Purgatorio
Marcello Aurigemma
La struttura topografica, morale, narrativa del P. (termine che compare due volte nell'opera dantesca, in Pg VII 39 là dove purgatorio ha dritto inizio, e IX 49 Tu se' [...] hanno peccato per eccessivo amore verso i beni terreni; il terzo al momento del transito dal P. vero e proprio al Paradiso terrestre. Logicamente i sogni sono legati a soste notturne, a lor volta derivate da una legge generale che impedisce il salire ...
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cielo
Andrea Mariani
Ideale Capasso - Giorgio Tabarroni **
. Termine dalle moltissime occorrenze, compare nell'opera dantesca 349 volte (e 2 nel Fiore). Più spesso è usato nel Convivio, ma anche nelle [...] Pg XX 69 ripinse al ciel Tommaso è un crudo ed efficace eufemismo per " fece uccidere Tommaso ", ma anche qui implicitamente il c. è il paradiso.
Altri esempi: Vn III 7, XIX 7 e 17, XXIII 25, XXVI 2, XXXI 9, XXXIII 8, XXXIV 7 e 11, Rime LXXXVII 4, CV ...
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perdonare
Alessandro Niccoli
La metà esatta delle occorrenze appartengono al Purgatorio, in evidente connessione con il motivo poetico e il registro concettuale dominanti nella seconda cantica: lo confermano [...] l'assenza di qualsiasi esempio nel Paradiso e il fatto che nell'unica attestazione dell'Inferno il verbo sia usato con un'accezione particolare, lontana da quelle più consuete e correnti.
Come nell'italiano moderno, esprime la considerazione umana e ...
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ṣirā´ṭ Nell’escatologia musulmana, il ponte, sottile come un capello, teso sull’inferno e sul quale debbono passare le anime dopo la morte. I malvagi precipitano nell’abisso infernale, mentre gli eletti, [...] dopo averlo superato, salgono in paradiso. ...
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Giove (Iove)
Giorgio Padoan
Emmanuel Poulle
Marcello Aurigemma
Il dio Zeus (che i Latini identificarono con il loro G.), figlio di Crono (identificato dai Latini con Saturno) e di Rea, è la somma divinità [...] fervorem " (Quadripartitum I IV).
Cielo di Giove. - D. colloca il cielo in cui ruota il pianeta di G. come sesto nel Paradiso (dopo Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte). Appunto da Marte D. ascende al pianeta di G., avvedendosi di ciò in quanto, dopo ...
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NERLI, Filippo de’
Vanna Arrighi
NERLI, Filippo de’. – Nacque a Firenze il 9 marzo 1486 da Benedetto di Jacopo e da Cassandra di Francesco Martelli.
I Nerli – citati da Dante nel canto XVI del Paradiso [...] come esempio di modestia e sobrietà nonostante la loro ricchezza e potenza – avevano antichissime origini signorili, tanto che la famiglia fu colpita dagli Ordinamenti di giustizia del 1282 come magnatizia. ...
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trino
Dal latino trinus, vale " triplice " (la forma latina più nota è trini, concorrente di terni, aggettivo numerale distributivo; cfr. Papia Vocabulista: " trinus, cui tria competunt; trini, terni [...] "). Nella forma volgare è usato solo nel Paradiso, in genere a indicare che in Dio, sull'unità dell'essenza o della natura o della ‛ deità ', si salda la trinità delle persone o relazioni sussistenti.
Così in XV 47 Cacciaguida ringrazia Dio ( ...
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MARANGONI, Luigi
Nato a Venezia il 10 marzo 1872. Proto della Basilica di San Marco in Venezia, ha diretto i lavori di consolidamento dell'angolo nord-ovest della facciata detto di Sant'Alipio, delle [...] vòlte del Paradiso e dell'Apocalisse e tutti i restauri compiuti nella basilica nell'ultimo trentennio. Nel 1910 fu consulente del governo ottomano per uno studio sulle condizioni di stabilità della chiesa di S. Sofia a Costantinopoli. Nel 1932 ...
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Luna
Emmanuel Poulle
Marcello Aurigemma
La l., secondo il sistema astronomico di Tolomeo, è il primo pianeta. Per gli astronomi medievali essa è oggetto di trattazione non diversa da quella di tutti [...] in onore di R. Renier, Torino 1912, 197-213; B. Giuliano, I principi formali e le intelligenze angeliche nel c. II del Paradiso, in " Giorn. d. " XXV (1922) 97-109; V.G. Gualtieri, Il " diverso volto " de' corpi celesti, in Poesia e poeti, Firenze ...
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viola (viuola)
Bruno Bernabei
Indica il fiore, in Pg XXXII 58 men che di rose e più che di vïole / colore aprendo, s'innovò la pianta: rinnovandosi al contatto col carro divino, l'albero simbolico del [...] Paradiso terrestre schiude dalla propria corteccia fiori primaverili di tono medio, fra il rosa e e il v.: " un colore meno acceso di quello delle rose e più vivace che la tinta delle viole ", Sapegno.
In tale rappresentazione, a giudizio di quasi ...
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paradiso1
paradiṡo1 agg. [dal sost. seguente]. – 1. ant. o letter., raro. Che è proprio del paradiso celeste, così com’esso è tradizionalmente raffigurato; o che è degno del paradiso terrestre. 2. In agraria, attributo di alcune varietà di...
paradiso2
paradiṡo2 s. m. [dal lat. paradisus (che solo nel lat. tardo, della Chiesa, acquista le accezioni rimaste poi tradizionali), e questo dal gr. παράδεισος «giardino, parco», voce d’origine iranica: cfr. avestico pairidaēza- «recinto...