Denominazione generica, usata soprattutto in passato, di due grandi regioni, assolutamente distinte l’una dall’altra e accomunate nell’unico nome in conseguenza di un equivoco di navigatori e di geografi: [...] dal 1616, avendone alla fine la meglio. Nel 1784, un decreto del Parlamento britannico (India Act, di W. Pitt) pose la Compagnia sotto il controllo del governo inglese, per limitarne l’autonomia e contrastare la corruzione dei suoi funzionari. Alla ...
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Figlio (Bordeaux 1367 - Pontefract 1400) di Edoardo il Principe Nero, nipote e successore (1377) di Edoardo III, durante la sua minorità il consiglio di reggenza fu esautorato da Giovanni di Gaunt (1340-1399), [...] evitando ogni apparenza di vendetta, un periodo di scrupolosa amministrazione e di accordo col parlamento: fu allora conclusa la pace con Francia e Scozia e consolidata la posizione inglese in Irlanda (1394-95). Ma dopo otto anni (1397), R. si sentì ...
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Statista, poeta e filosofo inglese (Eyton-on-Severn 1583 - Londra 1648). Volontario nell'esercito del principe d'Orange (1614), ambasciatore a Parigi (1619) , diede importanti contributi alla storia del [...] Membro del consiglio reale per la guerra (1632), abbandonò durante la guerra civile la causa del re e si sottomise al parlamento (1644).
Opere e pensiero
La sua opera poetica, non molto voluminosa, lo colloca nel gruppo dei poeti "metafisici", tra i ...
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Uomo politico inglese (Londra 1593 - ivi 1641). Venne eletto due volte ai Comuni (1614 e 1628) nelle fila dell’opposizione; passò poi a sostenere il potere regio dopo che Carlo I aveva accettato la Petition [...] I in Inghilterra nel 1639, creato conte di Strafford nel 1640, nello stesso anno convinse il re a convocare il parlamento per ottenere i mezzi necessarî a riprendere la lotta contro i presbiteriani scozzesi, insorti a difesa delle proprie libertà ...
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Statista inglese (Londra 1749 - Chiswick 1806). Liberale, fu segretario di Stato per gli Affari esteri (1782-83) e riconobbe l'indipendenza delle colonie americane. Promosse l'abolizione della schiavitù [...] . Nel 1797 si ritrasse dall'attività parlamentare e politica, per un periodo di studi; tre anni dopo rientrava in parlamento, dove assisteva alla caduta del suo grande competitore, il Pitt, al nuovo indirizzo di accostamento alla Francia e alla ...
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Saggista, drammaturgo, giornalista e uomo politico inglese (Dublino 1672 - Carmarthen 1729); frequentò l'univ. di Oxford senza laurearsi, entrando poi (1694) nell'esercito come cadetto delle Life Guards. [...] sediziosa (nell'opuscolo The crisis, 1714, attaccato da J. Swift, patrocinava la successione degli Hannover) e fu espulso dal parlamento (1714). Diresse altri giornali di breve durata (The Lover, The Reader); ma con l'avvento di Giorgio I godette di ...
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Uomo politico e pubblicista inglese (Penshurst, Kent, 1622 - Londra 1683). Secondogenito di Robert S., conte di Leicester, viaggiò da giovane in Europa e fu in Francia e in Italia. Scoppiata la guerra [...] concerning gouvernment (post., 1698), scritti contro il Patriarcha di R. Filmer, risalgono al 1681, quando fu sciolto l'ultimo parlamento di Carlo II: S. vi espone con vigore quella che sarà l'ideologia whig della seconda Rivoluzione, la monarchia ...
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Ammiraglio e generale inglese (Praga 1619 - Londra 1682), figlio terzogenito di Federico V di Boemia elettore palatino e di Elisabetta Stuart. Trascorse la giovinezza in Olanda, dove la famiglia era stata [...] nello stesso anno in Inghilterra allo scoppio della rivoluzione inglese e ricevuto da Carlo I il comando della Bristol, fu allontanato dal comando e quindi (1647) costretto dal parlamento a lasciare l'Inghilterra. Carlo I lo richiamò, affidandogli il ...
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Famiglia inglese, segnalatasi nella storia parlamentare dei secc. 16º e 17º. William (m. 1308) fu il capostipite della famiglia. Da Thomas W. conte di Strafford (v.), del ramo primogenito, discendono gli [...] sulla successione. Il fratello Peter W. (v.) difese la libertà parlamentare, suo figlio Thomas (1568-1623), rappresentante di Oxford, fu in parlamento oppositore delle prerogative reali. Il nipote Sir Peter, sceriffo dell'Oxfordshire, membro del ...
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Erudito, giurista e uomo politico (Salvington, Sussex, 1584 - Londra 1654). Giudice nel 1604, dedicò i suoi primi studî alla storia giuridica inglese (Titles of honour, 1614; History of tythes, 1618, opera [...] Entrato presto in politica, divenne il capo morale del partito legalitario, che intendeva promuovere le libertà inglesi e l'autorità del parlamento in base alle leggi esistenti, senza innovazioni, ma per via di sola interpretazione. Dopo essere stato ...
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parlamento
parlaménto s. m. [der. di parlare2]. – 1. ant. L’atto, il fatto di parlare, e quindi conversazione, discorso in genere: stare in p.; tener p.; vani, inutili p.; dopo breve, lungo p.; Lo Patre onnipotente ... Al so figliol fa dolce...
inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...