LUDOVICO (Ludovico Maria) Sforza, detto il Moro, duca di Milano
Gino Benzoni
Nacque a Milano, nel palazzo dell'Arengo, nel 1452 (e non nel 1451 come data Bernardino Corio), il 3 agosto (e non nel castello [...] attivo, fino al dicembre 1499, come ingegnere camerale, escogitatore di macchine, e anche scenografo per gli eventi di corte. Per la festa del Paradiso, offerta da L. in castello al nipote e alla sua sposa, il maestro mise in scena, per l'appunto, il ...
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DONATI, Corso
Sergio Raveggi
Nato verosimilmente a Firenze verso il 1250, figlio del cavaliere Simone e di Contessa (Tessa) di cui non si conosce il casato, il D. fu per più di venticinque anni uno [...] da essere ricordato da Dante, che contrappone la pia figura di Piccarda alla violenza senza scrupoli dei suoi familiari (Paradiso, IV, vv. 103-109). La seconda, Ravenna, diventò involontaria causa di una lunga e accesa querelle giudiziaria che fece ...
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ALBORNOZ, Gòmez
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Figlio di Alvaro Garcia, maggiordomo maggiore e consigliere (dal 1368) di Enrico, re di Castiglia, l'A. era nipote del cardinale Egidio, che lo ebbe accanto, in posizioni di grande [...] il governo della Chiesa a Bologna. Secondo Benvenuto da Imola, che riferisce l'episodio nel suo commento - a Dante (Paradiso, IV, 76), un contadino al quale i congiurati avevano affidato l'incarico di sopprimere il rettore, si rifiutò coraggiosamente ...
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ESTE, Alberto d'
Antonio Menniti Ippolito
Quinto di questo nome, nacque a Ferrara nel 1347 dal marchese Obizzo (III) signore di Ferrara e di Modena. Figlio naturale, fu poi legittimato; già nominato [...] del concilio del 1438-39. Niccolò III d'Este, in La Rinascita, II (1939), pp. 672 ss.; A. Lazzari, Il palazzo del Paradiso, in Id., Attraverso la storia di Ferrara. Profili e scorci, in Atti e mem. della Deput. provinc. ferrarese di storia patria, n ...
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BENIVIENI, Lorenzo
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze nel 1495 (0 1496) da Michele, figlio del medico e filosofo Antonio Benivieni il Vecchio. La sua educazione letteraria e la sua formazione spirituale [...] 'Accademia pubbliche letture di scrittori volgari, letture che iniziò Giovan Battista Gelli spiegando un luogo del Paradiso dantesco. Si continuava così quella tradizione savoriaroliana, e tendenzialmente antimedicea, che aveva avuto nel prozio del ...
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LUDOVICO III, re di Provenza, re d'Italia, imperatore
Mario Marrocchi
Nacque probabilmente ad Autun poco dopo l'882; era figlio del duca di Borgogna Bosone (cognato del re Carlo il Calvo), proclamatosi [...] nell'aldilà, dove dopo aver incontrato i suoi antenati all'inferno e in purgatorio, avrebbe trovato Lotario I e Ludovico II in paradiso: il primo gli presagì la morte imminente, il secondo gli indicò di trasmettere l'Impero a un figlio di sua figlia ...
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COSMO, Umberto
Albertina Vittoria
Proveniente da una famiglia di patrioti liberali, nacque a Vittorio Veneto (Treviso) il 5 giugno 1868 da Domenico e Angelina Cortuso. Dopo aver studiato nel seminario [...] , Vita di Dante, Bari 1930 (nuova ediz. a cura di B. Maier, Firenze 1965); L'ultima ascesa. Introduzione alla lettura del "Paradiso", Bari 1936 (nuova ediz. a cura di B. Maier, Firenze 1965); Con madonna Povertà. Studi francescani, Bari 1946; Guida a ...
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POMA, Carlo
Costanza Bertolotti
POMA, Carlo. – Nacque il 7 dicembre 1823 a Mantova da Leopoldo, giurista e consigliere del Regio tribunale di prima istanza, e da Anna Filippini, appartenente a una ricca [...] la religione a cui era stato educato. Che alla fine i due si trovassero d’accordo nel rifiuto di «un paradiso antropomorfitico o voluttuoso» (Martini, 1952, p. 310) conferma d’altra parte che l’interpretazione della religione cattolica nella quale ...
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CAMPAGNOLA, Luigi
Paolo Preto
Nacque a Verona verso la metà del secolo XVIII da famiglia dell'ordine civico, alquanto decaduta nel patrimonio; laureatosi in legge visse modestamente della sua attività [...] nelle sue affermazioni: affermava che il cattolicesimo era pieno di "superstizioni" e "inganni", che non esistevano né inferno né paradiso, che solo Rousseau era colui "che aveva svegliato la mente degli uomini", ed anzi in una conversazione con un ...
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DELLA SCALA, Bartolomeo
Gian Maria Varanini
Secondo signore di Verona, era figlio primogenito di Alberto e di Verde da Salizzole. Nacque al più tardi - ignoriamo la data esatta - durante il settimo [...] sì benigno riguardo, / che del dare e del chieder, tra voi due, / fia primo quel che, tra gli altri, è più tardo" (Paradiso, XVII, vv. 70-75). Che il "gran Lombardo", cui va il merito di aver saputo usare allo sbandito vate dell'idea imperiale "sì ...
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paradiso1
paradiṡo1 agg. [dal sost. seguente]. – 1. ant. o letter., raro. Che è proprio del paradiso celeste, così com’esso è tradizionalmente raffigurato; o che è degno del paradiso terrestre. 2. In agraria, attributo di alcune varietà di...
paradiso2
paradiṡo2 s. m. [dal lat. paradisus (che solo nel lat. tardo, della Chiesa, acquista le accezioni rimaste poi tradizionali), e questo dal gr. παράδεισος «giardino, parco», voce d’origine iranica: cfr. avestico pairidaēza- «recinto...