GABBRIELLI, Pirro Maria
Mario De Gregorio
Nato a Siena, da Giovanni e Aurelia Cosatti, fu battezzato il 2 apr. 1643 (Arch. di Stato di Siena, Biccherna 1141, c. 197v). Costretto a interrompere più volte [...] 1824, pp. 307-314; F. Inghirami, Storia della Toscana, XIII, Firenze 1844, pp. 103 s.; G. Vaselli, P.M. G. e Paracelso…, in Scritti editi e inediti…, Firenze 1857, pp. 3-25; A. Nannizzi, I lettori dei semplici nello Studio senese, in Bull. senese di ...
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La cultura del corpo in vivo
Giorgio Ricci
Lo studio dell'anatomia nel cadavere, per lungo tempo esercitato in clandestinità o semiclandestinità (affondare il bisturi nel cadavere era considerato un [...] possibili dalle moderne tecniche di esplorazione. La vivacità cromatica che la contraddistingue fa tornare alla mente quanto Paracelso (1493-1541) scriveva nel suo Septem defensiones: "perché nelle malattie occulte non è come quando si riconoscono ...
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DONZELLI, Giuseppe
Pietro Messina
Nacque a Napoli nel 1596.
Laureatosi in medicina, intraprese la professione. In età già matura, però, decise di tornare sui libri per dedicarsi in particolare all'approfondimento [...] accuse veementi.
Il suo pensiero scientifico si collegava per un verso alla tradizione naturalistica rinascimentale (egli infatti riconosce Paracelso fra i suoi maestri, e da lui mutua il principio dell'"archeus"), ma è evidente nelle sue opere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Girolamo Fracastoro
Francesca Maria Crasta
Girolamo Fracastoro, nella cui visione si fondono tradizione aristotelica, suggestioni lucreziane e neoplatoniche, si colloca al centro della scena intellettuale [...] ) divina o celeste è già rintracciabile nella cosmologia platonica di Ficino, negli anni 1520-40 anche Jean Fernel e Paracelso svilupparono teorie analoghe. Nel commentario di Ficino al Simposio (1484), le idee, le ragioni, le semenze e le forme ...
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La civilta islamica: scienze della vita. La medicina nel mondo islamico
Ursula Weisser
La medicina nel mondo islamico
Il concetto di medicina comprende generalmente diverse forme di terapia, da quelle [...] nativo di Aleppo, Ṣāliḥ ibn Naṣr Allāh ibn Sallūm (m. 1080/1669), il quale introdusse la 'nuova medicina chimica' di Paracelso (1493-1541), che ai quattro umori galenici sostituiva i tre 'elementi' alchemici e cioè sale, mercurio e zolfo. Egli la ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Il problema della generazione
Walter Bernardi
Il problema della generazione
Scienza e filosofia nella controversia sulla generazione animale
Il [...] Kircher (1602-1680) e Filippo Buonanni (1638-1725), da figure sfuggenti di novatores come Gerolamo Cardano (1501-1576) e Paracelso (1493-1541), da philosophi novi come Giordano Bruno (1548-1600), Francis Bacon (1561-1626), Descartes e Gassendi, e ...
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Pier Cristoforo Giulianotti
Chirurgia robotica
«Esse autem chirurgus debet ... manu strenua, stabili, nec umquam intremescente ...; acie oculorum acri claraque ...» (Aulo Celso, De medicina)
Chirurgia [...] essere esperti, ingegnosi e di buone maniere.
Durante il Rinascimento, la chirurgia acquistò una più alta dignità sociale e Paracelso, nel 16° secolo, ne patrocinò l’unione con la medicina, sostenendo che non si può essere chirurghi se non ...
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CASTIGLIONI, Arturo
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque il 10 aprile 1874 da Vittorio e da Enrichetta Bolaffio a Trieste, dove conseguì la maturità classica. Subito dopo, nel 1890, s'iscrisse [...] . Il C. compiva un generoso sforzo di trasformare l'idea medica in idea teoretica, in Ippocrate come in Galileo, in Paracelso, in Sydenham, in Stahl: l'ippocratismo, che il C. non riusciva a risolvere nella nozione fondamentale dello hekaston, vedeva ...
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SANITÀ
Alfons Labisch
Giorgio Cosmacini e Francesco Carnevale
Medicina e società
di Alfons Labisch
Medicina e società: delineazione della problematica
Nei confronti della medicina domina un atteggiamento [...] conseguenza il potere sul proprio corpo. La patologia, lo studio delle malattie, si trasferì nel concetto di salute. Secondo Paracelso i farmaci, la medicina, potevano porre rimedio a una condotta di vita irregolare, a cattive condizioni sanitarie, a ...
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Sesso
Sheldon J. Segal
Kurt Loewit
Vincenzo Cappelletti
di Sheldon J. Segal, Kurt Loewit, Vincenzo Cappelletti
SESSO
Biologia del sesso, di Sheldon J. Segal
Sessualità umana, di Kurt Loewit
Sessualità: [...] , già tre secoli prima dell'Origine delle specie di Darwin, il grande medico e naturalista Ph. von Hohenheim, meglio noto come Paracelso, aveva riconosciuto che ‟la natura dell'uomo, nella sua parte animale, è cosiffatta ch'egli è figlio di tutti gli ...
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spagirico
spagìrico agg. [der. del lat. umanistico spagiria, o spagyria, coniato con il gr. σπάω «estrarre» e ἀγείρω «raccogliere» come sinon. di alchimia in quanto tecnica volta a scomporre le sostanze naturali estraendone le diverse componenti,...
sinovia
sinòvia s. f. [dal lat. rinascimentale synovia, voce di formazione oscura creata dal medico, naturalista e filosofo svizz. Paracelso (1493-1541)]. – In fisiologia, liquido contenuto, in piccolissima quantità, nelle cavità articolari,...