Verseggiatore cortigiano, nacque a Firenze nel 1452 e fu nella sua giovinezza fra i protetti e gli amici del magnifico Lorenzo. Lasciata la patria dopo il 1480, fece un breve soggiorno presso il marchese [...] e Beatrice.
Bibl.: E. Verga, Saggio di studi su B. B. poeta cortigiano di Lodovico il Moro, Milano 1892; E. Solmi, La festa del Paradiso di Leonardo da Vinci e B. B., in Arch. stor. lomb., s. 4ª, I (1904); M. Pesenti Villa, La letteratura [alla corte ...
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IVINSKIS, Laurynas
Giuseppe Salvatori
Scrittore lituano, nato nel 1811, morto nel 1881. È uno dei pionieri della rinascita letteraria in Lituania. La sua fama è legata soprattutto alla pubblicazione [...] uscì, fino al 1870, in caratteri russi, essendo i primi proibiti. Ad I. si devono altre opere minori, quali la traduzione delle Notti di Young e di parte del Paradiso perduto di Milton, nonché un dizionario lituano-polacco, rimasto però incompleto. ...
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ROLLI, Paolo Antonio
Carlo Caruso
– Nacque a Roma il 13 giugno 1687 dall’architetto borgognone Philippe Roleau (Filippo Rolli) e da Marta Arnaldi, originaria di Todi. Ebbe due fratelli, Domenico (morto [...] al fianco del consorte Giorgio II, lo nominò istitutore dei propri figli e lo indusse a condurre a termine la traduzione del Paradiso perduto di John Milton, iniziata poco dopo l’arrivo a Londra. I primi sei libri apparvero con dedica al cardinal de ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei primi secoli dell’alto Medioevo la prosa sacra si era limitata quasi esclusivamente alla produzione [...] non è permesso all’uomo pronunciare. Giovanni, sguardo indagatore della più intima verità, al di sopra di ogni cielo, nel paradiso dei paradisi, cioè nella causa di tutte le cose, ha udito il Verbo unico e solo, attraverso il quale sono state fatte ...
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salire [salavam, ind. imperf. I plur.: cfr. Petrocchi, Introduzione 429-430;. sarria, cond. pres. III singol., per sincope e assimilazione da ‛ saliria ': cfr. Petrocchi, ad l.; saglia, cong. pres. III [...] sottolinea l'idea del movimento, e nello stesso tempo fa riferimento alla meta del s., che è prima, in cima alla montagna, il Paradiso terrestre, e poi l'Empireo); Pd XVIII 104 e XXI 9; Detto 423 Se sai giucar di lancia / prendila... / e corri e sali ...
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porta
Domenico Consoli
I. In senso proprio per " porta di una città " in Pd XI 47 Porta Sole (in Perugia); XVI 94 Sovra la porta ch'al presente è carca / di nova fellonia: " haec fuit antiqua porta [...] c. di G. Contini, Roma 1941, 53-55). Del resto, lo stesso D. usa l'espressione ‛ coeli ianua ' in un noto verso del Paradiso (XV 30): sicut tibi cui / bis unquam coeli ianua reclusa?
Molto più generico, ma sempre con riferimento alle p. celesti, è il ...
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ridere [la forma ridia, ind. imperf. III singol., è adoperata in Fiore CXLI 5]
Emilio Pasquini
Il verbo è di largo impiego nella Commedia (ma escluso, non casualmente, dalla prima cantica) e inoltre [...] richiamata dagli esegeti per il disïato riso di If V 133 o per le diverse rappresentazioni di Beatrice nel Paradiso.
Nel valore intransitivo più consueto (a volte con particella pronominale pleonastica o col pronome dativo), " atteggiare la bocca a ...
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Pistoia
Giancarlo Savino
La città toscana, e gli avvenimenti dei primi anni del secolo XIV che la riguardano, fanno riscontro nella Commedia con l'episodio di Vanni Fucci (If XXIV 97-151 e XXV 1-15), [...] una bocca all'altra.
Comunque, il culto di D. in P. conta attestazioni remote come i versi dell'Inferno e del Paradiso trascritti sulla coperta di un libro d'imbreviature di ser Ugolino Landi da città di Castello, cancelliere del comune di P. intorno ...
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Becelli, Giulio Cesare
Aurelia Accame Bobbio
Lo scrittore veronese (1686 - 1750) nel trattato Della novella poesia (1732), esaminando gli aspetti per cui la poesia moderna si differenzia da quelle classiche, [...] aggiunge che la grandezza tipica di D. come poeta del divino cristiano consiste nel riuscire a rappresentare, specialmente nel Paradiso, " ciò di cui nelle menti umane alcuna idea (sensibile) non alberga ": D. dunque poeta dell'ineffabile. Perciò, se ...
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Liri-Garigliano
Adolfo Cecilia
Fiume che per 120 Km ha il nome di L. e negli ultimi 38 Km prende il nome di G.; nasce dai Monti Simbruini e sfocia nel golfo di Gaeta a sud-sudest di Minturno. Il suo [...] dell'acqua bagnavano la terra "; nel commento al passo del Paradiso, invece, riconosce che Verde e Tronto " son fiumi in pur se a prima vista può apparire giusto, nel passo del Paradiso, circoscrivere il Regno, oltreché con le tre città, con due ...
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paradiso1
paradiṡo1 agg. [dal sost. seguente]. – 1. ant. o letter., raro. Che è proprio del paradiso celeste, così com’esso è tradizionalmente raffigurato; o che è degno del paradiso terrestre. 2. In agraria, attributo di alcune varietà di...
paradiso2
paradiṡo2 s. m. [dal lat. paradisus (che solo nel lat. tardo, della Chiesa, acquista le accezioni rimaste poi tradizionali), e questo dal gr. παράδεισος «giardino, parco», voce d’origine iranica: cfr. avestico pairidaēza- «recinto...