Generale inglese (Denton 1612 - Nun Appleton 1671). Allo scoppio della guerra civile si schierò a favore del Parlamento, combattendo le forze realiste dello Yorkshire (Marston Moor, 1644). Generalissimo [...] dal genn. 1645, riorganizzò l'esercito che fu poi chiamato di "nuovo modello" e sconfisse Carlo I a Naseby (14 giugno 1645). Benché non fosse contrario, in linea di principio, a un accordo con gli Stuart, ...
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Uomo politico inglese (Greenwich 1614 - Eltham 1657); condannato (1638) per aver diffuso un libello contro il clero anglicano, fu liberato per intervento di Cromwell (1640). Entrato nell'esercito del parlamento [...] (1642), si dimise nel 1645 dopo aver avversato il predominio dei presbiteriani. Capo del partito democratico dei levellers, fautore di una maggiore libertà di coscienza e di numerose riforme politiche ...
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Uomo politico inglese (1638-1709). Primogenito di Edward, entrò nel parlamento nel 1661. Nel 1680 divenne consigliere privato e, all'assunzione al trono di suo cognato Giacomo II (1685), ministro del Sigillo [...] privato e, nel settembre, luogotenente d'Irlanda. Protestante e tory, la sua influenza a Dublino fu offuscata da quella del comandante in capo, il cattolico Tyrconnel che, nel 1687, lo sostituì. Nel 1688, ...
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Uomo politico inglese (Londra 1594 - Chalgrove 1643), cugino di O. Cromwell. In parlamento (1621) fu tenace oppositore di Carlo I. Nel 1636 si rifiutò di pagare l'imposta navale "Ship-money" di venti sterline, [...] . Arrestato, processato (1637) e condannato, divenne il simbolo dell'opposizione a Carlo I. Fu perciò uno dei cinque membri del parlamento il cui tentativo di arresto da parte del re (1642) costituì la causa immediata della guerra civile. Nel 1643 fu ...
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Uomo politico inglese (n. 1730 - m. Londra 1782). Primo ministro whig nel 1765-76, abrogò (1766) lo Stamp act imposto alle colonie nordamericane dal suo predecessore C. Grenville, riaffermando tuttavia [...] suo segretario dal 1765; nel suo breve secondo governo (marzo-luglio 1782), interrotto dalla morte, fece approvare dal parlamento il programma sulla limitazione dei poteri del sovrano redatto da E. Burke, e ottenne l'indipendenza legislativa per il ...
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Avvocato e uomo politico inglese (Ashburton 1731 - Exmouth 1783); nel 1763 si distinse nella difesa di John Wilkes contro le persecuzioni di Giorgio III. Eletto deputato whig nel 1768, fu sempre all'opposizione, [...] barone. Abile oratore, presentò nel 1780 una celebre mozione per limitare l'influenza della Corona sulla Camera dei Comuni, e si oppose energicamente al corrotto sistema delle sinecure e delle pensioni, con cui Giorgio III influenzava il parlamento. ...
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Uomo politico inglese (Hogsthorpe 1869 - Stallingborough, Grimsby, 1951); liberale, medico di professione, entrò nel Parlamento nel 1910; nel 1916 succedette a Lloyd George come ministro delle Munizioni; [...] nel 1918 ministro della Ricostruzione, dal 1919 al 1921 della Sanità e infine, nel 1930-31, dell'Agricoltura: di idee ardite, attuò provvedimenti assai discussi, fra cui (1918) quello relativo al sussidio ...
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Ammiraglio inglese (1615 circa - 1671 o 1672). Fu fedele al Parlamento nel conflitto con Carlo I e il Cromwell lo compensò affidandogli un comando sulle coste d'Irlanda (1649); fu poi (1651-52) alle dipendenze [...] del Blake nelle Antille. Scoppiata la prima guerra anglo-olandese, sostenne con esito incerto uno scontro col De Ruyter dinanzi a Plymouth (16 ag. 1652). Invitato in Svezia, tornò dopo la Restaurazione ...
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Prelato inglese (n. 1101 - m. Winchester 1171); vescovo di Winchester (1129), fu nel 1139 nominato legato pontificio in Inghilterra. Nel 1135 aveva aiutato il fratello Stefano, conte di Blois, a cingere [...] posizione di rilievo anche sotto Enrico II, e nel conflitto tra il re e Tommaso Becket, per le costituzioni di Clarendon, si pronunciò, nel parlamento di Northampton (1165), contro l'arcivescovo, ma non partecipò alle fasi più violente del dissidio. ...
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Giurista e statista inglese (n. 1540 circa - m. 1617); membro del Parlamento e della Camera dei Lord, prese parte al processo di Maria di Scozia (1586). Nel 1592 procuratore generale, lord del Sigillo [...] dal 1596, fu consigliere della regina Elisabetta e una delle maggiori personalità della Corte. Con Giacomo I, che lo nominò lord cancelliere (1603), fu fautore dell'unione d'Inghilterra e Scozia, si oppose ...
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parlamento
parlaménto s. m. [der. di parlare2]. – 1. ant. L’atto, il fatto di parlare, e quindi conversazione, discorso in genere: stare in p.; tener p.; vani, inutili p.; dopo breve, lungo p.; Lo Patre onnipotente ... Al so figliol fa dolce...
inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...