GHISI, Teodoro
Francesco Mozzetti
Nacque nel 1536 a Mantova, dove quello stesso anno il padre Ludovico, mercante originario di Parma, era stato "investito" dallo Spedale del possesso di una casa in [...] contrada del Cigno, poi riconfermato al G. nel 1576 e nel 1590 (D'Arco, II, pp. 138 s., 267).
Negli anni decisivi della sua formazione, Mantova era una città che, all'ombra del mecenatismo gonzaghesco ...
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Pittore spagnolo (Játiva 1591 - Napoli 1652), formatosi con probabilità a Valencia sotto la guida di Francisco Ribalta, operò prevalentemente in Italia tra Roma, Parma e soprattutto Napoli, dove per oltre [...] caravaggesco, nella maturità divenne più decisamente pittorico e attento ai valori cromatici e luminosi.
Vita e opere
Nel 1611 fu a Parma, poi a Roma (1613-16), dove eseguì le tele con i Cinque sensi (Vista, Città di Messico, museo Franz Mayer ...
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Pittore e acquafortista (n. Genova 1632 - m. 1698 circa). Allievo di G. A. Ferrari e di V. Castello, soggiornò molte volte a Parma, dove risentì dell'influenza del Correggio (1687, affreschi in S. Giovanni [...] Evangelista), a Piacenza e a Sanremo (Gloria di s. Ignazio, in S. Stefano). Tra le opere eseguite a Genova: Strage degli Innocenti (S. Ambrogio), Gloria di s. Agostino (chiesa della Consolazione), Decollazione ...
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AILI (Ayli), Lorenzo
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Scultore e intagliatore in legno, nato a Reggio Emilia (a Cremona, secondo lo Zani; a Trento o a Milano, secondo altri) circa il 1657, morto a Parma, [...] , ms. 12, C. E. Scarabelli Zunti, Documenti e memorie di Belle Arti, VI (1651-1700), c. 6; L. Testi, La Cattedrale di Parma, Bergamo 1934, pp. 68-69; P. Zani, Encicl. metodica.., delle Belle Arti, II, 1, pp. 257-258; U. Thieme-F. Becker, Allgem ...
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Pittore (Bologna 1665 - ivi 1746). Studiò a Bologna con D. M. Canuti e, soprattutto, con D. Cignani e A. Burrini; fu a Venezia, Parma, Urbino e subì l'influsso del Parmigianino, del Baroccio e particolarmente [...] del Guercino; durante il suo soggiorno presso Ferdinando de' Medici (1708-09) ebbe modo di conoscere le ricche collezioni medicee di arte fiamminga e olandese. Una straordinaria qualità di luce e di colore, ...
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Famiglia di architetti e decoratori ticinesi attivi in Italia, soprattutto a Milano, nei secoli 18º-19º. Più noti: Giocondo (Bedano 1742 - Milano 1839), formatosi a Parma, dove giunse nel 1753 e dove ebbe [...] contatti con l'architetto E.-A. Petitot. Pur dedicandosi principalmente alla scultura, dopo aver lavorato a Parma, in Toscana (1774 circa: salone da ballo di palazzo Pitti a Firenze; Poggio Imperiale) e poi a Napoli (chiesa dell'Annunziata) con C. ...
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ARETUSI, Cesare
Andrea Emiliani
Figlio di Pellegrino, non è conosciuta la sua data di nascita. Nel contratto stipulato il 27 ag. 1586 dall'A. con i monaci benedettini, per la decorazione del coro di [...] Memorie..., III, Bologna 1842, p. 185; G. Campori, Raccolta de' Cataloghi..., Modena 1870, p. 192; C. Ricci, La R. Galleria di Parma, Parma 1896, p. 207; J. Meyer, Künstler-Lexikon, II, pp. 239-241; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, II, pp. 84 s ...
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Gruppo artistico di videoarte, fondato nel 1982 a Milano da Fabio Cirifino (n. Milano 1949), Paolo Rosa (Rimini 1949 - Corfù 2013), Leonardo Sangiorgi (n. Parma 1949), ai quali si è aggiunto, nel 1995, [...] Stefano Roveda (n. Milano 1959). Integrando linguaggi e competenze diverse, dalla fotografia al video, dalla grafica ai sistemi interattivi, S. ha intrapreso un percorso progettuale complesso, elaborando ...
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BISI, Carlo
Paola Pallottino
Nacque a Brescello (Reggio Emilia) il 18 dic. 1890, da Cesare e da Rita Brindani. A tredici anni si trasferì con la famiglia a Parma, sede assegnata al padre, direttore [...] , ottenne numerosi riconoscimenti, fra i quali vanno menzionati: il premio Ricci per il paesaggio, 1934; il premio Patriottica, 1950, e Parma, 1951 i nonché l'ex aequo alla mostra "Milano di ieri e di oggi", dei comune di Vimercate nel 1957.
Morì ...
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ARCO, Carlo d'
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Nacque a Mantova, l'8 sett. 1799, dal conte Francesco, scrittore di questioni economiche, e dalla contessa Amalia Sanvitali di Parma. Essendosi la famiglia trasferita nel 1816 a Milano, [...] in questa città l'A. attese a studi di storia dell'arte, seguendo in specie i corsi di pittura di A. Comerio: frequentò anche la compagnia dei pittori L. Sabatelli, C. Arienti e G. Sogni. Nel 1824 si recò ...
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parma1
parma1 s. f. [dal lat. parma]. – Scudo rotondo di diametro poco inferiore a 1 m, che nell’antico esercito romano era in dotazione alla fanteria leggera e alla cavalleria. Anche, nome (lat. parma Thraecidĭca) dello scudo, non rotondo,...
parma2
parma2 s. m. [dal nome della città di Parma], invar. – Nel linguaggio corrente e fam., lo stesso che prosciutto di Parma: vorrei tre etti di p.; un panino col parma.