qua sù
Mario Medici
. Rappresentato dagli editori con grafia non unita, è presente una sola volta nella Vita Nuova, cinque nel Purgatorio e otto nel Paradiso; è assente nell'Inferno. È usato con verbi [...] sia di stato che di moto.
Indica il cielo (con varietà concettuale del termine), o il Paradiso, in Vn XIX 7 18 Angelo clama in divino intelletto / e dice: " Sire, nel mondo si vede / maraviglia ne l'atto che procede / d'un'anima che 'nfin qua su ...
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Nella teologia cattolica, le cose ultime (gr. ἔσχατα; lat. novissima), cui l’uomo va incontro al termine della vita: la morte, il giudizio particolare, il paradiso o l’inferno. Il termine escatologia si [...] applica invece soprattutto al destino ultimo dell’umanità intera ...
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voglia
Alessandro Niccoli
Si trova in tutte le opere del corpus dantesco meno che nel Detto, ma gli esempi più numerosi appartengono al Purgatorio e al Paradiso, in evidente correlazione con alcuni [...] e 30, XXII 30, XXVI 95 (in qualche codice il vocabolo, per effetto di rima, è ripetuto anche al v. 99), XXXI 55.
Nel Paradiso la prontezza dei beati ad appagare D. deriva da un più profondo sentimento di carità (Pd III 44 La nostra carità non serra ...
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(dal gr. ἀμβλύς "ottuso" e ὄρνις "uccello"). -Nome di un genere (Amblyornis Ell.), in cui si comprendono alcuni Uccelli del Paradiso della Nuova Guinea, che hanno speciali costumi nel fabbricare il nido [...] (v. paradisee) ...
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grifone
Piero Camporesi
Animale favoloso, biforme (un leone con testa e ali di aquila), che D. immagina al timone del carro nella processione nel Paradiso terrestre (Pg XXIX 108, XXX 8, XXXI 80-81 [la [...] fiera / ch'è sola una persona in due nature], 113, 120 e 122 [la doppia fiera]; XXXII 26, 43, 89 e 96 [la biforme fiera]). Tutti i commentatori, antichi e moderni, sono concordi nel riconoscere nel g. ...
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superillustrans
Da superillustro, forma attestata nel latino bassomedievale; ricorre una sola volta, nella terzina di Osanna con cui si apre il c. VII del Paradiso: Osanna sanctus Deus sabaòth, / superillustrans [...] claritate tua / felices ignes horum malacòth! (v. 2).
Nella tradizione dionisiana è presente il tema della ‛ luce ' come attributo divino; il termine greco usato è ὑπέρφωτος, reso in latino con superlumen ...
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Eguale (Equale, Iguale e Iguali al masch. sing.)
Giovanni Aquilecchia
L'aggettivo ricorre tredici volte nell'opera di D. (tre nel Purgatorio, tre nel Paradiso, sette nella prosa del Convivio), e una [...] volta nel Fiore: in prevalenza (nove volte) nella forma ‛ igual(e) ' al singolare e ‛ iguali ' al plurale. Indica, comparativamente, uguaglianza quantitativa o modale; assolutamente, dinota assenza di ...
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processo
Alessandro Niccoli
È vocabolo dotto, peculiare del lessico dottrinale, come comprova la sua presenza nel Convivio (17 volte) e in tre passi del Paradiso.
Nella sua accezione fondamentale indica [...] il modo con cui un essere si sviluppa o un fenomeno si svolge: Cv III XII 8 Iddio tutte le cose vivifica in bontade, e se alcuna n'è rea, non è de la divina intenzione, ma conviene quello per accidente ...
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sbandire
Lucia Onder
" Mettere al bando ", " esiliare ": è detto della natura umana che qual fu creata, fu sincera e buona, ma poi fu... sbandita / di paradiso, però che si torse / da via di verità [...] e da sua vita (Pd VII 37). Compare anche in Fiore XCII 14 Mastro Guiglielmo, il buon di Sant'Amore, / feci di Francia metter in divieto / e sbandir del reame a gran romore ...
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Titolo di alcune produzioni cinematografiche.
Film (1943; trad. it. Il cielo può attendere, 1949) del regista tedesco E. Lubitsch (1892-1947).
Film (1978; trad. it Il paradiso può attendere, 1979) scritto, [...] diretto, con B. Henry, e interpretato da W. Beatty, che sviluppa il tema canonico della reincarnazione del morto in un corpo diverso ...
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paradiso1
paradiṡo1 agg. [dal sost. seguente]. – 1. ant. o letter., raro. Che è proprio del paradiso celeste, così com’esso è tradizionalmente raffigurato; o che è degno del paradiso terrestre. 2. In agraria, attributo di alcune varietà di...
paradiso2
paradiṡo2 s. m. [dal lat. paradisus (che solo nel lat. tardo, della Chiesa, acquista le accezioni rimaste poi tradizionali), e questo dal gr. παράδεισος «giardino, parco», voce d’origine iranica: cfr. avestico pairidaēza- «recinto...