Uomo politico austriaco (Praga 1842 - Frauenthal, Stiria, 1907), fratello di Alois; fu prima ufficiale, quindi deputato al Landtag della Stiria (1873), membro della Camera dei rappresentanti (1876) e della [...] Camera dei signori di Vienna (1887). Nel 1883 fondò nel parlamento di Vienna il cosiddetto club di L. al quale aderirono tutti i deputati clericali obbedienti alla Curia romana; dal 1881 al 1886 vi capeggiò il nuovo partito clericale del Centro. ...
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Irlanda del Nord
Parte del Regno Unito; comprende la sezione nordorientale dell’Irlanda, cioè buona parte dell’Ulster, nome con cui a volte è indicata questa unità amministrativa. La separazione di sei [...] fu poi approvato per via referendaria contestualmente nell’I. del N. e nella Repubblica d’Irlanda. Nelle elezioni per il Parlamento (1998), le due forze emergenti furono l’Ulster unionist party di D. Trimble e il Roman catholic social democratic and ...
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Uomo politico italiano (Foggia 1893 - Massa Lombarda, Ravenna, 1955). Iscritto dal 1912 al PSI, nel 1921 fu tra i protagonisti della costituzione del PCd'I, di cui fu successivamente alla guida (1934-1936). [...] , incarico che mantenne fino al luglio dello stesso anno. Eletto all'Assemblea costituente, rappresentò il PCI in Parlamento a partire dal 1946, dedicandosi soprattutto alla elaborazione della politica agraria e alla sua realizzazione attraverso l ...
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Uomo politico, scrittore di politica ed economia (Exeter 1792 - ivi 1872). Collaboratore della benthamiana Westminster Review, libero scambista, fu fautore dell'emancipazione cattolica e dell'educazione [...] popolare: di questi problemi trattò largamente nei suoi scritti. Fu più volte al parlamento, ove presentò relazioni su missioni commerciali in Europa e in Siria; console a Canton nel 1849, governatore di Hongkong, la sua politica forte contribuì a ...
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Uomo politico romeno (n. 1807 - m. Bucarest 1862); dopo l'unione dei Principati romeni, fu incaricato dal principe A. G. Cuza della formazione del primo governo nazionale a Bucarest (24 gennaio 1862). [...] Massimo rappresentante dei conservatori romeni fece approvare dal parlamento una legge agraria che si opponeva alle aspirazioni più radicali della classe contadina. Nello stesso anno (8 giugno) fu assassinato da mano ignota. ...
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Uomo politico finlandese (Viipuri 1914 - Lohja 2000); vicepresidente (1946), poi presidente (1965-80) del Partito agrario (dal 1965 Partito del Centro), fu più volte ministro dell'Istruzione, degli Affari [...] Esteri e dell'Agricoltura; quindi primo ministro (1964-66), speaker del parlamento (1966-69), ministro delle Finanze (1972-75), dell'Agricoltura e Foreste (sett. 1976 - maggio 1977), viceprimoministro (maggio 1977-maggio 1979). ...
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I trattati firmati a Roma il 25 marzo 1957, istituenti la Comunità Economica Europea (CEE) e la Comunità Europea per l'Energia Atomica (EURATOM), rappresentarono, da una parte un primo sbocco al generale [...] l'unione europea".
Adesioni e associazioni. - L'ostilità di de Gaulle e dei gaullisti verso il rafforzamento del ruolo del Parlamento, della Commissione e di ogni organo internazionale era stata da essi collegata con la propria ostilità verso quell'e ...
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Commonwealth Nel linguaggio politico inglese, la comunità organizzata dei cittadini, la società politica. Ufficialmente il termine fu adottato nel periodo cromwelliano (1649-60) ed equivalse a ‘Repubblica’. [...] Dal 1688 accompagna la formulazione teorica dei rapporti fra sovrano, Parlamento e paese. La denominazione di British C. of Nations, usata a partire dagli anni 1920 per designare il «gruppo di nazioni dotate di autogoverno» nell’ambito dell’impero ...
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Uomo politico, magistrato e scrittore irlandese (m. Cavan 1842), importante nella storia delle dottrine economiche per un Essay on the principles of commercial exchanges (1804), in cui si fa una netta [...] distinzione tra bilancia commerciale e bilancia dei pagamenti. Sedette in parlamento, con interruzioni, dal 1807. Nel 1830 fu nominato barone. ...
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Farini, Luigi Carlo
Patriota e uomo politico (Russi, Ravenna, 1812 - Quarto di Genova 1866). Proveniente da una famiglia borghese di orientamento liberale, si iscrisse alla facoltà di Medicina di Bologna [...] tra qualche polemica, nel governo d’Azeglio. Convinto sostenitore della politica cavouriana assunse nel 1853 la direzione del «Parlamento» e poi del «Piemonte» che tenne fino al 1856, collaborando anche con alcune testate straniere come il «Morning ...
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parlamento
parlaménto s. m. [der. di parlare2]. – 1. ant. L’atto, il fatto di parlare, e quindi conversazione, discorso in genere: stare in p.; tener p.; vani, inutili p.; dopo breve, lungo p.; Lo Patre onnipotente ... Al so figliol fa dolce...
parlando
ger. (di parlare) e s. m., invar. – Nella musica vocale (soprattutto nell’opera buffa), didascalia con cui si prescrive un canto che si avvicini alla recitazione e al linguaggio parlato; più raram. usata nella musica strumentale al...