DI CHIARA, Stefano
Mario Condorelli
Nato a Palermo nel dicembre del 1752 da Giuseppe e da Antonia Clementi, in una modesta famiglia che non vantava tradizioni intellettuali, fu nondimeno dal padre indirizzato [...] del capitolo cattedrale di Palermo, investito di un beneficio di regio patronato che attribuiva il diritto di sedere in Parlamento.
Frattanto aveva avuto modo di incontrare personaggi e di vivere esperienze che si rivelarono determinanti al fine di ...
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JACOBINI, Ludovico
Carlo M. Fiorentino
Nacque a Genzano, presso Roma, il 6 genn. 1832 da Raimondo, ricco proprietario terriero devoto al Papato, e da Ottavia Jacobini. Ricevuta la prima formazione al [...] degli ordini religiosi, non furono approvati dal Parlamento. Bisognava, però, ricostituire quel clima di del partito cattolico in cambio dell'impegno a reclamare nel Parlamento prussiano l'abolizione delle leggi di maggio e la revisione ...
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DEL BUFALO, Innocenzo
Bernard Barbiche
Appartenente ad un'antica famiglia patrizia originaria di Pistoia, nacque a Roma nel 1565 o '66, secondogenito di Tommaso e di Silvia de' Rustici.
Il padre esercitò [...] di Trento (condizione posta da Clemente VIII all'assoluzione concessa al re nel 1595) e il richiamo dei gesuiti, banditi dal Parlamento di Parigi in seguito all'attentato commesso nel 1594 da Jean Chastel contro la persona del re. Il nunzio doveva ...
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CHIERICI, Gaetano
Marina De Marinis
Nacque a Reggio Emilia il 24 sett. 1819 da Nicola, capousciere del municipio di Reggio, e da Laura Gallinari. Ultimo di undici figli, fu avviato agli studi artistici [...] , con lo scopo di creare una piattaforma di azione anche politica, in vista di una sua prossima candidatura al Parlamento italiano. Il C., sebbene non concordasse pienamente con lo spirito della Società, a cui per vari motivi - lucidamente esposti ...
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ALEPUS (Alapsius, Alapus, Salparus, Salepusius, Salapusius), Salvatore Alessio
Giuseppe Alberigo
Nacque a Morella (Valencia) nel 1503 da Gabriele e da Caterina MancaPio, ambedue nobili. Educato a Valencia, [...] Nel 1543, quando ormai risiedeva sicuramente a Sassari, suscitò le lamentele della città, i cui rappresentanti nel parlamento regionale chiesero che si istituisse una prebenda per un predicatore, dato che l'arcivescovo non predicava personalmente. Il ...
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(XV, p. 354; App. IV, I, p. 796)
Filosofie orientali in Occidente. − Un'analisi della fortuna delle f. e delle religioni orientali nel dopoguerra in Occidente (Europa e Stati Uniti) non può prescindere [...] un esito che prefigura quel che avverrà, in modo più massiccio, nel periodo postbellico. La presenza attiva al Parlamento di rappresentanti significativi di queste tradizioni si tradusse, al di là del loro successo personale presso il grande pubblico ...
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L'e., inteso soprattutto come espressione di religione professata, è sostanzialmente ancora oggi quel fenomeno etico-religioso che, derivato dall'Antico Testamento, trovò formulazione e definitiva sistemazione [...] in quale misura, determinare mutamenti essenziali rispetto alla formula costituzionale conferitale dalla Halakhāh storica? Inoltre, se il parlamento, che è un istituto essenziale in ogni stato democratico, non è autorizzato a legiferare e ad emanare ...
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I cenacoli intellettuali/1: ricerca religiosa e crisi modernista
Fabio Milana
Intellettuali e cultura religiosa
Proponendo panoramiche sue Riflessioni sulla cultura religiosa in Italia sul «Ragguaglio [...] 61 Cfr. V. Paglia, Gli studi al Seminario, cit., p. 216; L. Bedeschi, Il modernismo italiano, cit., pp. 172-173, parla di «quaderni intitolati Esercizi di critica storica che poi costituiscono le esercitazioni assegnate in un primo tempo da monsignor ...
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COLONNA (de Columpna, de Columnis), Giovanni
Norbert Kamp
Appartenente alla nobile famiglia romana che nel corso del sec. XIII forni alla Chiesa alcuni cardinali e al Comune di Roma vari senatori, nacque [...] Chiesa romana. La richiesta poi di trasferire le decime autorizzate dal papa a banche italiane incontrò l'opposizione unanime del Parlamento. La missione inglese risultò un fallimento in tutti i sensi, anche se Enrico III nel marzo del 1257 congedò ...
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BILHÈRES DE LAGRAULAS (spesso, erroneamente, Villier de la Groslaye), Jean
Gerhard Rill
Nato intorno al 1430 in Fezensac (Guascogna), dove la sua famiglia si era stabilita fin dal sec. XIV, il B. entrò [...] a proposito di questa missione, un risultato positivo si può però dedurre dal fatto che il re nominò il B. consigliere al Parlamento di Parigi, dove fu presentato e prestò giuramento il 13 nov. 1475. Nel 1482, invece, subì un insuccesso, quando per ...
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parlamento
parlaménto s. m. [der. di parlare2]. – 1. ant. L’atto, il fatto di parlare, e quindi conversazione, discorso in genere: stare in p.; tener p.; vani, inutili p.; dopo breve, lungo p.; Lo Patre onnipotente ... Al so figliol fa dolce...
parlando
ger. (di parlare) e s. m., invar. – Nella musica vocale (soprattutto nell’opera buffa), didascalia con cui si prescrive un canto che si avvicini alla recitazione e al linguaggio parlato; più raram. usata nella musica strumentale al...