principio di unità e indipendenza della patria, richiamandosi all’età precomunale e comunale, quando il papato avrebbe svolto in Italia una funzione di difesa nazionale. Principali esponenti furono Alessandro Manzoni, Cesare Balbo e ...
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Accordo concluso nel sett. del 1122 tra l'imperatore Enrico V e papa Callisto II, che pose termine alla lotta per le investiture. L'imperatore rinunciava a ogni investitura dei vescovi con l'anello e con [...] ecclesiastica in Germania, mentre in Borgogna e in Italia doveva aver luogo entro sei mesi dalla consacrazione. Le disposizioni del concordato, apparentemente di compromesso, segnarono in realtà il riconoscimento dell'autonomia del papato. ...
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papato
s. m. [dal lat. mediev. papatus -us]. – 1. a. La suprema dignità papale: elevare, innalzare al p.; Celestino V rinunciò al p.; aspirare al p.; succedere nel papato. b. L’istituto storico del pontificato, nella sua continuità: storia...
papiamento
papiaménto s. m. [dallo spagn. papiamento, der. del port. papear «parlare confusamente»]. – Lingua creola, a base spagnola e portoghese, parlata e usata anche come lingua di cultura (predicazione, libri, giornali) nell’isola di...