Loewenthal, Elena. – Scrittrice e traduttrice italiana (n. Torino 1960). Ha tradotto e curato molti testi della tradizione ebraica e d'Israele, attività che le sono valse nel 1999 un premio speciale da [...] del Ministero dei Beni Culturali. Tra i suoi numerosi saggi si ricordano: Gli ebrei questi sconosciuti (1996), Un'aringa in Paradiso. Enciclopedia della risata ebraica (1997), L'ebraismo spiegato ai miei figli (2002), Scrivere di sé (2007) e Miti ...
Leggi Tutto
Sceneggiatore italiano (Salerno 1920 - Roma 2008). Fautore di un cinema d'impegno civile e politico, si è segnalato per le sue collaborazioni con Lizzani (Achtung, banditi!, 1951), Bolognini (Metello, [...] con Petri (A ciascuno il suo, 1967; Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, 1970; La classe operaia va in paradiso, 1971), con V. De Sica (Il giardino dei Finzi Contini, 1970). È autore anche di romanzi (Le soldatesse, 1956) e libri di ...
Leggi Tutto
Letterato francese, nato il 22 giugno 1738 a Aigueperse (Alvernia) e morto il 1° maggio 1813 a Parigi. Docente di poesia latina al Collège de France, assurse a rapida fama con la traduzione delle Georgiche [...] supremo, un Dithyrambe sur l'immortalité de l'âme (1794): ma poco dopo lasciò la Francia. Durante l'esilio tradusse il Paradiso perduto di Milton, e compose il poema La Pitié. Richiamato nel 1802 dal Consolato, riebbe la cattedra di poesia latina al ...
Leggi Tutto
VIZI e VIRTÙ
J. Baschet
I v. e le virtù sono categorie essenziali nelle rappresentazioni cristiane. Definiscono uno sguardo completo sulla realtà terrena e si inscrivono necessariamente all'interno [...] momento che l'uomo è giudicato da Dio in funzione dei suoi peccati e delle sue virtù, ricevendo la ricompensa del paradiso o il castigo dell'inferno (Mt. 25, 35-36; v. Inferno).
L'alternativa fondamentale salvezza/dannazione dominò la diffusione del ...
Leggi Tutto
Pittore (Castelfranco Veneto 1557 circa - Venezia 1641). Formatosi a Venezia (1575-83), fu influenzato da Palma il Giovane, Paolo Veronese e i Bassano (Cena in Emmaus, Castelfranco Veneto, duomo; Predicazione [...] l'altro, anche in Boemia, a Innsbruck (1606, Adorazione dei Magi, chiesa dei Cappuccini) e di nuovo in Italia (Paradiso, 1606, Borgo San Sepolcro, chiesa dei Cappuccini; decorazioni del palazzo del card. S. Borghese a Roma; Evangelisti, Dottori della ...
Leggi Tutto
TOMASI, Giuseppe, duca di Palma, principe di Lampedusa
Nunzio Zago
TOMASI, Giuseppe, duca di Palma, principe di Lampedusa.̶ – Nacque a Palermo il 23 dicembre 1896 da Giulio Maria, duca di Palma e principe [...] di Lampedusa e da Beatrice Mastrogiovanni Tasca Filangeri di Cutò.
Della sua infanzia parlò come di un «Paradiso Terrestre e perduto» (Ricordi d’infanzia, in Opere, a cura di N. Polo, 1995, p. 338), il cui scenario spaziava fra l’amatissima dimora ...
Leggi Tutto
Zacchetti, Corrado
Enzo Esposito
Letterato e critico (Treviso 1871; morto verso il 1940), poeta e traduttore. Come critico si occupò ripetutamente di Dante. Le prime prove sull'argomento portano la [...] dantesche, Roma 1899): si tratta di sette chiose alla Commedia, intitolate: Un'apparente contraddizione (nella condizione di D. nel Paradiso la ragione della domanda di Virgilio in If I 76 ss.), La bufera infernale (la bufera dei lussuriosi si tace ...
Leggi Tutto
Scrittore polacco (Varsavia 1919 - Cracovia 2003). Espresse con severo realismo le esperienze della guerra e dell'occupazione sofferte dalla sua generazione (Polska jesień "Autunno polacco", 1955). Scrisse [...] 1962), romanzi (Ikar "Icaro", 1966; Wyspa "L'isola", 1968), libri di viaggio (Do raju i z powrotem "In paradiso e ritorno", 1964), saggi (Przed nieznanym tribunałem "Di fronte a un tribunale sconosciuto", 1975) e sceneggiature cinematografiche. Altre ...
Leggi Tutto
terzina
Ignazio Baldelli
1. D., come ben si sa, è innovatore, dal di dentro, di schemi metrici ereditati dalla tradizione anteriore: basti pensare alle novità della sestina dantesca, rispetto al modello [...] non terminano se stessi o parte intera di sé col metro. Le eccezioni sono ripartite così: 101 all'Inferno, 63 al Purgatorio, 44 al Paradiso. I periodi di una terzina sono 2152; di due terzine 774; di tre 174; di quattro 36; di cinque 11; di sei 5, di ...
Leggi Tutto
Pittore (Venezia 1518/1519 - ivi 1594), dovette il soprannome alla professione di tintore esercitata dal padre. Uno dei massimi innovatori del Rinascimento veneziano, fin dalle sue prime opere si nota [...] 'orto in S. Stefano (1580 circa). Gli ultimi lavori del vecchio T. non furono di minore impegno: basti pensare all'immenso Paradiso nella sala del Maggior consiglio in Palazzo Ducale (bozzetto al Louvre), cui il maestro pose mano nel 1588, e le tele ...
Leggi Tutto
paradiso1
paradiṡo1 agg. [dal sost. seguente]. – 1. ant. o letter., raro. Che è proprio del paradiso celeste, così com’esso è tradizionalmente raffigurato; o che è degno del paradiso terrestre. 2. In agraria, attributo di alcune varietà di...
paradiso2
paradiṡo2 s. m. [dal lat. paradisus (che solo nel lat. tardo, della Chiesa, acquista le accezioni rimaste poi tradizionali), e questo dal gr. παράδεισος «giardino, parco», voce d’origine iranica: cfr. avestico pairidaēza- «recinto...