Figlia (Greenwich 1516 - Londra 1558) di Enrico VIII e di Caterina d'Aragona, dopo che la madre fu caduta in disgrazia visse soprattutto presso la sorellastra Elisabetta. Costretta a riconoscere l'Atto [...] di Spagna, da cui non valsero a distoglierla l'opposizione del parlamento e le rivolte del paese, favorì una politica di palese , mentre si faceva più tesa la resistenza della classe media inglese, la cui ricchezza era non di rado fondata su terre ...
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Uomo politico e militare inglese (n. Calton Hall, Yorkshire, 1619 - m. 1683). Nelle file puritane fin dall'inizio del dissenso tra il parlamento e il re, partecipò alla guerra civile mettendo a disposizione [...] la durata dell'incarico a sei mesi. Rientrato a Londra, fu sostenitore di Cromwell nei suoi contrasti con il Lungo parlamento, ma si oppose alla progettata assunzione al trono di Cromwell e fu così allontanato dalle cariche. Comprendendo il pericolo ...
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Uomo di stato inglese (Londra 1757 - ivi 1844); intransigente tory, deputato dal 1784 (nel 1789-1801 speaker della Camera), divenne primo ministro alla caduta di Pitt (1801-1804) e concluse la pace di [...] conservazione sociale opponendosi alla libertà di stampa e all'opinione liberale che reclamava la riforma del Parlamento. Reprimendo severamente le agitazioni operaie (massacri di Manchester, 1819), contribuì ad aggravare la pericolosa divisione tra ...
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La piccola nobiltà inglese. Formatasi a partire dall’età medievale, con l’acquisto di terre dagli aristocratici, ne facevano parte ricchi latifondisti e piccoli proprietari terrieri, distinguibili dai [...] realtà vanno visti gli schieramenti della g. nella guerra civile del 17° sec.: i fautori del re o del parlamento furono una ridotta minoranza, rispetto a una maggioranza le cui tendenze moderate spingevano ad assumere una posizione di neutralità tra ...
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Uomo politico (Dundee, Scozia, 1795 - Toronto, Canada, 1861). Emigrato nel Canada (1820), durante l'agitazione contro il regime coloniale inglese e per un governo rappresentativo canadese, appoggiò il [...] di là i Canadesi; arrestato per violazione delle leggi di neutralità, fu imprigionato per 18 mesi (1839). Liberato, rimase negli USA, dove collaborò al New York Tribune. Rimpatriò con l'amnistia del 1849 e fu deputato al parlamento (1851-58). ...
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Uomo politico inglese (Londra 1879 - ivi 1924); deputato liberale (1906-22), dal 1910 al 1914 sottosegretario per l'India, poi ministro delle Munizioni (1916). Dal 1917 al 1922 segretario di stato per [...] , col quale si proponevano riforme costituzionali per una più larga partecipazione degli Indiani al governo. L'anno dopo il parlamento approvava il suo Government of India act, che divideva il potere tra il Civil Service britannico e i rappresentanti ...
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Uomo politico inglese (Londra 1770 - ivi 1828), figlio di Charles; sostenitore di Pitt, fu deputato ai Comuni (1790-1808). Negoziò con la Francia la pace di Amiens (1802); divenne poi ministro con Pitt, [...] primo ministro (1812-27). Lasciò l'iniziativa in politica estera a Castlereagh e a Canning, imponendo all'interno un retrogrado regime autoritario; sospese (1817) l'Habeas corpus e impose (1819) al parlamento i sei atti contro le agitazioni operaie. ...
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Naseby, battàglia di Durante la guerra civile inglese, battaglia combattuta (giugno 1645) tra l'esercito del parlamento guidato da O. Cromwell e da T. Fairfax (1612-1671) e le truppe di re Carlo I; oltre [...] che alla superiorità numerica, la vittoria dei primi fu dovuta al particolare addestramento delle truppe di Cromwell ...
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Araldica
Parte dello scudo (➔ pezze).
Diritto
C. dello Stato Organo generalmente monocratico (re o presidente, a seconda che si tratti di c. monarchico o repubblicano), che ha la funzione peculiare di [...] dalle tre grandi rivoluzioni dell’età moderna (inglese, statunitense, francese), specialmente con l’ (cosiddetti giudici aggregati) estratti a sorte da un elenco che il Parlamento redige, in seduta comune, ogni nove anni tra tutti coloro che ...
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Storico e uomo politico francese (Verneuil, Seine-et-Oise, 1805 - Cannes 1859), tra i maggiori esponenti del liberalismo ottocentesco. Autore di studi sulla democrazia e sulla società americane (De la [...] costituzione, ma le sue proposte (parlamento bicamerale, elezione indiretta del presidente, Barrot ministro degli Esteri (giugno 1849), T. perseguì una politica filo-inglese e anti-austriaca: la sua azione diplomatica favorì la Turchia, la ...
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parlamento
parlaménto s. m. [der. di parlare2]. – 1. ant. L’atto, il fatto di parlare, e quindi conversazione, discorso in genere: stare in p.; tener p.; vani, inutili p.; dopo breve, lungo p.; Lo Patre onnipotente ... Al so figliol fa dolce...
inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...