(ingl. Scotland) Regione della Gran Bretagna settentrionale (77.925 km2 con 5.168.500 ab. nel 2008; densità 66 ab./km2); capitale Edimburgo. Vi si possono distinguere, da N a S, tre zone morfologiche: [...] S. e il pagamento di una forte somma alle milizie del covenant, costringendo così Carlo I a convocare il Parlamento. La frattura fra Parlamentoinglese e re si acuì con la Grande Rimostranza (1641), che sciolse l’episcopato e impose a Carlo I di ...
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Primogenito (Winchester 1207 - Londra 1272) di re Giovanni e di Isabella di Angoulême. Salì sul trono alla morte del padre (1216). In politica estera tentò senza successo la conquista di terre francesi [...] baronale, dove Simon convocò (1265) rappresentanti delle contee, delle città e dei borghi fortificati; era il primo "parlamento" inglese. Nel maggio 1265 però Edoardo riuscì a fuggire, organizzò un esercito e nell'agosto a Evesham sconfisse e uccise ...
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Generale e uomo politico scozzese (Coupar-Angus, Perthshire, 1580 circa - Balgonie, Fifeshire, 1661); fu dal 1605 al 1638 al servizio della Svezia. Rimpatriato, sconfisse, al comando delle truppe scozzesi, [...] creò conte di L. e consigliere privato (1641). Scoppiata la guerra civile, L. assunse il comando dell'esercito scozzese inviato in soccorso al parlamentoinglese; dopo la sconfitta di Naseby, trattenne (1646) Carlo I quale pegno del soldo dovuto dal ...
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Patriota irlandese (Dromoland, Clare, 1803 - Penrhyn Arms, Bangor, 1864). Deputato al parlamentoinglese (1828; 1835-48), benché protestante, appoggiò O'Connel nel movimento per l'emancipazione dei cattolici, [...] ma se ne staccò (1846) per divenire il capo della Giovane Irlanda; tentò poi (1848) un'insurrezione contadina a Ballingarry, che fallì; fu arrestato ed esiliato in Tasmania; fu graziato nel 1856 ...
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(ingl. Ireland; irl. Éire) Una delle grandi isole costituenti l’arcipelago britannico (84.420 km2 con circa 5.120.000 ab.), situata tra 51°26′ e 55°22′ lat. N e 5°35′ e 10°21′ long. O. La bagnano a O l’Oceano [...] I. potesse evitare in avvenire la collusione con i Francesi di Bonaparte, fece votare al Parlamentoinglese l’Act of union (1800), per il quale veniva soppresso il Parlamento di Dublino e l’I. inviava una rappresentanza di 100 deputati ai Comuni e 28 ...
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Giurista e uomo politico (Saint Andrews 1742 - Edenton, Carolina del Nord, 1798). Eminente avvocato, un suo opuscolo sui limiti del potere del parlamentoinglese ebbe molta influenza sul Congresso continentale [...] del 1774, di cui fu membro nel 1775-77. Delegato alla Convenzione costituzionale del 1778, firmatario della Dichiarazione dei diritti, la sua difesa della sovranità popolare rimane vitale nella dottrina ...
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Città dell’Inghilterra nord-orientale (191.800 ab. nel 2006), distretto unitario nella contea non metropolitana del North Yorkshire, una tra le più famose e belle delle antiche città britanniche. Si trova [...] e quindi da Guglielmo I il Conquistatore. Sotto i Normanni la sede episcopale di Y. crebbe d’importanza; in seguito il Parlamentoinglese ebbe più volte sede a Y. e spesso vi risiedettero i re d’Inghilterra. Sotto i Tudor cominciò a declinare dal ...
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Statista, fisico e scrittore statunitense (Boston 1706 - Filadelfia 1790). Di modeste condizioni familiari, lavorò da ragazzo nella tipografia del fratello James, collaborandovi anche nella redazione del [...] armata contro l'Inghilterra, F. fu uno degli agenti operanti per conto delle colonie nordamericane presso il parlamentoinglese, compiendo, sin dal 1764, un lavoro assai efficace per la rivoluzione; contemporaneamente, nelle colonie, i suoi appelli ...
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Diplomatico britannico (n. 1767 - m. Kinnegad, Westmeath, 1837). Deputato dal 1796 al parlamento irlandese, dopo l'unione legislativa con la Gran Bretagna entrò nel parlamentoinglese e fu sostenitore [...] pari rappresentativo dell'Irlanda. Fu commissario per l'India nel 1804, ministro delle Poste e membro del consiglio privato inglese nel 1807, e divenne nel 1813 presidente del "Board of Trade" (ministero del Commercio). Fu favorevole a una soluzione ...
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Filosofo e pedagogista ceco (Nivnice, Moravia, 1592 - Amsterdam 1670). Pensatore tra i più incisivi e influenti del sec. 17°, K. è insieme un prodotto del clima spirituale europeo, e soprattutto nazionale, [...] dei Fratelli accettò più volte gli inviti da parte di altre nazioni per la ristrutturazione delle scuole: nel 1641, invitato dal parlamentoinglese, fu a Londra; nel 1642 raggiunse la Svezia su invito di L. De Geer, al cui servizio rimase fino al ...
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parlamento
parlaménto s. m. [der. di parlare2]. – 1. ant. L’atto, il fatto di parlare, e quindi conversazione, discorso in genere: stare in p.; tener p.; vani, inutili p.; dopo breve, lungo p.; Lo Patre onnipotente ... Al so figliol fa dolce...
inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...