testa
Luigi Blasucci
Parola adoperata in tutte le opere di D., ma con frequenza notevolmente più alta nella Commedia (40 volte su 50 occorrenze complessive, incluse le 5 del Fiore), legandosi in particolare [...] supplizi: ciò che spiega la diversa distribuzione di t. nelle varie cantiche (22 volte nell'Inferno, 13 nel Purgatorio, 5 nel Paradiso). Non si registra mai nel Detto.
In senso fisico e letterale: Vn XXIII 8 pareami che donne la covrissero, cioè la ...
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visibile
Riccardo Ambrosini
Dell'aggettivo v. - usato, ad es. da Guittone d'Arezzo Con più m'allungo 6 " me par visibil ch'eo con ella sia ", e 11 " visibel mi par e incarnat'ella ", in un sintagma [...] (due volte), 10 (due volte; le restanti in II XIII 4 e XIV 1); nella Commedia, 2 volte nel Purgatorio e 3 nel Paradiso. Esso indica tutto ciò che è in potenza rispetto alla capacità di vedere in atto, sia del corpo sensibile che della mente (le cose ...
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Bezzola, Reto R
Luciana Martinelli
, Filologo romanzo e studioso di letteratura italiana e francese (nato a Celerina, Svizzera, nel 1898); professore di lingua e letteratura italiana e francese nell' [...] del saggio Dante - Petrarca - Boccaccio, in Autori vari, Das Trecento, Zurigo 1960; e la lettura del canto XXVIII del Paradiso, in Letture dantesche, a cura di G. Getto (Firenze 1964), dove è vista concretarsi la ricerca dantesca della libertà dell ...
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risalire
Fernando Salsano
In rapporto con una precedente discesa, vale " tornare verso l'alto ". Cfr. Pd I 50 sì come secondo raggio suole / uscir del primo e risalire in suso; il raggio riflesso ripete [...] attestazione corrisponde quella metafisica di X 87 quella scala / u' santa risalir nessun discende: la visione del Paradiso s'imprime talmente nella coscienza da salvaguardarla dalla perdizione (" il preambolo di S. Tommaso si chiude con un ...
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Giuseppe (Giuseppo), santo
Angelo Penna
Nella tenzone con Forese Donati (Rime LXXVII 11) si parla di Giuseppo, sposo di Maria, per rilevare che questi non era padre, nel vero senso della parola, di [...] dato da Maria, non da G.; per un lettore moderno è strana l'assenza del nome di G. fra i molti santi incontrati nel Paradiso o comunque ricordati nelle diverse opere dantesche; essa si spiega con il fatto che il culto di G. in Occidente si diffuse in ...
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Produttore cinematografico italiano (Torino 1924 - Montecarlo 1992). Dedicatosi dapprima ai documentarî, passò nel 1953 ai lungometraggi, realizzando poi con la sua casa di produzione, la Vides, numerose [...] di P. Germi, 1961; Salvatore Giuliano di F. Rosi, 1962; Vaghe stelle dell'Orsa di L. Visconti, 1965; La Cina è vicina di M. Bellocchio, 1967; Amarcord di F. Fellini, 1973; Ratataplan di M. Nichetti, 1979; Nuovo cinema paradiso di G. Tornatore, 1988. ...
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Letterato (Valvasone 1523 - Mantova 1593), appartenente a un ramo dei conti di Cucagna. Trascorse tutta la vita nella cura del suo feudo, e solo nel 1592 passò alla corte del duca di Mantova. È il maggiore [...] , tra l'altro, una traduzione della Tebaide di Stazio (1570), il poemetto Le lagrime di S. Maria Maddalena (1586), il poema Angeleida in 3 canti di ottave (1590), d'ispirazione tassesca, e che forse ebbe inflenza sul Paradiso perduto di Milton. ...
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GIORDANO da Pisa (Giordano da Rivalto)
Carlo Delcorno
Le notizie più attendibili relative alla biografia di G., detto anche, in testimonianze risalenti a non prima del XVI secolo, Giordano da Rivalto, [...] Michele e la sua schiera. Il corso è costruito con abili simmetrie. Nella lezione del 1° aprile si tratta dei tre paradisi: quello terrestre, dove fu creato l'uomo; quello celeste ove furono creati gli angeli; e quello indicato come visione di Dio ...
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creazione
Freya Anceschi
Attilio Mellone
Ha due soli esempi, nel senso proprio di " atto del creare e dell'essere creato ", nel secondo trattato del Convivio: V 6 questi tre ordini fanno la prima gerarchia: [...] anime umane (Cv IV XXI 5, Pg XXV 70-72, Pd VII 76-77 e 142-143) e gli effetti prodotti all'inizio, cioè, secondo il Paradiso, gli angeli, i nove cieli mobili e la pura potenza (XXIX 22-45, riferito a VII 130-138). Quest'ultima è la materia non ancora ...
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Valletta dei principi
Silvio Pasquazi
La parte inferiore della montagna del Purgatorio, dopo un primo e un secondo ripiano, o cinghio, verso sinistra face di sé grembo (Pg VII 68), e forma una cavità, [...] .
Di questi due angeli D. non dice che emettessero splendore, al contrario di tutti i loro congeneri del Purgatorio e del Paradiso; li riveste con il colore che è simbolo della speranza; li arma di spade che essendo spuntate rappresentano una forza ...
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paradiso1
paradiṡo1 agg. [dal sost. seguente]. – 1. ant. o letter., raro. Che è proprio del paradiso celeste, così com’esso è tradizionalmente raffigurato; o che è degno del paradiso terrestre. 2. In agraria, attributo di alcune varietà di...
paradiso2
paradiṡo2 s. m. [dal lat. paradisus (che solo nel lat. tardo, della Chiesa, acquista le accezioni rimaste poi tradizionali), e questo dal gr. παράδεισος «giardino, parco», voce d’origine iranica: cfr. avestico pairidaēza- «recinto...