Storico (Parma 1876 - ivi 1925). Allievo di A. Crivellucci, seguace poi della scuola economico-giuridica, si occupò esclusivamente di storia parmense (Storia di Parma [1500-1534], 1899-1906; Guglielmo [...] du Tillot: un ministro riformatore del sec. 18º, in Archivio storico per le provincie parmensi, 1915-25, incompiuto) ...
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Incisore, pittore e miniatore (Parma 1551 - ivi 1623). Fu uno dei tanti fiacchi epigoni locali del Correggio. Rimangono di lui, tra l'altro, oltre ad alcune incisioni, affreschi nella cattedrale di Parma [...] (1585) e nella farmacia del chiostro di San Giovanni Evangelista nella stessa città ...
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Pittore (Parma 1533 - ivi 1608). Figlio del pittore Girolamo Mazzola-Bedoli, risente nelle prime opere dell'influsso del padre. Fu pittore mediocre, di segno scorretto e colore pesante. La maggior parte [...] delle sue opere si conserva nella galleria e nelle chiese di Parma. ...
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Podestà di Modena (1236), Parma (1238, 1247), Reggio (1240) e Genova (1250), detto "dei Denti" per la sproporzionata dentatura; capo dei guelfi di Parma, nel 1247 cacciò i ghibellini e nell'anno seguente [...] fu l'animatore della difesa della città contro Federico II ...
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Giurista (n. Parma inizî del sec. 13º - m. dopo il 1272); insegnò diritto a Parma, Modena e Padova; coprì varie cariche politiche. Ci resta di lui, oltre a scritti minori, una Margarita (altrimenti detta [...] Summula quaestionum), che esamina 42 questioni soprattutto di procedura ...
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Scultore (Felino 1807 - Parma 1849), allievo, a Firenze, di L. Bartolini tentò di superare il neoclassicismo accademico. Opere: statua del Petrarca nel tempietto di Selvapiana (1847); bassorilievo nella [...] lunetta del portale maggiore della chiesa della Steccata a Parma (1848), che conserva anche una sua Pietà (1845-49; terminata dai suoi allievi). ...
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Cardinale (Parma 1619 - ivi 1647). Figlio del duca Ranuccio I e di Margherita Aldobrandini, creato cardinale nel 1645, alla morte del fratello Odoardo (1646) fu con la cognata Margherita de' Medici reggente [...] del ducato di Parma per il nipote Ranuccio II; morì prima di aver preso possesso del cardinalato. ...
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Signore di Parma (n. 1303 circa - m. Milano 1364); riconquistò nel 1341, togliendola a Mastino della Scala, la signoria di Parma, perduta dal padre Giberto nel 1316; ma nel 1344 la vendette segretamente [...] a Obizzo d'Este. Fu protettore di letterati e il Petrarca gli dedicò il De remediis utriusque fortunae (1354-1366) ...
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Giurista (Bergamo 1919 - Parma 1985); prof. univ. dal 1948, ha insegnato diritto penale nelle università di Urbino, Parma, Pavia, e nella statale di Milano. Opere principali: Il possesso nel diritto penale [...] (1949); Reati di stampa (1951); Il diritto penale del fallimento (1955); Diritto penale. Parte generale (1966); Lineamenti di diritto penale valutario (1979) ...
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Musicista italiano (Parma 1880 - Roma 1968). Si formò a Parma ed esordì nel 1908 con le musiche di scena per La nave di G. D'Annunzio. Fin dai primi anni di attività operò nella direzione di un rinnovamento [...] Debora e Jaele (1922) su testo proprio. Molto vasta anche la produzione sinfonica e cameristica.
Vita
Studiò al conservatorio di Parma con T. Righi e G. Tebaldini. Nel 1909 fu nominato prof. di armonia e contrappunto al conservatorio di Firenze, del ...
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parma1
parma1 s. f. [dal lat. parma]. – Scudo rotondo di diametro poco inferiore a 1 m, che nell’antico esercito romano era in dotazione alla fanteria leggera e alla cavalleria. Anche, nome (lat. parma Thraecidĭca) dello scudo, non rotondo,...
parma2
parma2 s. m. [dal nome della città di Parma], invar. – Nel linguaggio corrente e fam., lo stesso che prosciutto di Parma: vorrei tre etti di p.; un panino col parma.