FERRI, Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a San Benedetto Po, in provincia di Mantova, il 25 febbr. 1856 da Eraclio e da Colomba Amadei. Frequentò il liceo classico "Virgilio" di Mantova, dove ebbe come [...] ; Studi sullacriminalità ed altri saggi, Torino 1901; Guerra e lavoro, Milano 1902; Autobiografia, Milano 1903; Sfruttamento e parassitismo, Firenze 1904; I socialisti nazionali e il governo fascista, Roma 1923.
Fonti e Bibl.: Roma, Archivio centrale ...
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LEONE X, papa
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dic. 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Oltre agli insegnamenti del precettore Gregorio da Spoleto, [...] mezzo più rapido per rimpinguare di denaro fresco le sue casse, diede esca alle polemiche contro esosità e parassitismo dell'apparato amministrativo della Chiesa romana e contro la spregiudicatezza con cui usava accumulare e sperperare le ricchezze ...
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GARIBALDI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Nizza, allora capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime dell'Impero francese, il 4 luglio 1807. Era il terzo dei sei figli nati dal matrimonio [...] un universalismo laico e della sua coscienza critica, da una parte c'era il bene, dall'altra il male, da una parte il parassitismo e la corruzione, dall'altra il lavoro e lo sfruttamento: per questo il G. si sentiva più vicino a M. Bakunin (che nel ...
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parassitismo
s. m. [der. di parassita]. – 1. Tendenza a vivere e agire da parassita. In partic., il fenomeno della presenza, in una comunità o in un gruppo sociale, di individui o categorie o anche organismi, enti e sim., che, pur essendo...
parassitare
v. tr. e intr. [dal lat. parasitari, intr., «vivere da parassita»]. – 1. a. intr. (aus. avere), non com. Vivere facendo il parassita. b. tr., estens. Sfruttare qualcuno o qualcosa. 2. tr. In biologia, vivere come parassita a spese...