Uomo di stato (Londra 1563 circa - Marlborough 1612). Figlio di William Cecil, lord Burghley, fu membro dei parlamenti del 1584, del 1586 e del 1588. In quegli anni il conflitto tra R. Devereux, conte [...] 1598 Cecil andò a Parigi, con lord Brooke, Sir Walter Raleigh e altri, e riuscì a scongiurare il pericolo di un'alleanza franco-spagnola. il "grande contratto" col parlamento del 1610, cioè la sua proposta di rinunciare a odiose prerogative regali ...
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Economista, giurista e uomo politico (Carrara 1787 - Roma 1848). Liberal-moderato, fu nominato da Pio IX ministro dell'Interno e della Polizia, con l'interim delle Finanze, nel governo formato nel settembre [...] accettò la cattedra di economia politica al Collegio di Francia a Parigi, poi alla Sorbona quella di diritto costituzionale (1834 di polizia voluti da R. acuirono le tensioni, ed egli rimase vittima di un attentato alla riapertura del Parlamento. ...
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Secondogenito (Londra 1630 - ivi 1685) di Carlo I e di Enrichetta Maria, seguì il padre durante il periodo della guerra civile, poi se ne staccò e raggiunse la madre a Parigi. Nel 1648 partecipò al blocco [...] ingresso trionfale a Londra. Punì gli uccisori del padre, che, nonostante la dichiarazione di Breda (14 apr.), furono sottratti dal parlamento all'amnistia. Le terre confiscate nel periodo repubblicano furono restituite ai proprietarî precedenti. Il ...
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Uomo politico ed economista francese (Parigi 1907 - ivi 1982); deputato radical-socialista nel 1936, sottosegretario al Tesoro nel gabinetto del fronte popolare guidato da L. Blum. Antifascista, fu condannato [...] seguita in Africa settentrionale, tendente a trovare un punto di incontro con le aspirazioni di Algerini, Marocchini e Tunisini, ne determinò la caduta Non rieletto nel 1959, tornò in parlamento col Partito socialista unificato (alla cui fondazione ...
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Statista e storico inglese (Dinton, Wiltshire, 1609 - Rouen 1674); nominato consigliere privato e cancelliere dello scacchiere da Carlo I (febbr. 1642), rappresentò il re nelle trattative con il parlamento. [...] sua tattica conciliante fu però disapprovata sia dall'esercito regio sia dal re. Dopo l'esecuzione di questo, nel dic. 1651 raggiunse Carlo II a Parigi, e ne divenne il principale consigliere: suo è in gran parte il merito della restaurazione (maggio ...
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Uomo politico francese (Béziers 1908 - Parigi 1988). Dirigente della Resistenza e deputato radical-socialista, succedette a Pleven come presidente del Consiglio (genn.-febbr. 1952); ministro delle Finanze [...] delle Finanze nel gabinetto Pflimlin e sostenne (1958) l'avvento di de Gaulle, che nel 1963 lo inviò a Pechino per tale varò la riforma universitaria. Nel 1972 assunse la carica di ministro degli Affari sociali nel gabinetto Messmer. Dal 1973 al ...
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Figlia (Parigi 1609 - Colombes, Parigi, 1669) di Enrico IV di Francia e di Maria de' Medici, sposò, dopo laboriose trattative, Carlo I d'Inghilterra (1625), sul quale riuscì a esercitare un notevole ascendente, [...] fede cattolica, E. si attirò l'ostilità del Parlamento e della corte per una politica apertamente favorevole alla Chiesa di Roma. Nei momenti di maggior tensione fra il re e il Parlamento, fu attivissima nel cercare appoggi presso le potenze europee ...
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Secondo presidente degli Stati Uniti (Braintree, Massachusetts, 1735 - Quincy 1826). Insegnante, poi (1758) avvocato, s'interessò di questioni costituzionali e nel Novanglus, or history of the dispute [...] che le colonie non avevano mai riconosciuto l'autorità del parlamento britannico nei loro affari interni. Dal 1774 al 1778 diplomatiche in Europa (1779: Parigi; 1780: L'Aia, ove stipulò un trattato di amicizia e di commercio con l'Olanda; 1785 ...
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Pseudonimo dell'architetto Charles-Édouard Jeanneret (La Chaux-de-Fonds, Neuchâtel, 1887 - Roquebrune-Cap-Martin 1965). Frequentata la scuola d'arte nella sua città natale, completò la sua formazione con [...] della Società delle Nazioni, 1927; la Cité de Refuge, Parigi, 1929; il palazzo del Centrosoyuz, Mosca, 1929-30; su suo progetto, di gran parte degli edifici rappresentativi: il palazzo di Giustizia, il Segretariato, il Parlamento, il palazzo del ...
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Pseudonimo dell'uomo politico palestinese Mohammed ῾Abd ar-Ra'uf (Il Cairo 1929 - Clamart, Parigi, 2004). Leader di al-Fatàh, la principale organizzazione della resistenza armata palestinese, e presidente [...] che portarono alle dimissoni di quest'ultimo, nel sett. 2003 (gli subentrò Abū Alā, già presidente del parlamento palestinese e tra i fautori degli accordi di Oslo). Alla fine di ott. 2004 A. fu ricoverato in un ospedale vicino Parigi, dove morì dopo ...
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parlamento
parlaménto s. m. [der. di parlare2]. – 1. ant. L’atto, il fatto di parlare, e quindi conversazione, discorso in genere: stare in p.; tener p.; vani, inutili p.; dopo breve, lungo p.; Lo Patre onnipotente ... Al so figliol fa dolce...
Swift economy (Swift Economy, Swift-economy, Taylor Swift economy, Swiftonomics, Taylornomics) loc. s.le f. Il giro di affari e attività economiche che ruotano intorno alla figura della cantante e imprenditrice statunitense Taylor Swift. ◆ [tit.]...