Statista (Parigi 1603 - ivi 1685). Referendario del parlamentodiParigi, intendente dell'esercito d'Italia, segretario di stato alla Guerra (1643-66), cancelliere guardasigilli (dal 1677), fu uno dei [...] lo stato assoluto. Abile organizzatore, fece dell'esercito uno strumento di prim'ordine per la politica di espansione della Francia. Nel 1685 fece firmare al re la revoca dell'editto di Nantes. Fu padre dell'arcivescovo Charles-Maurice e del celebre ...
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Ecclesiastico (Carpentras 1750 - Saint-Flour 1829), membro del ParlamentodiParigi come conseiller-clerc (1784), internunzio di Pio VI (1790) presso Luigi XVI. I rivolgimenti politici seguiti alla Rivoluzione [...] de l'internonce à Paris pendant la Révolution 1790-1801 (pubblicati postumi). Nel 1801 fu inviato a Rouen con la missione di sedare i contrasti esistenti nel clero locale, senza che peraltro riuscisse a pacificare la diocesi. Fu quindi vescovo ...
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Attore (Parigi 1737 - ivi 1816). Avvocato al parlamentodiParigi, sentì viva l'attrazione al teatro, anche per tradizioni familiari, e si fece attore a Bruxelles nel 1772; recitò poi a Marsiglia e a Bordeaux [...] il suo posto alla Comédie-Française fino al ritiro dalle scene avvenuto nel 1811; per la sua misurata comicità fu caro al pubblico come uno dei migliori interpreti dei personaggi di Molière (Arnolphe nell'École des femmes e Harpagon nell'Avare). ...
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Uomo politico (Parigi 1767 - ivi 1862). Consigliere al parlamentodiParigi (1787), arrestato durante il Terrore, consigliere di stato e prefetto di polizia (1810), dopo la Restaurazione fu guardasigilli [...] (1817-18), dal 1819 al 1821 tenne la carica di ministro degli Esteri. Dopo la rivoluzione del 1830, fu presidente della camera dei Pari, poi (1837) cancelliere di Francia, ottenendo il titolo di duca. Ritiratosi a vita privata dopo la rivoluzione del ...
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Magistrato (Parigi 1617 - ivi 1677), primo presidente del parlamentodiParigi. Ebbe una parte di primo piano nella formazione delle ordinanze, civile (1667) e criminale (1670), di Luigi XIV. Fu padre [...] di Nicolas e di François-Chrétien (n. Parigi 1644 - m. 1709); questi, pure magistrato e uomo di lettere, fu padre di Guillaume-Henri (n. Parigi 1683 - m. 1772), cancelliere di Francia sotto Luigi XV e padre a sua volta di Chrétien-Guillaume de L. de ...
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Magistrato (Parigi 1595 - ivi 1652). Avvocato al parlamentodiParigi (1613), procuratore generale (1631), si oppose agli ordini illegali di Richelieu e di Mazzarino. Durante la Fronda, si sforzò con ogni [...] mezzo di evitare la rottura tra il re e il parlamento. Lasciò degli importanti Mémoires, che vanno dal 1630 al 1653, e che nell'ultima parte vennero redatti dal figlio Denis (Parigi 1628 - ivi 1698), anch'egli magistrato. ...
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Uomo politico (Parigi 1630 - ivi 1711). Presidente del parlamentodiParigi, poi prevosto dei mercanti (1668) e consigliere di stato, successe (1683) a L. Colbert come controllore generale delle finanze; [...] ma, uomo debole e incapace, si dimise sei anni dopo. Conservò il titolo di ministro di stato e di membro del consiglio del re, e (1691-97) resse la sovrintendenza delle poste. Lasciò varie opere giuridiche. ...
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Uomo politico (Parigi 1563 - Châteaudun 1632). Consigliere al parlamentodiParigi (1586), poi consigliere di stato, appartenne al partito della regina Maria de' Medici e fu da Richelieu nominato soprintendente [...] delle finanze (1624), poi guardasigilli (1626) e come tale ebbe gran parte nella redazione del cosiddetto Codice Michau. La sua fortuna politica crollò con la Journée des dupes; visse da allora in esilio ...
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Uomo politico (Parigi 1581 - ivi 1652); consigliere al ParlamentodiParigi nel 1613, divenne l'anno dopo consigliere di stato e nel 1628 segretario di stato. Fu collaboratore devoto del Richelieu, che [...] lo incaricò insieme al padre Joseph degli affari germanici. Dal 1632 al 1643 fu sopraintendente alle finanze ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] fu enorme: mai un libro allargò come le Lettres l'orizzonte intellettuale di una nazione. Altrettanto grande, naturalmente, lo scandalo: l'opera venne condannata dal ParlamentodiParigi; V. fuggì in Lorena e, quando un mese dopo gli fu permesso ...
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parlamento
parlaménto s. m. [der. di parlare2]. – 1. ant. L’atto, il fatto di parlare, e quindi conversazione, discorso in genere: stare in p.; tener p.; vani, inutili p.; dopo breve, lungo p.; Lo Patre onnipotente ... Al so figliol fa dolce...
Swift economy (Swift Economy, Swift-economy, Taylor Swift economy, Swiftonomics, Taylornomics) loc. s.le f. Il giro di affari e attività economiche che ruotano intorno alla figura della cantante e imprenditrice statunitense Taylor Swift. ◆ [tit.]...