ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] discussioni, l'urgenza dei problemi politici sul turbato scacchiere europeo indusse la S. Sede a nominare, il 23 dic Kircher, l'Ughelli, Giano Nicio Eritreo, il Pallavicino, per non parlare, tra gli artisti, del Bernini. All'Holstenio A. affidò l' ...
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CLEMENTE X, papa
Luciano Osbat
Emilio Altieri nacque a Roma il 12 luglio 1590, nel palazzo di famiglia vicino a piazza del Gesù, e fu battezzato nella parrocchia di S. Marco il 15 luglio 1590. Figlio [...] giovò dell'eccezionale talento del Bernini e della sua scuola.
Il Pastor, parlando dei rapporti di C. X con i suoi familiari (Storia dei X in favore della Polonia e dell'Est europeo minacciato dai Turchi è testimoniata dalle collezioni di documenti ...
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GIULIO III, papa
Giampiero Brunelli
Giovan Maria Ciocchi Del Monte nacque a Roma, il 10 sett. 1487, da Vincenzo e da Cristofora Saracini. Il padre esercitava la professione di avvocato concistoriale. [...] Inghilterra alla Chiesa romana doveva scontrarsi con le diffidenze del Parlamento inglese, le resistenze di ampi strati della società e per condurre una politica di conciliazione religiosa di respiro europeo, e fece in modo di risolvere in maniera ...
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Annibale della Genga nacque a Genga, nel distretto e diocesi di Fabriano, il 2 ag. 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, la cui famiglia era originaria di Matelica, apparteneva [...] , che aveva nella sua biblioteca i testi dell'illuminismo europeo e le opere degli esponenti del razionalismo e del giusnaturalismo marzo e l'aprile del 1829, nel voto dato dal Parlamento britannico all'atto di emancipazione dei cattolici.
L. XII morì ...
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BENEDETTO XV, papa
Gabriele De Rosa
Giacomo Della Chiesa nacque a Genova il 21 nov. 1854 dal marchese Giuseppe, di antica illustre famiglia, originaria dai duchi di Spoleto, e da Giovanna Migliorati, [...] consisterà nel rendere cancelliere responsabile davanti Parlamento, V. E., nel modo che XV, sull'atteggiamento del clero e dell'episcopato in Italia e in altri paesi europei vedi: B. XV, i cattolici e la prima guerra mondiale. Atti del Convegno ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] è attestato da numerose fonti che per la prima volta parlano di riti e credenze diffuse nelle campagne. Ma nel profilo dei rapporti tra la Santa Sede e alcuni sovrani europei. Particolarmente importante al riguardo è il cosiddetto concordato di ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] dell'"imitatio sacerdotii" da parte dei nascenti Stati nazionali europei (P.E. Schramm e E. Kantorowicz). Gli sé una corte. E la corte del papa, la Curia romana (di cui si parla per la prima volta in un documento del 1089, sotto Urbano II), si era ...
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Cristianesimo
Bruno Forte
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il Nord del mondo: la crisi della modernità occidentale e la teologia come riserva di senso: a) Europa: verso la sintesi teologica e i ‛sistemi [...] da cui nasce la teologia liberatrice: ‟In che modo parlare di un Dio che si rivela come amore in una realtà Dio, incarnato, crocefisso e risorto. Se però l'Oriente europeo è il luogo proprio della cristianità orientale, e in particolare ortodossa ...
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Pio IX, beato
Giacomo Martina
Giovanni Maria Mastai Ferretti, ultimo di nove figli, nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, dal conte Girolamo e da Caterina Solazzi, in una famiglia di agiati proprietari [...] ultimi casi di Romagna del d'Azeglio (1846), ne aveva parlato con laici e sacerdoti, era al corrente dei problemi dell'ora coazione. Montalembert (1810-1870) aveva una formazione vasta, europea: conosceva bene il mondo inglese, dove aveva passato i ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] che governa d'ora in poi il pensiero politico europeo; nella modernità l'autorità è quindi concepita negativamente, come disincantato con cui viene assunta l'ambiguità dell'autorità: in Parlamento e governo (1918) e in Il lavoro intellettuale come ...
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parlamento
parlaménto s. m. [der. di parlare2]. – 1. ant. L’atto, il fatto di parlare, e quindi conversazione, discorso in genere: stare in p.; tener p.; vani, inutili p.; dopo breve, lungo p.; Lo Patre onnipotente ... Al so figliol fa dolce...
esercito europeo
loc. s.le m. Esercito comune agli Stati membri dell’Unione europea. ◆ Al vertice informale dei 15 ministri della Difesa Ue (più i 10 dei Paesi che si apprestano a entrare nell’Unione) la questione del Comando o dei Comandi...