Uomo politico inglese (n. 1781 - m. Dublino 1847); prima lord Duncannon, dal 1844 conte di B., fu al Parlamento sin dal 1805 come liberale, facendovisi sostenitore dei diritti dei cattolici e della riforma [...] parlamentare. Ebbe incarichi al ministero degl'Interni. Lord luogotenente per l'Irlanda (1846), tenne l'ufficio con generale soddisfazione ...
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Uomo politico iraniano (Teheran 1882 - Ahmadābād 1967). Dopo gli studi di diritto in Francia e Svizzera fu eletto al parlamento iraniano (1925). Si oppose alla nomina di Rezā Khān a scià di Persia e quando [...] dalla vita politica. Con l'arrivo al trono di Mohammad Reza Pahlavi, figlio del precedente, M. tornò a sedere in parlamento nelle file dei nazionalisti (1942). Divenne capo del Fronte nazionale e fu nominato primo ministro (1951) a seguito dell ...
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Uomo di stato austriaco (Elberfeld 1789 - Vienna 1860); fondò a Trieste il Lloyd austriaco. Nel 1848 entrò nel parlamento tedesco di Francoforte e in seguito, come ministro del Commercio, nel gabinetto [...] austriaco, ove rimase fino al 1851. Nel 1855 fu chiamato a reggere le finanze austriache in un periodo difficilissimo. Coinvolto in un processo per malversazione, bruscamente congedato dall'imperatore, ...
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Magistrato e statista (Autun 1540 - Parigi 1622 circa). Alunno di I. Cuiacio, consigliere (1572), poi presidente (1579) del parlamento della Borgogna e infine di Parigi, militò nel partito della Lega ma [...] cercò sempre una conciliazione con Enrico IV. Questi, al suo avvento, lo adoperò in importanti missioni; partecipò ai negoziati che prepararono il trattato di Vervins, e dal 1607 al 1609 fu ambasciatore ...
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Scrittore e uomo politico ungherese (n. nella contea di Zala 1823 - m. Budapest 1898); varie volte membro del parlamento magiaro, si dedicò alla letteratura e agli studî storici. Pubblicò i diarî e una [...] biografia del conte S. Széchenyi (1884-96). Compose alcuni drammi: Strafford (1865); Stuart Mária Skothonban ("M. S. in Scozia", 1865); Cromwell, vagy a nagyság átka, ("Cromwell, o il prezzo della grandezza", ...
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Uomo di stato australiano (Llansantffraid, Montgomeryshire, 1864 - Sydney 1952). Emigrato in Australia a vent'anni; eletto al primo parlamento federale, nel 1904 fu nominato ministro degli Esteri. Nel [...] 1915 divenne presidente del Consiglio. Espulso dal partito laburista perché fautore della coscrizione, restò nondimeno presidente del Consiglio sino al 1923. In politica internazionale fu in contrasto, ...
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Uomo politico inglese (Orchard-Wyndham, Somerset, 1687 - Well 1740); tory durante il regno della regina Anna, entrò in parlamento (1710) e divenne segretario per la guerra (1712). Legato a Bolingbroke, [...] presentò per conto di questo una legge che vietava ai non-conformisti l'insegnamento, in ostilità alla politica del conte di Oxford; la legge fu approvata nel 1714 ma abrogata nel 1718, nonostante la strenua ...
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Uomo politico inglese (n. 1530 circa - m. Londra 1596); membro dei Comuni (dal 1571), difese i diritti del parlamento contro l'invadenza delle prerogative reali. Dopo un suo discorso fu giudicato dalla [...] Star Chamber e imprigionato per un mese nella Torre; più tardi (1587) fu arrestato insieme con Sir A. Cope, promotore di una legge antiecclesiastica, da lui appoggiata con la presentazione di alcuni articoli ...
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Patriota e uomo politico (L'Aquila 1813 - Napoli 1887), avvocato; fu arrestato (1845) per le sue idee liberali. Deputato al parlamento napoletano del 1848, fu di nuovo arrestato nel giugno dello stesso [...] come il governo borbonico aveva predisposto, costrinsero la nave che li trasportava ad approdare in Irlanda. Deputato al parlamento italiano (1861-65), propose (1863) la dura legge per la repressione del brigantaggio nel Mezzogiorno; senatore dal ...
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Uomo politico e umanista inglese (Londra 1477 o 1478 - ivi 1535). Compiuti gli studî letterarî e giuridici a Oxford, fu membro del parlamento (1504); ricoprì poi varie cariche politiche e (1529) divenne [...] cancelliere del regno, ma dovette dimettersi (1532) perché si oppose alla tendenza di Enrico VIII di porsi a capo della Chiesa in Inghilterra e alla sua politica matrimoniale, e manifestò sempre apertamente ...
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parlamento
parlaménto s. m. [der. di parlare2]. – 1. ant. L’atto, il fatto di parlare, e quindi conversazione, discorso in genere: stare in p.; tener p.; vani, inutili p.; dopo breve, lungo p.; Lo Patre onnipotente ... Al so figliol fa dolce...
parlando
ger. (di parlare) e s. m., invar. – Nella musica vocale (soprattutto nell’opera buffa), didascalia con cui si prescrive un canto che si avvicini alla recitazione e al linguaggio parlato; più raram. usata nella musica strumentale al...