Poeta rumeno, nato a Rusavat (distretto Buzan) il 24 maggio 1923, morto a Losanna il 24 maggio 1985. Laureatosi in lettere all'università di Bucarest, esordisce nel 1940 pubblicando alcune liriche nel [...] . Dimineaçta nimănui (1967, "Il mattino di nessuno") è il primo passo verso la poesia dei simboli e delle parabole; per Necunoscutul ferestrelor (1969, "Lo sconosciuto delle finestre") C. riceve il premio Eminescu.
Le raccolte successive, tra cui ...
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Capitale
Giorgio Lunghini
Introduzione
'Capitale' è un termine tratto dal linguaggio comune, con cui si indica normalmente qualsiasi forma di ricchezza accumulata e accantonata, che consenta di ottenere [...] ', che sia indipendente dalla distribuzione: saggio di salario e saggio dei profitti non sono 'prezzi' come gli altri.
Le 'parabole' neoclassiche
Gli "abiti mentali frusti" di cui parla Joan Robinson hanno preso la forma, come ha scritto lo stesso ...
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ORBITA
Giovanni SILVA
. Astronomia. - Si dicono orbite le traiettorie descritte dai corpi celesti, che si muovono intorno a un altro corpo centrale, verso il quale sono attratti secondo la legge di [...] serie analoghi a quelli del Gauss e della seguente relazione di Lambert fra la somma r1 + r3 dei raggi vettori di due punti della parabola, la corda s che li unisce e il tempo t3 − t1 impiegato dal corpo a passare dall'uno all'altro dei due punti:
I ...
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Libro dell'Antico Testamento, così chiamato dai Latini fin dal sec. III, ma dai Greci e dagli Ebrei più rettamente detto Sapienza (o Sentenze) di Gesù figliuolo di Sirac o semplicemente Sirac, uno di quelli [...] afferma averlo visto egli stesso in quella lingua e col titolo (non confermato da altro documento, ma certo acconcissimo) di "?Parabole" (ebr. mishlē) come i Proverbî di Salomone. Nel Talmud e dagli antichi rabbini ne sono citate molte sentenze, ora ...
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ROMANO il Melode
Silvio Giuseppe Mercati
Innografo bizantino del secolo VI, nato a Emesa in Siria da stirpe ebrea. Dopo essere stato diacono nella chiesa della Resurrezione a Berito, venne, sotto l'imperatore [...] il Signore, la Madonna, personaggi del vecchio e Nuovo Testamento, santi e martiri, i miracoli e le parabole evangeliche: vi si rivelano profondità di sentimento, ricchezza d'immagini, magnificenza di eloquio, oltre a una spiccata animazione ...
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piano proiettivo
piano proiettivo spazio proiettivo di dimensione 2. È un piano ottenuto aggiungendo a un → piano affine gli elementi impropri che, nel contesto proiettivo, sono indistinguibili dagli [...] V 3, rispetto alla relazione di dipendenza lineare tra vettori.
Nel piano proiettivo non esiste la distinzione tra ellissi, parabole e iperboli, giacché esse, nel piano affine, si caratterizzano per la loro diversa intersezione con la retta impropria ...
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Poeta e letterato (Atene 1848 - Torino 1913). Cofondatore (1883) del Giornale storico della letteratura italiana e collaboratore assiduo della Nuova Antologia, coniugò nei suoi studi metodo rigoroso e [...] , 1905; Rime della selva, 1906. Dell'evoluzione spirituale di G. sono inoltre testimonianza: Il riscatto (1901), romanzo psicologico autobiografico, le pagine in prosa Per una fede (1906), e un volume di aforismi e parabole, Ecce Homo (1908). ...
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Termine derivato dal greco (ἀποκαλύπτειν "svelare cose recondite, segrete") col quale si designa una vasta letteratura giudaica, e in minor quantità cristiana, il cui contenuto è formato per la massima [...] dei dannati, il paradiso terrestre, le porte da cui escono gli astri, ecc. - Capp. 37-71, ossia Libro delle parabole. Prima parabola: lotta fra i due mondi, quello eccelso dei santi e quello basso degli empî; il futuro giudizio sarà la manifestazione ...
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SINOTTICI, VANGELI
Alberto Pincherle
. Il fatto della molteplicità, ma anche sostanziale unità dei Vangeli ha ben presto destato l'interesse della Chiesa e spinto, per es., Eusebio di Cesarea a redigere [...] due, ma dissimile pur nella forma e nella collocazione data alla genealogia; e varî episodî e discorsi (comprese non poche tra le Parabole) si trovano soltanto in uno, o in due, dei Sinottici. Ciascuno dei quali ha materia che gli è peculiare; ma Mt ...
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SIMBOLO (dal gr. συμβάλλω "metto insieme", da cui σύμβ)
Emilio SERVADIO
Gioacchino MANCINI
Nicola TURCHI
Con questo termine s'indica, genericamente, un segno, un'immagine o un oggetto che ne rappresenta [...] , di molte espressioni che comunemente, ma impropriamente, vengono definite come simboliche (metafore, emblemi, insegne, allegorie, similitudini, analogie, parabole, ecc.).
G. Belli scrive, in un suo sonetto, "er letto è una rosa"; ma sarebbe assurdo ...
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parabola1
paràbola1 s. f. [dal lat. parabŏla, gr. παραβολή, der. del tema di παραβάλλω «confrontare»]. – 1. a. Presso i Greci e i Latini, termine che significò propriam. comparazione, similitudine, per mezzo della quale si chiarisce un argomento...
parabolano1
parabolano1 agg. e s. m. (f. -a) [der. di parabola1, nel sign. ant. di «parola»], non com. – Chiacchierone, ciarlone, millantatore: nella nostra città noi non vogliamo parabolani (Goldoni). Come agg., fatto di chiacchiere vuote...