PIETRO da Ferentino
Andrea Tilatti
PIETRO da Ferentino (Pietro Gera). – Pietro da Ferentino, futuro patriarca d’Aquileia, deve essere distinto dall’omonimo zio, suddiacono papale e canonico di York [...] ecclesiastico aquileiese.
Fra le prime azioni del vicario generale e del patriarca stesso, ci furono alcune convocazioni del parlamento della patria friulana, intese a cercare di istituire mediazioni e legami con l’aristocrazia e le comunità locali ...
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diaspora
Raffaele Savigni
La dispersione degli Ebrei in tutto il mondo
Dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme (70 d.C.) gli Ebrei si sono dispersi in tutto il mondo. Per alcuni secoli essi sono [...] trovare un focolare nazionale per gli Ebrei dispersi nel mondo. Dopo la fondazione dello Stato di Israele (1948), il Parlamento ha approvato la cosiddetta legge del ritorno (1950), che consente a ogni ebreo della diaspora e a ogni discendente anche ...
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CORCADI (Conradi, Corradi), Pietro
Luisa Miglio
Nacque probabilmente a Bolsena (Viterbo) nella seconda metà del sec. XIII.
Le fonti letterarie non riportano alcuna notizia sull'infanzia e la fanciullezza [...] era sempre grande. A Bolsena la prima scomunica fu pubblicata il 3 agosto sulla piazza di S. Cristina innanzi al Parlamento convocato dal vicario; una seconda scomunica, quella lanciata da Avignone il 15 sett. 1324 mediante la bolla Dudum pro eo ...
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AGLIARDI, Antonio
Fausto Fonzi
Nato a Cologno al Serio (Bergamo) il 4 sett. 1832, studiò nel seminario romano, e nel 1855 si fece apprezzare sostenendo una disputa con il p. C. Passaglia. Nel 1862 si [...] Canonico ed altri) desiderosi di conciliazione fra Stato e Chiesa. Si parlò in quel tempo di un "quartetto", composto dall'A., da Galimberti con il governo tedesco; e di lui già si parlava come di un "contrappeso" al segretario di stato, cardinale ...
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PICCOLOMINI, Giacomo
Federico Ruozzi
PICCOLOMINI (Amadori Piccolomini), Giacomo. – Nacque il 31 luglio 1795 a Siena, da Giulio Cesare Amadori Piccolomini e Giovanna Jackson. Fu il secondogenito di sei [...] il 17 agosto 1861, cinque mesi dopo la proclamazione di Vittorio Emanuele II come re d’Italia dal primo Parlamento italiano. La salma venne esposta nella chiesa senese di S. Giovanni, dove vennero celebrati i funerali, e fu sepolto temporaneamente ...
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BERTRANDO di Meychones (Meissenier)
Ingeborg Walter
Nacque all'inizio del sec. XIV, probabilmente a Cahors, figlio o almeno stretto parente di Hugues de Meychones, nipote del cardinale Bertrand du Poujet, [...] goduto il favore e la protezione del duca.
B. viene ricordato per l'ultima volta il 5 giugno 1362 in occasione del solenne parlamento tenuto a Napoli da Giovanna I. Morì a Napoli il 30 ott. 1362 e fu sepolto nella cattedrale della città.
Fonti e Bibl ...
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Il complesso di progetti e sforzi per l’unità dei cristiani (più spesso movimento ecumenico). Già dal Medioevo, in seguito alle divisioni manifestatesi in seno al cristianesimo, ci furono tentativi d’unione, [...] legge sulla libertà religiosa di tendenza restrittiva nei confronti delle Chiese cristiane non ortodosse – approvata nel 1997 dal Parlamento russo e sostenuta di fatto dal patriarcato di Mosca – non facilita il dialogo ecumenico. Un testo congiunto ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] dei poteri costituiti.
Religione
Nella storia del cristianesimo, si parla di r. a proposito di quei movimenti, già con Anna Bolena, nell’atto di supremazia fatto approvare in Parlamento (1534), con il quale il re era «accettato e riconosciuto ...
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vescovo Nel cristianesimo primitivo e in molte Chiese cristiane non cattoliche, il capo di una comunità di fedeli, in posizione più elevata rispetto agli altri ordini del ministero ecclesiastico. Nella [...] , occupato il Northumberland e Durham, imposero al sovrano il trattato di Ripon (1640), il cui adempimento nelle clausole finanziarie, da parte del re, portò alla convocazione del Parlamento, che nel 1641 accolse tutte le richieste degli Scozzesi. ...
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Le riviste del secondo dopoguerra
Daniela Saresella
Gli anni della ricostruzione
Il Novecento è stato definito il secolo delle riviste1, e ciò trova conferma nel secondo dopoguerra quando sulle pagine [...] era governata dal caso e non da un principio di causa-effetto e di conseguenza non esisteva più necessità di parlare di destino, di mistero e di Dio74. La rivista di Cl intendeva confutare tali affermazioni ‘laiciste’ mettendo in discussione il ...
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parlamento
parlaménto s. m. [der. di parlare2]. – 1. ant. L’atto, il fatto di parlare, e quindi conversazione, discorso in genere: stare in p.; tener p.; vani, inutili p.; dopo breve, lungo p.; Lo Patre onnipotente ... Al so figliol fa dolce...
parlando
ger. (di parlare) e s. m., invar. – Nella musica vocale (soprattutto nell’opera buffa), didascalia con cui si prescrive un canto che si avvicini alla recitazione e al linguaggio parlato; più raram. usata nella musica strumentale al...