Democrazia è una parola di origine greca formata da démos (popolo) e krátos (potere) ed è uno dei termini più antichi nell’ambito del linguaggio giuridico-politico, risalendo addirittura al V secolo a.C., [...] e si governavano tramite propri rappresentanti.
D’altra parte, nel difendere le ragioni della democrazia rappresentativa e del parlamentarismo contro le visioni plebiscitarie di Schmitt, Kelsen aveva osservato che, anche se l’ideale democratico dell ...
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Nato a Torino il 25 luglio 1804 dal conte Ludovico e da Sara Pastoris di Saluggia e di Lamporo, morto a Torino il 14 dicembre 1880. Fu avvocato dei poveri a Chambéry (1830), assessore nel tribunale di [...] un po' più tardi a Roma, fu maestro al principe ereditario. Sebbene riconoscesse egli stesso, e non senza rammarico, che il parlamentarismo in Italia non dava tutti i frutti che se n'erano sperati, tuttavia conservò intatta l'antica fede nella forza ...
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GRAMSCI, Antonio
Giuseppe Vacca
Nacque ad Ales, allora in provincia di Cagliari, il 22 genn. 1891, quarto di sette figli, da Francesco, impiegato nell'ufficio del Registro, e da Giuseppina Marcias, [...] divenute protagoniste della vita politica del paese, e l'affermazione dei grandi partiti popolari poneva fine al vecchio parlamentarismo. Sia per la borghesia capitalistica, il cui potere si concentrava nelle grandi banche, nelle grandi imprese e nei ...
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Teoria critica della società
Giuseppe Bedeschi
La fondazione dell'Istituto per la Ricerca Sociale e la prima formulazione della 'teoria critica'
L'Istituto per la Ricerca Sociale fu fondato nel 1922, [...] funzionari si avviava a essere il vero e proprio usufruttuario dell'ordinamento capitalistico; per un altro verso, il parlamentarismo era poco adatto a questa nuova fase in quanto corrispondeva a una concentrazione meno avanzata del potere economico ...
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BOSELLI, Paolo
Raffaele Romanelli
Nacque a Savona l'8 giugno 1838 dal notaio Paolo e da Marina Pizzorno. Il padre, di famiglia che vantava ascendenze illustri nel governo della città, era un liberale [...] è stata curata da U. Ceccherini, P. B. Bibliografia, Pisa 1918. La produzione politica del B. è quasi tutta compresa nei discorsi parlamentari e politici per i quali si veda, oltre a Atti parlam.,Camera,Docc. e Discuss.,Legisl. XI-XXV; Senato,Docc. e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Mazzini
Simon Levis Sullam
Giuseppe Mazzini, tra i principali teorici dell’idea di nazione nell’Europa del 19° sec., fu uno dei più attivi e influenti cospiratori italiani. Nell’esilio francese, [...] in contatto con la scena politica, allora animata dal movimento cartista, ma anche con le procedure e le regole del parlamentarismo, con i dibattiti e le iniziative, infine, dei socialisti inglesi e del nascente comunismo (già in Francia si era ...
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MERLINO, Francesco Saverio
Giampietro Berti
– Nacque a Napoli il 15 sett. 1856 da Antonio e Giovanna Colarossi.
Di ceto medioborghese, la famiglia era fortemente impregnata di cultura giuridica. Il [...] di una società comunista anarchica (Dell’anarchia o d’onde veniamo e dove andiamo, Firenze 1887; La fine del parlamentarismo, Napoli 1887; Socialismo o monopolismo?, Napoli-Londra 1887).
In quest’ultima opera egli risente fortemente del concetto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Errico Cuozzo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del XIX secolo e fino all’inizio del successivo l’estensione delle funzioni [...] attorno all’antica società cetuale; perfino in Inghilterra, dove l’assetto costituzionale, fondato sull’unione di parlamentarismo e self-government, si amplia a includere l’intervento dello Stato tramite le accresciute schiere dei funzionari ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dall’esperienza ottocentesca del lavoro di fabbrica, i sindacati, intesi come [...] del sindacalismo rivoluzionario, di cui il filosofo Georges Sorel (1847-1922) è il maggior ispiratore, rifiuta il parlamentarismo come cedimento alla pretesa borghese di proporsi come soggetto mediatore dei conflitti sociali. Lo strumento di lotta ...
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Statuto albertino
Denominazione d’uso corrente dello Statuto del regno di Sardegna, emanato da Carlo Alberto di Savoia il 4 marzo 1848 quale «legge fondamentale, perpetua ed irrevocabile della Monarchia». [...] prescritte dallo S. albertino. La centralità del monarca fu appannata da una prassi costituzionale improntata alla logica del parlamentarismo, che spostò l’esercizio del potere esecutivo dal capo dello Stato a un governo collegiale, presieduto da un ...
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parlamentarismo
s. m. [der. di parlamentare1, sull’esempio del fr. parlementarisme]. – In genere, il sistema parlamentare moderno. In senso stretto, il sistema costituzionale che, pur basato sulla separazione dei poteri (il legislativo, affidato...
parlamentario
parlamentàrio agg. e s. m. [der. di parlamento]. – 1. agg., ant. o raro. Del Parlamento, lo stesso che parlamentare1 (nel sign. 1). 2. s. m. Persona inviata a discutere, a trattare col nemico, lo stesso che parlamentare1 (nel...