(arabo-persiano Kurd) Popolazione iranica la cui regione storica (➔ Kurdistan) è attualmente suddivisa fra Turchia, Iran, Iraq, Siria e Repubblica di Armenia. La consistenza numerica dei C., di difficile [...] di Baghdad. Tutte le rivolte vennero represse, prima dalle autorità britanniche e poi dall’Iraq indipendente. I C. non ebbero migliore . della Turchia, che si espresse attraverso l’azione in Parlamento e nel paese di partiti legali (in primo luogo il ...
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Stato dell’America Meridionale, compreso fra l’Atlantico a N, il Suriname a E, il Brasile a S, il Venezuela e il Brasile a O.
Il territorio è in gran parte pianeggiante, con ampie superfici alluvionali [...] principale attività della colonia anche sotto il dominio britannico. Dopo l’abolizione della schiavitù e l’ candidato del PPP, che ha però perso la maggioranza assoluta in Parlamento. A seguito delle elezioni svoltesi nel maggio 2015 M.V. Nagamootoo ...
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(cinese Xianggang) Regione amministrativa speciale della Cina (1104 km2 con 6.864.346 ab. nel 2006), ex colonia britannica. È costituita dall’omonima isola nel Mar Cinese Meridionale, di fronte alle coste [...] cinese con il trattato di Nanchino (1842) e proclamata colonia britannica nel 1843. Nel 1898 Londra poté annettere a H. la ; nel novembre 2020, a seguito dell'espulsione dal Parlamento di quattro deputati del Civic Party l'opposizione filodemocratica ...
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Stato dell’Africa australe; è un’enclave della Repubblica Sudafricana.
Il territorio corrisponde al settore più elevato dell’Africa meridionale, avendo i suoi vertici nei Monti dei Draghi (Thabana Ntlenyana, [...] Capo, per poi tornare come colonia separata alle dipendenze britanniche. Nel 1965 ottenne l’autogoverno; l’indipendenza, (BCP). Nel 1994 Letsie III destituì Mokhehle e sciolse il Parlamento, ma dopo poco fu costretto ad abdicare in favore del padre ...
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Filosofo (La Brède, Bordeaux, 1689 - Parigi 1755). Studiò presso gli oratoriani e si laureò in giurisprudenza a Bordeaux. Consigliere del parlamento di Bordeaux, nel 1716, dopo la morte di uno zio da cui [...] , polemica con Hobbes, rifiuto del dispotismo, difesa dei parlamenti come garanzia di libertà. Al 1725 risale un Traité che il "governo gotico" francese (e il suo equivalente britannico) è il miglior governo storicamente manifestatosi; mentre su un ...
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Uomo politico britannico (n. Londra 1966). Ultimati nel 1988 gli studi di filosofia, politica ed economia ad Oxford, ha aderito al Partito conservatore divenendo nel 1992 consulente particolare del cancelliere [...] degli Interni M. Howard; nel 2001 è entrato in Parlamento come rappresentante del collegio di Witney. Eletto nel dic. viceministro, ha di fatto avviato una nuova fase della politica britannica, riportando per la prima volta dall’epoca di W. Churchill ...
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Uomo politico britannico di origini statunitensi (n. New York 1964). Formatosi a Eton e Oxford, ha intrapreso in seguito la carriera giornalistica, scrivendo per testate quali The Times, The Daily Telegraph. [...] l'UE hanno consentito il mese successivo di rinviare la Brexit al 31 gennaio 2020, e nello stesso ottobre il Parlamento ha approvato la proposta di J. di indire elezioni anticipate, previste per dicembre; le consultazioni hanno registrato la vittoria ...
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(gr. ᾿Ιόνιοι νῆσοι) Gruppo di isole della Grecia (eptaneso ionico), a S del Canale d’Otranto, nel Mar Ionio. Le principali sono: Corfù, Passo, Leucade, Itaca, Cefalonia, Zante; costituiscono una regione [...] e trucidarono alcune migliaia tra ufficiali e soldati italiani a Cefalonia e Corfù.
Il Parlamento ionico, istituito nelle Isole I., allora protettorato britannico, nel 1817, fu il primo organo rappresentativo del popolo greco. Nel 1848 affermò la ...
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Khan, Sadiq Aman. – Uomo politico britannico di origine pakistane (n. Londra 1970). Figlio di immigrati pakistani, musulmano praticante, nel 1994 è diventato consigliere comunale; laureatosi in Legge presso [...] of North London, ha iniziato a esercitare la professione nel 1997, specializzandosi nella difesa dei diritti umani. Eletto in Parlamento nelle fila del Partito laburista nel 2005, ha ricoperto le cariche di ministro per le Comunità (2008-2009) e ...
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Diplomatico britannico (n. 1767 - m. Kinnegad, Westmeath, 1837). Deputato dal 1796 al parlamento irlandese, dopo l'unione legislativa con la Gran Bretagna entrò nel parlamento inglese e fu sostenitore [...] dei cattolici irlandesi. Inviato ambasciatore presso Guglielmo d'Orange, ritornato all'Aia nel 1813, richiese d'urgenza rinforzi britannici in Olanda, persuadendo Guglielmo a prendere le misure militari necessarie e a cedere il comando delle forze ...
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euroreferendum
(euro referendum), s. m. inv. Consultazione popolare sull’adesione di uno Stato all’Unione europea o sul suo ingresso nel sistema monetario europeo. ◆ [tit.] Gran Bretagna / euroreferendum [testo] Il Comitato britannico per...
inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...