Tipografo (sec. 15º), nato a Mandello, lavorò a Venezia. Iniziò l'attività col Trattato di pazienza di D. Cavalca (1º sett. 1488) e proseguì almeno sino al 1504. Dette libri con belle figurazioni silografiche: [...] Trebisonda istoriata (1492); Scala del Paradiso di Giovanni Climaco (1492); Arte militare del Cornazzano. Sino all'anno 1500 dette più di 50 edizioni. ...
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ENRICO da Susa, detto l'Ostiense (Hostiensis, Henricus de Segusio o Segusio)
Kenneth Pennington
E., che fu il canonista più importante e brillante del secolo XIII, nacque a Susa (od. prov. di Torino) [...] e canonico (p. 152). E., tuttavia, scrisse soltanto opere giuridiche, ed infatti rappresentò per Dante la tradizione decretalista (Paradiso, XII, 82-85).
E. studiò legge a Bologna dove, secondo la sua testimonianza, furono suoi maestri nel diritto ...
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Regista, sceneggiatore e attore cinematografico italiano (n. Prato 1962). Esordì sul grande schermo come attore nel film di P. Avati, Una gita scolastica (1983), per poi proseguire la carriera come sceneggiatore [...] accanto a F. Nuti con Tutta colpa del paradiso (1985) e Caruso Paskoski di padre polacco (1988). All’attività di sceneggiatore ha poi affiancato quella di regista, tra i suoi film: Marameo (1987), Per amore solo per amore (1993), Manuale d’amore ( ...
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Scrittore italiano (Milano 1918 - ivi 1999). Esponente di quella narrativa cattolica che in Italia conobbe scarsa fortuna, ha messo in mostra nei suoi romanzi (In Australia con mio nonno, 1947; Il diavolo [...] in seminario, 1955; Il velocifero, 1963; Orfeo in Paradiso, 1967; Volete andarvene anche voi? Una vita di Cristo, 1969; Non sparate sui narcisi, 1971; Come se, 1973; Il mandragolo, 1979; Il cuore dell'inverno, 1992) e nei racconti (Misteri gaudiosi, ...
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Trisavolo (sec. 12º) di Dante Alighieri e capostipite della famiglia che prende nome da suo figlio (e bisnonno di Dante) Alighiero I. L'esistenza storica di C. è provata da un documento del 1189. Dante, [...] nei canti XV, XVI, XVII del Paradiso, ne fa il rappresentante e il rievocatore dello spirito austero e nobile dei cittadini della Firenze di un secolo e mezzo prima, e narra che C., postosi al seguito dell'imperatore Corrado (secondo alcuni ...
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Alpinista e studioso di montagna italiano (n. 1849 - m. 1927), fece parte di quel gruppo di alpinisti torinesi che intorno a Quintino Sella costituirono il primo nucleo del Club alpino italiano. Numerose [...] le sue prime ascensioni assolute soprattutto nel gruppo del Gran Paradiso (Punta di Ceresole, Testa di Money, Roccia Viva); autore, insieme a L. Vaccarone, di una Guida delle Alpi Occidentali (1889). ...
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Poeta spagnolo (sec. 14º-15º), figlio di un mercante di gioie genovese. È considerato il primo imitatore di Dante; il Dezyr de las siete virtudes, che figura nel Cancionero de Baena, riunisce infatti passi [...] imitati o quasi tradotti del Purgatorio e del Paradiso, in endecasillabi, e rappresenta il primo tentativo di adattare il metro italiano alla poesia castigliana. In altre sue composizioni, come nella Visión de los siete planetas, riprende l'allegoria ...
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Pseudonimo dello scrittore italiano Umberto Bottone (Schiavi d'Abruzzo 1888 - ivi 1965). Partecipò al movimento futurista, ma la sua ispirazione più intima rimase crepuscolare. Aderì al fascismo in posizione [...] di rilievo. Ha pubblicato varî libri di versi (Baionette, 1915; Cosmopolite, 1920; Il paradiso della mia tristezza, 1927; Ofelia d'Alba, 1934; ecc., riuniti più tardi in Poesie, 1961), novelle (Capelli sul cuscino, 1921, ecc.), romanzi, aforismi, ecc ...
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Pittore e scrittore d'arte (Napoli 1797 - ivi 1874). Allievo di C. Angelini a Napoli e di V. Camuccini a Roma, fu tipico pittore accademico, autore di quadri storici e mitologici e di pale e affreschi [...] in chiese di Napoli (Visione apocalittica del Paradiso, 1847-52, Napoli, chiesa dei Gerolomini). Il figlio Alfonso (Napoli 1845 - ivi 1920), architetto, fu autore, tra l'altro, del palazzo della Borsa. Il nipote Camillo (n. Napoli 1889 - m. 1960) ...
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Pittore, acquafortista e architetto (Modena 1540 circa - Roma 1618). Eseguì lavori, col fratello Gaspare (Modena 1550 circa - Roma 1622) in Vaticano, in S. Maria Maggiore, in S. Giovanni in Laterano e [...] nel palazzo del Quirinale. A Modena costruì le chiese di S. Maria del Paradiso (1596) e S. Maria della Trinità. Eseguì anche varie incisioni e disegni per illustrazioni di opere architettoniche e cosmografiche; come pittore subì l'influsso di C. ...
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paradiso1
paradiṡo1 agg. [dal sost. seguente]. – 1. ant. o letter., raro. Che è proprio del paradiso celeste, così com’esso è tradizionalmente raffigurato; o che è degno del paradiso terrestre. 2. In agraria, attributo di alcune varietà di...
paradiso2
paradiṡo2 s. m. [dal lat. paradisus (che solo nel lat. tardo, della Chiesa, acquista le accezioni rimaste poi tradizionali), e questo dal gr. παράδεισος «giardino, parco», voce d’origine iranica: cfr. avestico pairidaēza- «recinto...