medicina Apparecchio che in caso di paralisi oppure di grave compromissione dei centri nervosi del respiro (poliomielite, stati tossici gravi), permette di mantenere a lungo e artificialmente, i movimenti [...] respiratori, esercitando sul torace e sull’addome del soggetto un’azione alterna e ritmica di compressione e di depressione. Il tipo più noto, detto comunemente polmone d’acciaio, è costituito da una camera ...
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Risonanza nasale della voce parlata, spesso per malformazione del palato o paralisi del velo palatino; è detta anche rinolalia aperta o iperrinofonia. ...
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Pratica fisioterapica che consiste nel sottoporre l’organismo, o parte di esso, a movimenti razionali. Comprende la massoterapia e la ginnastica medica, nonché gli esercizi ginnico-sportivi (nuoto, corsa, [...] sono passivi, attivi o con resistenza. La c. è indicata in affezioni muscolari e osteo-articolari (scoliosi), in paralisi periferiche, in malattie organiche e funzionali del sistema nervoso centrale, in malattie del ricambio (obesità, gotta, diabete ...
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Autismo
Salomon Resnik
Paola Bernabei
Il termine tedesco Autismus, dal greco αὐτός, "stesso", coniato dallo psichiatra svizzero E. Bleuler, designa, in senso generale, la patologia caratterizzata dalla [...] sono capaci, se pur minimamente, di giocare, ma l'attività ludica è ripetitiva e non coerente. Oltre alla 'paralisi ludica', o incapacità di giocare del bambino, che è una manifestazione tipica del pensiero autistico, un altro sintomo paradossale ...
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Inibizione
Vittorio Volterra
Inibizione (derivato dal latino inhibere, "trattenere, frenare") ha il significato generico di trattenere, ostacolare, limitare o proibire un processo o un'azione. In particolare [...] , la funzione bloccata, sono in grado di riattivarsi non appena viene a cessare lo stimolo: l'inibizione è transitoria, la paralisi è invece permanente. Di quale natura siano poi i processi chimico-fisici che determinano lo stato d'inibizione non è ...
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Segmento terminale degli arti superiori dell’uomo e, in anatomia comparata, l’analogo segmento degli arti di animali.
Anatomia
Anatomia comparata
Nel chiropterigio, modello scheletrico dell’arto dei Vertebrati [...] mielogena; la m. cadente (o m. da cardinale), flessa sull’avambraccio con le dita in atteggiamento di semiflessione, dovuta a paralisi dei muscoli estensori della mano, si riscontra nelle lesioni del nervo radiale; la m. di fachiro, con le dita in ...
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Coscienza
HHans Wagner
Donald O. Hebb
Carlo Loeb
di Hans Wagner, Donald O. Hebb, Carlo Loeb
COSCIENZA
Coscienza
di Hans Wagner
sommario: 1. Introduzione. 2. Le difficoltà specifiche della teoria della [...] una risposta efficace all'ambiente può quasi scomparire quando il livello di attivazione è molto alto: si tratta del caso della ‛paralisi da terrore' e altri stati relativi. Studi condotti su soldati in battaglia (v. Marshall, 1947) e su civili in ...
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Fisica
In ottica, punti c. in un dato sistema ottico, stigmatico, sono ogni coppia di punti, appartenenti uno allo spazio oggetti, l’altro allo spazio immagini, tali che tutti i raggi passanti per uno [...] nella relazione (involutoria) di coniugio.
Medicina
In neurologia, movimenti c. degli occhi, quelli, coordinati, di lateralità, di verticalità, di convergenza. Possono subire alterazioni in vari stati morbosi (paralisi, spasmi, dissociazioni). ...
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Anatomia
Nell’uomo, il segmento dell’arto superiore compreso tra la spalla e la regione del gomito. La sua forma, fondamentalmente cilindrica, presenta differenze in rapporto al sesso e all’età, per il [...] cancrena del segmento di arto a valle e la necessità dell’amputazione; la ferita di un nervo può causare, invece, paralisi o anestesia. Le lesioni traumatiche più caratteristiche dei muscoli sono la rottura e l’ernia, specie del bicipite. Traumatismi ...
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Disciplina, fondata da S. Freud, che ha per oggetto lo studio e il trattamento terapeutico di disturbi di tipo psicologico nel quadro di una teoria dinamica della psiche il cui concetto centrale è quello [...] agli esperimenti ipnotici come metodo terapeutico per l’isteria, avanzando l’ipotesi che i sintomi isterici (convulsioni, paralisi, difetti percettivi) avessero un significato; notò inoltre che tali sintomi cessavano non appena il paziente in stato ...
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paralisi
paràliṡi (ant. paraliṡìa, parlaṡìa, parleṡìa) s. f. [dal lat. paraly̆sis, gr. παράλυσις «allentamento, rilassamento», der. di παραλύω «sciogliere, rilassare», comp. di παρα- «para-2» e λύω «sciogliere»]. – 1. In medicina: a. La perdita...
paralizzare
paraliżżare v. tr. [dal fr. paralyser, der. di paralysie «paralisi»]. – 1. Determinare, per paralisi, la perdita della funzione muscolare e della motilità volontaria in uno o più distretti somatici: l’emiplegia gli aveva paralizzato...