VECCHIONE, Giovanni Battista
Viviana Mellone
– Nacque a Pozzuoli il 14 febbraio 1757 da Nicola e da Lucrezia Migliarese Patrizi.
Fu battezzato Salvatore Giovan Battista Romualdo Valentino Francesco [...] ai condannati per reati comuni, eccetto coloro per i quali era stato previsto l’ergastolo o la pena di morte.
La sua parabola ministeriale volse al termine il 5 giugno 1822, quando il rimpasto di governo vide il ritorno a Napoli delle personalità del ...
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MARCONI, Pirro
Santo Privitera
Nacque a Verona il 1° genn. 1897 da Pietro, violinista, e da Antonella (Nella) Levi. Dopo essersi iscritto alla facoltà di lettere a Roma, interruppe gli studi nel maggio [...] di dimostrare l'originalità dell'arte romana. È nell'avanzato I secolo d.C. che egli vide l'inizio della parabola discendente e di un lungo periodo di stasi di questa espressione artistica, adagiatasi sui risultati raggiunti nell'ambito pompeiano e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Adriana Valerio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il policentrismo politico, tipico del pieno e basso Medioevo, riflette l’articolato [...] rappresentativo e collegiale degli organi istituzionali, la cui struttura virtualmente democratica influenza la sua complicata parabola politica. Si pone infatti subito il problema dell’estensione della compagine soggettiva del Comune, ulteriormente ...
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ORTI MANARA, Girolamo
Valerio Camarotto
ORTI MANARA, Girolamo (Giovanni Girolamo). – Nacque a Verona il 19 dicembre 1769 dal conte Agostino e dalla marchesa Isotta Maria Spolverini dal Verme.
Compiuti [...] «memorie della bella sua patria» con «istile più semplice e con lingua più conforme al comune uso».
A chiudere la parabola letteraria fu la pubblicazione di una silloge di Prose, poesie e traduzioni (Milano 1840).
Insieme a una prima parte composta ...
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MASI, Cosimo
Giuseppe Bertini
– Nacque a Firenze, forse nel 1537, da Giovan Battista, imparentato con un ramo della famiglia che aveva dato alla città priori e gonfalonieri, e da Francesca Scarlattini.
Divenuto [...] la sua permanenza nei Paesi Bassi, fra cui i due celebri dipinti di Pieter Bruegel il Vecchio: il Misantropo e la Parabola dei ciechi, entrambi datati al 1568, e i Sette peccati capitali di Jacques de Backer, tutti conservati a Napoli nel Museo ...
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SCOTTI, Bernardino
Andrea Vanni
– Nacque intorno al 1493 a Magliano Sabina.
Apparteneva a un ramo di una famiglia piacentina di nobili origini che si era stabilita nei territori a cavallo tra le diocesi [...] contro gli spirituali: non ebbe infatti seguito il tentativo di Pio V di riaprire il processo Morone.
La parabola terrena di Scotti andava nel frattempo declinando. Rinunciato al vescovato piacentino in favore del confratello teatino Paolo Burali ...
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CATTANEI, Giovanni Lucido
Roberto Zapperi
Nacque a Mantova da Giovanni nel 1462. Studiò legge e si addottorò in utroque iure, abbracciando contemporaneamente lo stato ecclesiastico. Arcidiacono e poi [...] suo stato e modo de viver per l'advenire". Del Valentino il C. si trovò a seguire tutta la mirabolante parabola politica, ma senza manifestare il minimo interesse per una vicenda che, se pure sconfinava troppo scopertamente nell'avventura, offriva ...
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VIOTTI, Marcello.
Elisabetta Torselli
– Nacque il 29 giugno 1954 a Vallorbe, nel canton Vaud (Svizzera francese), registrato all’anagrafe con i nomi Marcel Jules Pierre, primogenito di Valentin Georges [...] S. Fantin nel dicembre del 2003, sviluppò in ambito sinfonico e operistico alcune vocazioni già emerse nell’arco della sua parabola artistica: l’opera francese (Les pêcheurs de perles di Georges Bizet, Le roi de Lahore di Massenet), il Novecento ...
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DENTIS, Giuseppe Bonaventura, conte di Bollengo
Paola Briante
Nacque a Torino il 14 luglio 1651 da Gianfrancesco Giacomo, decurione di Torino, e da Lucrezia Rolando dei signori di Villarbasse.
Il suo [...] Riflessi sopra li vari capi delle Costituzioni militari che contengono anche materia portata nelle Costituzioni civili (ms.).
La parabola politica e sociale del D., tipico rappresentante del ceto burocratico sabaudo degli anni a cavallo tra il Sei e ...
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Truffaut, François
Vittorio Giacci
Regista e critico cinematografico francese, nato a Parigi il 6 febbraio 1932 e morto a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 21 ottobre 1984. Cinema e vita furono per T. una [...] e Jim). Fu quindi capace di restituire quell'inquietudine e quell'instabilità di cui Hitchcock è stato maestro (come nella parabola morale trasferita in un clima fantascientifico di Fahrenheit 451, 1966) e di far vivere la forza del ricordo insieme ...
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parabola1
paràbola1 s. f. [dal lat. parabŏla, gr. παραβολή, der. del tema di παραβάλλω «confrontare»]. – 1. a. Presso i Greci e i Latini, termine che significò propriam. comparazione, similitudine, per mezzo della quale si chiarisce un argomento...
parabolano1
parabolano1 agg. e s. m. (f. -a) [der. di parabola1, nel sign. ant. di «parola»], non com. – Chiacchierone, ciarlone, millantatore: nella nostra città noi non vogliamo parabolani (Goldoni). Come agg., fatto di chiacchiere vuote...