Uomo politico inglese (Londra 1770 - ivi 1828), figlio di Charles; sostenitore di Pitt, fu deputato ai Comuni (1790-1808). Negoziò con la Francia la pace di Amiens (1802); divenne poi ministro con Pitt, [...] primo ministro (1812-27). Lasciò l'iniziativa in politica estera a Castlereagh e a Canning, imponendo all'interno un retrogrado regime autoritario; sospese (1817) l'Habeas corpus e impose (1819) al parlamento i sei atti contro le agitazioni operaie. ...
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Storico e uomo politico francese (Verneuil, Seine-et-Oise, 1805 - Cannes 1859), tra i maggiori esponenti del liberalismo ottocentesco. Autore di studi sulla democrazia e sulla società americane (De la [...] costituzione, ma le sue proposte (parlamento bicamerale, elezione indiretta del presidente, Barrot ministro degli Esteri (giugno 1849), T. perseguì una politica filo-inglese e anti-austriaca: la sua azione diplomatica favorì la Turchia, la ...
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Uomo politico italiano (Teramo 1930 - Roma 2016). Tra i fondatori del Partito radicale, di cui è stato più volte segretario e ha sempre mantenuto la leadership, P. è stato parlamentare e protagonista di [...] in qualche modo il sistema elettorale uninominale all'inglese da P. molto apprezzato. Ha animato, inoltre Partito radicale transnazionale. Deputato radicale dal 1976 e membro del parlamento europeo dal 1979 (in entrambi i casi con intervalli dovuti ...
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Figlio (Bordeaux 1367 - Pontefract 1400) di Edoardo il Principe Nero, nipote e successore (1377) di Edoardo III, durante la sua minorità il consiglio di reggenza fu esautorato da Giovanni di Gaunt (1340-1399), [...] evitando ogni apparenza di vendetta, un periodo di scrupolosa amministrazione e di accordo col parlamento: fu allora conclusa la pace con Francia e Scozia e consolidata la posizione inglese in Irlanda (1394-95). Ma dopo otto anni (1397), R. si sentì ...
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Poeta e scrittore estone (n. Tartu 1941 - m. 2021). Poeta, traduttore e saggista, con ampi interessi per le culture primitive e le minoranze etniche e profondamente attento ai problemi filosofici e religiosi, [...] dei quattro re", 1977). Nel 1991 ha scritto, in lingua inglese, I am the spring in Tartu. Con l'indipendenza dell'Estonia attività politica, venendo eletto deputato (1992-95) al parlamento estone; dal 2004 membro del partito socialdemocratico estone, ...
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Statista, poeta e filosofo inglese (Eyton-on-Severn 1583 - Londra 1648). Volontario nell'esercito del principe d'Orange (1614), ambasciatore a Parigi (1619) , diede importanti contributi alla storia del [...] Membro del consiglio reale per la guerra (1632), abbandonò durante la guerra civile la causa del re e si sottomise al parlamento (1644).
Opere e pensiero
La sua opera poetica, non molto voluminosa, lo colloca nel gruppo dei poeti "metafisici", tra i ...
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Pseudonimo dello scrittore cinese Shu Qingchun (Pechino 1899 - ivi 1966). La sua opera, anche se memore delle grandi tradizioni della novellistica e del teatro classico, ha contribuito notevolmente alla [...] corsi sulla narrativa cinese classica e approfondì lo studio della letteratura inglese. Insegnò poi nelle università di Jinan (dal 1930) e di e fu deputato per la minoranza mancese in Parlamento. Morì in tragiche, non ancora chiarite, circostanze ...
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Uomo politico inglese (Londra 1593 - ivi 1641). Venne eletto due volte ai Comuni (1614 e 1628) nelle fila dell’opposizione; passò poi a sostenere il potere regio dopo che Carlo I aveva accettato la Petition [...] I in Inghilterra nel 1639, creato conte di Strafford nel 1640, nello stesso anno convinse il re a convocare il parlamento per ottenere i mezzi necessarî a riprendere la lotta contro i presbiteriani scozzesi, insorti a difesa delle proprie libertà ...
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Statista inglese (Londra 1749 - Chiswick 1806). Liberale, fu segretario di Stato per gli Affari esteri (1782-83) e riconobbe l'indipendenza delle colonie americane. Promosse l'abolizione della schiavitù [...] . Nel 1797 si ritrasse dall'attività parlamentare e politica, per un periodo di studi; tre anni dopo rientrava in parlamento, dove assisteva alla caduta del suo grande competitore, il Pitt, al nuovo indirizzo di accostamento alla Francia e alla ...
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Saggista, drammaturgo, giornalista e uomo politico inglese (Dublino 1672 - Carmarthen 1729); frequentò l'univ. di Oxford senza laurearsi, entrando poi (1694) nell'esercito come cadetto delle Life Guards. [...] sediziosa (nell'opuscolo The crisis, 1714, attaccato da J. Swift, patrocinava la successione degli Hannover) e fu espulso dal parlamento (1714). Diresse altri giornali di breve durata (The Lover, The Reader); ma con l'avvento di Giorgio I godette di ...
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parlamento
parlaménto s. m. [der. di parlare2]. – 1. ant. L’atto, il fatto di parlare, e quindi conversazione, discorso in genere: stare in p.; tener p.; vani, inutili p.; dopo breve, lungo p.; Lo Patre onnipotente ... Al so figliol fa dolce...
inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...