GALANTI, Carmine
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Cossignano, nel Piceno, il 16 luglio 1821 da Giuseppe, ingegnere, e da Teresa Muzzi di Ripatransone, i quali ebbero altri cinque figli, fra [...] su Beatrice quale "simbolo della rivelazione", su Medusa intesa come "demone della disperazione", e su "la bella figlia" (Paradiso, XXVII, 137) da lui identificata nella maga Circe. Molte delle sue tesi sulle allegorie dantesche saranno accolte da L ...
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Poeta inglese (Londra 1608 - ivi 1674). Il padre John (m. 1647), un notaio che aveva avuto aspirazioni artistiche e tendenza per la musica (compose salmi, mottetti, madrigali), gli fece studiare le lingue [...] poter distruggere i nemici della patria) trova riscontro nella solennità del blank verse che egli usò con grande sapienza. Come il Paradise Lost (dove la figura di Satana esprime l'energia eroica in cui M. fortemente credeva) è il punto d'arrivo dei ...
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MANFREDI, Eustachio
Ugo Baldini
Nacque a Bologna il 20 sett. 1674, da Alfonso, notaio, originario di Lugo, e Anna Maria Fiorini. Prima di lui era nata Maddalena (1673-1744); vennero poi Teresa (1679-1767), [...] : cfr. G. Porisini, Il Cajo Ostilio e il suo poeta, Faenza 1934). Fornì i canti II e III alla cantica collettiva Il paradiso, per la monacazione di Maria Valeria Teresa Orsi (Bologna 1698); i canti passarono nelle Rime del M. (ibid. 1713) anche se ...
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LANDINO (Landini), Cristoforo
Simona Foà
Nacque a Firenze l'8 febbr. 1425 (1424 secondo lo stile fiorentino: tale data è spesso indicata come quella della nascita del L.) da Bartolomeo, originario di [...] vidi a Roma ne' tempi d'Eugenio quarto un vaso d'alabastro nel quale la candela risplendea più che in sottilissima lanterna" (Paradiso, XV, vv. 13-24, rr. 20-22, p. 1775 dell'edizione curata da P. Procaccioli).
Gli anni Cinquanta del XV secolo furono ...
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COZZANI, Ettore
Marcello Carlino
Nacque a La Spezia il 3 genn. 1884 da Leonardo e Valdemira Ricco.
Compì gli studi nella città natale e poi a Pisa, dove frequentò i corsi universitari. Ebbe maestri [...] consunta e sforzata, qualche immagine di conio dantesco ed un maledettismo e un esotismo di maniera, con il protagonista che rinunciava al paradiso per una donna, e con i due amanti vegliati, ai piedi del letto, da una tigre superba. Il C. era, del ...
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PERI, Giovan Domenico
Pietro Giulio Riga
PERI, Giovan Domenico. – Nacque ad Arcidosso, presso Siena, nel 1564 da una famiglia di contadini; il padre si chiamava Bartolomeo, della madre, Margherita, [...] inediti e dedicati a esponenti della famiglia Medici (Lazzareschi, 1911, pp. 10-12, 94-132): l’Adamo cacciato dal Paradiso, in cinque atti e un prologo, imitazione del coevo Adamo (1613) di Giovan Battista Andreini; da un’altra sacra rappresentazione ...
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Ludovico Antonio Muratori nacque a Vignola, nel ducato di Modena, il 21 ottobre 1672. La sua preminente vocazione di storico (cui si devono opere decisive come la raccolta dei Rerum Italicarum Scriptores [...] linguaggio letterario settecentesco: dai rispettivi carteggi sappiamo, per es., che Muratori intervenne sul primo abbozzo (1717) del Paradiso perduto tradotto in Inghilterra da Paolo Rolli (e arrivato alla stampa solo nel 1729), rivide le traduzioni ...
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MANENTI, Giovanni
Dante Pattini
Nacque presumibilmente a Venezia verso la fine del XV secolo.
Si conosce poco circa le sue origini. "Cittadino veneziano" (cioè originario di Venezia), come si definì [...] illustra la giustizia esercitata attraverso le magistrature veneziane (Purgatorio del mondo); il terzo, infine, celebra il Paradiso della sala del Consiglio, simbolo della grandezza e della potenza di Venezia. Percorrendo le prigioni veneziane in ...
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POLETTI, Cordula
Alessandra Cenni
POLETTI, Cordula. – Penultima di quattro sorelle, nacque a Ravenna il 27 agosto 1885 da Francesco e da Rosina Donati, in una famiglia di artigiani di ceramiche, che [...] è alla tomba di Dante che Poletti dedicò il suo maggiore impegno critico: due memorabili Lecturae Dantis – Il XXXIII Canto del Paradiso letto nella sala di Dante in Ravenna […] il 9 maggio 1920 (Ravenna 1934) e Stazio nella Divina Commedia (Ravenna ...
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LILIO, Zaccaria
Giorgio Ravegnani
Nacque a Vicenza verosimilmente nella prima metà del XV secolo (verso il 1498 era ormai anziano) e appartenne al casato dei Lilii, in seguito noti come Zilio o de' [...] alla quale lavorò prima di morire.
Lo scritto, di natura teologica e cosmografica allo stesso tempo, singolare per l'imitazione del Paradiso di Dante Alighieri, fu suddiviso dall'autore in tre libri; di questi, i primi due, Deuno Deo colendo e De ...
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paradiso1
paradiṡo1 agg. [dal sost. seguente]. – 1. ant. o letter., raro. Che è proprio del paradiso celeste, così com’esso è tradizionalmente raffigurato; o che è degno del paradiso terrestre. 2. In agraria, attributo di alcune varietà di...
paradiso2
paradiṡo2 s. m. [dal lat. paradisus (che solo nel lat. tardo, della Chiesa, acquista le accezioni rimaste poi tradizionali), e questo dal gr. παράδεισος «giardino, parco», voce d’origine iranica: cfr. avestico pairidaēza- «recinto...