Scultore spagnolo (Barcellona 1876 - Arcueil, Parigi, 1942). Figlio di un fabbroferraio, seguì i corsi serali di pittura dell'Accademia di Barcellona. Recatosi (1900) a Parigi, si unì al gruppo di Picasso [...] e Max Jacob in una stretta amicizia e comunanza d'interessi. Dal 1908 si dedicò esclusivamente alla scultura, sostenuto nella solitaria miseria da Picasso e Brâncuşi. Dal 1927 produsse sculture in metallo ...
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Pittrice (Bessines, Haute-Vienne, 1867 - Parigi 1938), madre di M. Utrillo. Ballerina di circo, poi modella di pittori famosi (Renoir, Puvis de Chavannes, Toulouse-Lautrec), dopo la nascita del figlio [...] e ricercate gamme cromatiche ritratti, nature morte, paesaggi che, come le sue opere grafiche, si valgono di un segno rapido e incisivo (Parigi, Musée national d'art moderne: Maurice Utrillo, sua nonna e il cane, 1912; La camera blu, 1923). ...
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Illustratore e pittore (Offenbach 1803 - Parigi 1852). Più giovane del fratello Alfred (Offenbach 1800 - Parigi 1837), ebbe un'azione preminente nella lunga attività comune. I suoi saggi migliori sono [...] anteriori al 1840; negli ultimi anni l'eccesso della produzione ne abbassò la qualità. Fra le sue illustrazioni più celebri: quelle dell'Histoire du roi de Bohême et de ses sept châteaux di Ch. Nodier ...
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Pittore e incisore (Lione 1596 - Parigi 1657). Allievo del padre François, pittore di origine fiamminga (m. Lione 1605), a Firenze (1619-23) S. lavorò per Cosimo II de' Medici soprattutto come incisore, [...] alla maniera di J. Callot. Dopo un lungo soggiorno a Roma (1623-34), lavorò per la corte di Parigi e per chiese di Lione e della provincia, riscuotendo successo anche per i suoi piccoli dipinti su pietre o marmi preziosi. L'influsso di N. Poussin, ...
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David. Fotografo britannico (Londra 1933 – Parigi 2016). Dopo aver studiato Architettura a Londra, si è trasferito a Parigi, città in cui ha lavorato nel campo della moda come designer per la rivista Elle [...] e come direttore artistico nei grandi magazzini di lusso Printemps. A partire dagli anni Settanta è divenuto celebre come fotografo, e i suoi libri, tra cui 25 Years of an Artist (1994) e Age of Innocence ...
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Casa di gioielleria fondata a Parigi nel 1858 da Frédéric B. (1830 - 1902); il punzone fu depositato nel 1866. Le Esposizioni universali di Parigi la consacrarono ai vertici della gioielleria. Nel decennio [...] successivo, con l’Esposizione di Filadelfia del 1876, si espanse negli USA. Nel 1901 fu associato il figlio Louis (1874-1959) che aprì filiali a Londra e a New York ed estese il mercato al Medio Oriente. ...
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Pittore (Samaná, San Domingo, 1819 - Parigi 1856). Allievo di J.-D. Ingres, risentì anche l'influsso di E. Delacroix. Tra le opere ispirate a Ingres, ma già pervase da un accento romantico, si possono [...] viaggio in Algeria (1846) rafforzò le tendenze romantiche: Capi arabi in lotta (1852, Louvre), La difesa dei Galli (1855). Eseguì vaste composizioni decorative nelle chiese di St.-Merri (1843), St.-Roch (1854), St.-Philippe-du-Roule (1854) a Parigi. ...
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Pubblicista e studioso di filosofia (Parigi 1852 - Barbizon 1922). S'interessò di problemi politici e sociali e contribuì alla fondazione della Lega dei diritti dell'uomo; fu prof. di filosofia all'univ. [...] di Parigi (come titolare dal 1898 al 1912). Dopo aver studiato, sotto l'influsso di J.-G. Ravaisson, il problema della creazione artistica, nella sua tesi di dottorato (Essai sur le génie dans l'art, 1884), scrisse varie opere di critica artistica ( ...
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Pittore francese (Balagny, Oise, 1896 - Parigi 1987). Subì l'influsso dapprima dei cubisti, specialmente di J. Gris, e fece parte del gruppo surrealista dal 1924 (data a cui risale il quadro Les quatre [...] forme ambigue, è andata sempre più orientandosi verso ritmi lineari e coloristici (decorazione del soffitto del teatro dell'Odéon, 1965, Parigi). Si è dedicato anche alla scultura e alla scenografia, collaborando in particolare con J.-L. Barrault. ...
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Fotografo statunitense d'origine russa (Parigi 1928 - New York 2023). Dopo avere vissuto a Parigi e a Milano, si è trasferito a Los Angeles (1940) e poi a New York, dove ha frequentato la New school for [...] social research. Iniziata l'attività negli anni Cinquanta, ha conosciuto E. Steichen e R. Capa; è divenuto membro (1953) e poi presidente (1966) dell'agenzia Magnum. Interessato ai soggetti del quotidiano, ...
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COP (Cop) Acronimo di Conference of Parties (‘Conferenza delle parti [che hanno sottoscritto una convenzione]’), che indica la riunione annuale dei Paesi ratificatori della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (United...
vaccinodromo
s. m. Grande centro vaccinale, allestito in strutture molto capienti, ad esempio impianti sportivi multifunzionali. ♦ [tit.] Parigi, nascono i / vaccinodromi: velodromi / per la campagna contro il / Covid: come funzionano [sommario]...