Scrittore (Prato 1367 circa - Firenze tra il 1442 e il 1446). Lesse a S. Maria del Fiore la Commedia e le canzoni morali di Dante dal 1417 al 1425. È noto per una specie di romanzo, in lingua volgare, [...] di Toscana, narra i ritrovi e colloquî di alcuni dotti e politici fiorentini in Casentino e nella villa del Paradiso di Antonio degli Alberti, presso Firenze. Schemi narrativi e racconti d'ispirazione boccaccesca vi si alternano, in modo alquanto ...
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scalzarsi
Federico Tollemache
Ricorre tre volte nell'elogio di s. Francesco del c. XI del Paradiso: 'l venerabile Bernardo / si scalzò prima... / Scalzasi Egidio, scalzasi Silvestro / dietro a lo sposo, [...] sì la sposa piace (vv. 80 e 83): " nam fratres Francisci inter alia incommoda sua incedunt discalceati " (Benvenuto), a imitazione degli Apostoli (cfr. Luc. 22, 35 " misi vos sine sacculo et pera et calceamentis ...
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UBERTINO da Casale
Livario OLIGER
Scrittore, mistico e instancabile campione della rigida povertà francescana (Dante, Paradiso, XII, 124-26), nato verso il 1259 a Casale Monferrato dalla famiglia Ilia, [...] morto in tempo e luogo ignoti, dopo il 1329. Entrato nell'ordine francescano verso il 1273, studiò a Parigi; rientrato poi in Italia, insegnò a Firenze, dove subì l'influenza di Pietro di Giovanni Olivi. ...
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danza
Beatrice Guidi
In opposizione alla " ridda " degli avari e prodighi (If VII 24), nel Paradiso è sempre manifestazione di letizia spirituale: VII 7 ed essa [sustanza] e l'altre mosser a sua danza; [...] XIII 20 la doppia danza / che circulava il punto dov'io era; detto delle quattro virtù cardinali, in Pg XXXI 104 La bella donna [Matelda]... / bagnato m'offerse / dentro a la danza [" idest, tripudium ...
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triunfale
Alessandro Niccoli
È attributo dello splendido carro sul quale Beatrice compare a D. nel Paradiso terrestre: un carro, in su due rote, trïunfale, / ch'al collo d'un grifon tirato venne (Pg [...] XXIX 107); e così XXXII 119 trïunfal veiculo.
Più che da qualche vago spunto biblico (cfr. Ezech. 1, 15-21; Ps. 67, 18; IV Reg. 2, 11), l'idea è fornita al poeta dal ricordo dei trionfi romani, come D. ...
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velle
Infinito sostantivato del verbo latino, usato nel linguaggio scolastico, che ricorre due volte nel Paradiso, nel senso appunto di " volontà " .
Nel cielo della Luna Beatrice chiarisce a D. le due [...] question che nel tuo velle / pontano egualmente (IV 25), cioè quella relativa al rapporto buon voler-violenta, e quella legata alla teoria platonica sul ritorno delle anime alle stelle.
Alla conclusione ...
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diversamente
Giovanni Aquilecchia
L'avverbio ricorre ventuno volte nell'opera di D.: quattro nella Commedia (Paradiso) e diciassette nella prosa del Convivio. L'accezione è quella prevalente già nella [...] lingua del Duecento e mantenutasi tale nella lingua di oggi, con una duplice distinzione principale, secondo che riferimento sia fatto a differenza modale o quantitativa.
Vale " in maniera diversa " o ...
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imprenta
Sostantivo di uso raro in D. (cfr. il provenzale emprenta, " impronta ") ed esclusivo del Paradiso, sempre in riferimento a Dio. Il significato è quello di " impronta " che D. avverte nel suo [...] valore attivo, nel duplice senso di ‛ forma o figura che si imprime ' o che ‛ rimane impressa '. L'uso del termine è in contesto dottrinale di derivazione neoplatonica e come tale indica a un tempo la ...
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sussistenza
Alfonso Maierù
Il sostantivo, termine tecnico del linguaggio filosofico (dal latino subsistentia), ricorre nel Paradiso a designare un essere in quanto dotato di esistenza autonoma, o, più [...] semplicemente, a indicare questa stessa autonomia nell'essere in sé considerata.
Il latino subsistentia (che talora equivale a ὕπαρξις, come nella traduzione dello ps. Dionigi dovuta all'Eriugena) secondo ...
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paradiso1
paradiṡo1 agg. [dal sost. seguente]. – 1. ant. o letter., raro. Che è proprio del paradiso celeste, così com’esso è tradizionalmente raffigurato; o che è degno del paradiso terrestre. 2. In agraria, attributo di alcune varietà di...
paradiso2
paradiṡo2 s. m. [dal lat. paradisus (che solo nel lat. tardo, della Chiesa, acquista le accezioni rimaste poi tradizionali), e questo dal gr. παράδεισος «giardino, parco», voce d’origine iranica: cfr. avestico pairidaēza- «recinto...