Saggista, drammaturgo, giornalista e uomo politico inglese (Dublino 1672 - Carmarthen 1729); frequentò l'univ. di Oxford senza laurearsi, entrando poi (1694) nell'esercito come cadetto delle Life Guards. [...] sediziosa (nell'opuscolo The crisis, 1714, attaccato da J. Swift, patrocinava la successione degli Hannover) e fu espulso dal parlamento (1714). Diresse altri giornali di breve durata (The Lover, The Reader); ma con l'avvento di Giorgio I godette di ...
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Uomo politico e pubblicista inglese (Penshurst, Kent, 1622 - Londra 1683). Secondogenito di Robert S., conte di Leicester, viaggiò da giovane in Europa e fu in Francia e in Italia. Scoppiata la guerra [...] concerning gouvernment (post., 1698), scritti contro il Patriarcha di R. Filmer, risalgono al 1681, quando fu sciolto l'ultimo parlamento di Carlo II: S. vi espone con vigore quella che sarà l'ideologia whig della seconda Rivoluzione, la monarchia ...
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Ammiraglio e generale inglese (Praga 1619 - Londra 1682), figlio terzogenito di Federico V di Boemia elettore palatino e di Elisabetta Stuart. Trascorse la giovinezza in Olanda, dove la famiglia era stata [...] nello stesso anno in Inghilterra allo scoppio della rivoluzione inglese e ricevuto da Carlo I il comando della Bristol, fu allontanato dal comando e quindi (1647) costretto dal parlamento a lasciare l'Inghilterra. Carlo I lo richiamò, affidandogli il ...
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Famiglia inglese, segnalatasi nella storia parlamentare dei secc. 16º e 17º. William (m. 1308) fu il capostipite della famiglia. Da Thomas W. conte di Strafford (v.), del ramo primogenito, discendono gli [...] sulla successione. Il fratello Peter W. (v.) difese la libertà parlamentare, suo figlio Thomas (1568-1623), rappresentante di Oxford, fu in parlamento oppositore delle prerogative reali. Il nipote Sir Peter, sceriffo dell'Oxfordshire, membro del ...
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Scrittrice islandese (Neskaupstadhur, Islanda orient., 1930 - Reykjavík 2004). Insegnante, giornalista, attiva nel movimento femminista islandese a partire dalla fine degli anni Sessanta e militante socialista, [...] ), dove si laureò in letteratura angloamericana e in antico inglese, e successivamente a Oxford (1952-53), dove seguì corsi di letteratura islandese antica. Membro del Parlamento islandese (1971-79), si impegnò nelle principali associazioni culturali ...
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Erudito, giurista e uomo politico (Salvington, Sussex, 1584 - Londra 1654). Giudice nel 1604, dedicò i suoi primi studî alla storia giuridica inglese (Titles of honour, 1614; History of tythes, 1618, opera [...] Entrato presto in politica, divenne il capo morale del partito legalitario, che intendeva promuovere le libertà inglesi e l'autorità del parlamento in base alle leggi esistenti, senza innovazioni, ma per via di sola interpretazione. Dopo essere stato ...
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Uomo politico inglese (Bishop's Stortford, Hertfordshire, 1853 - Muizenberg, Città del Capo, 1902). A sedici anni si trasferì nella fattoria del fratello nel Natal, ove, interessatosi all'attività di scoperta [...] politica e imprenditoriale in Sudafrica, e nel 1881 fu eletto al parlamento della Colonia del Capo. Con l'intento di creare una grande colonia sudafricana sotto l'autorità inglese, primo passo verso la realizzazione del suo sogno di estendere l ...
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Famiglia inglese. Capostipite fu William H. (o Haward), giudice per il Norfolk, chiamato al parlamento nel 1295. Il figlio, Sir John (m. 1331), servì con Edoardo II nelle campagne di Scozia e di Francia, [...] di lui, Thomas conte di Surrey, fatto prigioniero da Enrico VII e poi perdonato (1489), fu al servizio dei Tudor, comandò le forze inglesi a Flodden (1512) e riebbe il titolo di duca di Norfolk (1514); morì dieci anni dopo. Il figlio Thomas, 3º duca ...
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Famiglia inglese, discendente da un ricco mercante di Ravensrode, William, stabilitosi a Hull (m. 1324). I suoi figli Richard (m. 1345) e William (m. 1366), creditori di Edoardo III, si trasferirono a [...] , fu fatto barone dello scacchiere e cavaliere; Michael, suo primogenito, barone e membro del parlamento (1366), fu custode di Riccardo II (1381) e negoziò il matrimonio del re con Anna di Boemia; nel 1383 fu nominato cancelliere e nel 1385 conte ...
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Uomo politico inglese (Debden, Newport, 1613 - Londra 1662), figlio di Henry. Puritano, fu per qualche tempo nel Massachusetts (1635-37). Entrato nell'amministrazione, nominato cavaliere nel 1640, divenne [...] per la sua concezione della tolleranza religiosa e della libertà di coscienza, ruppe con lui allo scioglimento del Lungo Parlamento, divenendo il leader del Rump Parliament. Dal luglio al dic. 1656 fu tenuto prigioniero a Caris brooke Castle. Tra ...
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parlamento
parlaménto s. m. [der. di parlare2]. – 1. ant. L’atto, il fatto di parlare, e quindi conversazione, discorso in genere: stare in p.; tener p.; vani, inutili p.; dopo breve, lungo p.; Lo Patre onnipotente ... Al so figliol fa dolce...
inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...