Poeta russo (Leningrado 1940 - New York 1996). Di famiglia ebrea, autodidatta, avendo lasciato la scuola a 15 anni, cominciò a pubblicare le sue poesie nel 1958. Processato per "parassitismo", subì un [...] periodo di reclusione (1964-65). Espulso dal suo paese nel 1972, ha vissuto negli USA, dove sono apparse tutte le sue raccolte di versi: Stichotvorenija i poemy ("Poesie e poemi", 1965); Ostanovka v pustyne ...
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Zoologo (Würzburg 1804 - Monaco di Baviera 1885), cugino di Philipp Franz; prof. nell'univ. di Monaco di Baviera, è autore di ricerche sui Protozoi (che per primo considerò come esseri unicellulari), sugli [...] Artropodi, sui Vermi, sull'uovo, che riconobbe come una cellula, sul parassitismo, sulla partenogenesi. Riformò la classificazione di G.-L. Cuvier. Socio straniero dei Lincei (1883). ...
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Naturalista russo (Saratov 1861 - Kiev 1920), professore a Pietroburgo, poi a Mosca. La sua produzione scientifica verte principalmente sugli Artropodi e sui Molluschi (intestino degli Insetti, ghiandole [...] e secrezioni degli Aracnidi, natura e distribuzione dei pigmenti, mimetismo, ecc.); espose anche alcune concezioni generali, come il parallelismo fra parassitismo e viviparità. ...
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Economista e uomo politico italiano (Lecce 1858 - Roma 1943); prof. di scienza delle finanze nelle univ. di Macerata, Pavia e Roma (dal 1887), condirettore (1900-13) del Giornale degli economisti, deputato [...] del partito radicale (1900-21); liberoscambista, si oppose al dazio sul grano e al parassitismo industriale, in difesa degli interessi economici del Mezzogiorno. Nel 1931 fu allontanato dalla cattedra per non aver giurato fedeltà al regime fascista. ...
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Economista e sociologo statunitense (Walders, Wisconsin, 1857 - Menlo Park, California, 1929), di origine norvegese. Seguace di Spencer, si propose, nelle sue molte opere, di analizzare da vari punti di [...] tra industriosità (V. teorizza tra l'altro come istinto naturale dell'uomo un "istinto d'industriosità", instinct of workmanship) e parassitismo. Di qui la frattura fra classe agiata (leisure class, oggetto del primo e più famoso studio di V., la cui ...
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CECCHI, Giovan Maria
Claudio Mutini
Nacque a Firenze il 15 maggio 1518da Bartolomeo o Baccio di Sano Cecchi, famiglia del quartiere di Santa Croce, e da una Sannini, figlia di un farsettaio.
Primogenito [...] ed esteticamente sufficiente da cui non si era sottratto neanche il Machiavelli teorico della lingua.
Alle soglie del parassitismo accademico della Crusca documentano siffatti atteggiamenti del C. alcune sue opere, che vennero pubblicate a Firenze ...
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BERNERI, Giuseppe
Claudio Mutini
Nacque a Roma nel 1634. Non si hanno notizie sulla sua formazione letteraria, latina e volgare, né sulla sua vita pubblica, che dové del tutto identificarsi con la carriera [...] descrivevano pubbliche feste in cui la plebe inneggiava alle vittorie della cristianità; la plebe, viziata da secoli di parassitismo, aveva la boria propria dell'ignoranza e le buone intenzioni della Controriforma: plasmava i propri campioni sopra i ...
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FLORIAN, Eugenio
Paolo Camponeschi
Nacque a Venezia il 25 nov. 1869 da Antonio e da Anna Veronese. Si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell'università di Padova e. ancora studente, fu redattore [...] , le altre condizioni darebbero vita ad una fattispecie di reato nuova: quella del parassitismo, punibile però solo quando si configuri come parassitismo antisociale, ossia quello che non si limita a dipendere dall'organizzazione sociale, ma giunge ...
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BRIANI, Girolamo
Gaspare De Caro
Scarse notizie biografiche si hanno intorno a questo mediocre storico e scrittore politico del sec. XVII, la cui fortuna, abbastanza vasta, fu dovuta essenzialmente [...] intendere il fatto che l'opera va soltanto sotto il nome di Girolamo. Del resto, non sarebbe incoerente con il parassitismo letterario del B. che, quali fossero i rapporti di parentela tra i due personaggi (è possibile che Giovanni fosse piuttosto ...
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Scrittore greco (n. a Samosata nella Siria Commagene verso il 125 d. C. - m. verso la fine del sec. 2°). Di origine forse semitica, apprendista scultore da ragazzo, si volse presto agli studî letterarî [...] sulla storiografia in ultima analisi derivate da Tucidide; altre di argomento morale, come il Parassita, dimostrazione che il parassitismo è un'arte, e il Precettore dei retori (per far carriera nella sofistica bisogna avere ignoranza e faccia tosta ...
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parassitismo
s. m. [der. di parassita]. – 1. Tendenza a vivere e agire da parassita. In partic., il fenomeno della presenza, in una comunità o in un gruppo sociale, di individui o categorie o anche organismi, enti e sim., che, pur essendo...
parassitare
v. tr. e intr. [dal lat. parasitari, intr., «vivere da parassita»]. – 1. a. intr. (aus. avere), non com. Vivere facendo il parassita. b. tr., estens. Sfruttare qualcuno o qualcosa. 2. tr. In biologia, vivere come parassita a spese...