CASALI, Paolo
Gian Paolo Brizzi
Figlio di Michele e della romana Antonia Caffarelli, nacque a Bologna in data imprecisabile. Si trasferì a Roma con la famiglia all'inizio del sec. XVI e, rimasto ancora [...] Il rifiuto deciso dell'imperatore irrigidì ulteriormente Enrico VIII che incaricò il C. di comunicare a Roma il rifiuto del Parlamentoinglese ad offrire aiuti contro Solimano per il timore che questi fossero spesi in Italia.
Nell'aprile del 1530 il ...
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Naoroji, Dadabhai
Politico indiano (Bombay 1825-ivi 1917). Detto «il Grande Vecchio dell’India». Nato in una famiglia di sacerdoti parsi, visse per lunghi periodi a Londra, dove perorò la causa indiana. [...] leader della corrente moderata. Venne eletto membro del Consiglio legislativo di Bombay (1885-88) e deputato liberale al Parlamentoinglese (1892-95). Elaborò la teoria del drain, secondo la quale il dominio britannico, nonostante i numerosi effetti ...
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Figlia (Greenwich 1533 - Richmond 1603) di Enrico VIII e di Anna Bolena, fu dichiarata illegittima dopo l'esecuzione della madre, accusata di adulterio (1536). Educata insieme al fratellastro (Edoardo [...] nemici di E. e il centro di numerosi complotti contro la regina. La paura che la corona inglese fosse nuovamente minacciata spinse i parlamenti a rivolgere a E. frequenti petizioni affinché si sposasse al fine di assicurare la successione. Nessuna ...
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Statista (Huntingdon 1599 - Londra 1658). Puritano fervente, figlio di un nobile di campagna moderatamente agiato, deputato al parlamento (1628), vi sostenne con energia e poi, dopo una risolutiva crisi [...] con un corpo di soldati nella Camera; né miglior sorte ebbe il Parlamento Piccolo (o Barebone) nel 1653. C. era ormai l'unica rinunciava al titolo di re di Francia, contestato dai sovrani inglesi, per quello di re dei Francesi. E col trattato ...
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Filosofo (La Brède, Bordeaux, 1689 - Parigi 1755). Studiò presso gli oratoriani e si laureò in giurisprudenza a Bordeaux. Consigliere del parlamento di Bordeaux, nel 1716, dopo la morte di uno zio da cui [...] , polemica con Hobbes, rifiuto del dispotismo, difesa dei parlamenti come garanzia di libertà. Al 1725 risale un Traité général . si riferisce a due modelli, il governo costituzionale inglese e la monarchia francese, limitata dall'aristocrazia. In ...
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Economista, medico e matematico (Romsey, Hampshire, 1623 - Londra 1687). Fu il primo ad applicare con metodo la statistica ai fenomeni economici e, insieme con J. Graunt, si può considerare uno dei maggiori [...] di anatomia all'univ. di Oxford. Fu nominato medico generale dell'esercito inglese in Irlanda (1652) e, dopo la conquista dell'isola, fu da cariche pubbliche e fosse stato chiamato a parte del parlamento. Fu uno dei primi membri della Royal Society ( ...
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Figlia (Kensington 1819 - Osborne House, is. di Wight, 1901) di Edoardo, duca di Kent, quartogenito di Giorgio III, e di Vittoria Maria Luisa, figlia di Francesco di Sassonia-Coburgo. Divenuta imperatrice [...] riforma elettorale (1830-32) aveva aperto le porte del parlamento ai ceti industriali e commerciali, segnando la fine del predominio 1874-80) ebbe inizio l'ultima grande fase dell'imperialismo inglese, culminata con l'acquisto dell'isola di Cipro, l' ...
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Uomo di stato (Mount Stewart, Down, 1769 - North Craig, Kent, 1822). Deputato al parlamento irlandese (1790), nel 1796 divenne guardasigilli per l'Irlanda: seguace del Pitt, ne fece approvare al parlamento [...] la Gran Bretagna (1801), e passò così a far parte del parlamento di Londra. Presidente del Board of Control (1802), sostenne la del movimento liberale in Europa, rifiutò la partecipazione inglese alla conferenza di Troppau (1820), ma si riavvicinò ...
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Figlio (Londra 1633 - Saint-Germain-en-Laye 1701) di Carlo I e di Enrichetta Maria di Francia. Durante la guerra civile fu preso prigioniero a Fairfax (1646), ma riuscì a fuggire in Olanda e da qui in [...] diritto di successione: gli Exclusion Bills non passarono però ai parlamenti del 1679-81, e nel febbraio del 1685 G. salì (1690), con G. la casa Stuart lasciava il trono inglese. Nel corso del Settecento i suoi discendenti tentarono, senza successo ...
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Statista e storico inglese (Dinton, Wiltshire, 1609 - Rouen 1674); nominato consigliere privato e cancelliere dello scacchiere da Carlo I (febbr. 1642), rappresentò il re nelle trattative con il parlamento. [...] La sua tattica conciliante fu però disapprovata sia dall'esercito regio sia dal re. Dopo l'esecuzione di questo, nel dic. 1651 raggiunse Carlo II a Parigi, e ne divenne il principale consigliere: suo è ...
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parlamento
parlaménto s. m. [der. di parlare2]. – 1. ant. L’atto, il fatto di parlare, e quindi conversazione, discorso in genere: stare in p.; tener p.; vani, inutili p.; dopo breve, lungo p.; Lo Patre onnipotente ... Al so figliol fa dolce...
inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...